Papa Francesco invita i giovani a lottare contro la tratta delle persone

Condividi su...

“Oggi ricordiamo Santa Bakhita, la Patrona delle vittime della tratta di persone. Mi unisco a voi che celebrate la Giornata, la nona Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che ha come tema Camminare per la dignità e che coinvolge i giovani come protagonisti”: così inizia il videomessaggio per la nona giornata di preghiera per le vittime della tratta delle persone, celebrata mercoledì 8 febbraio.

In particolare nel video messaggio si è rivolto ai giovani: “Mi rivolgo in modo particolare a voi giovani: vi incoraggio a prendervi cura della dignità, vostra e di ogni persona che incontrate. Ho saputo che siete stati voi a scegliere come tema ‘Camminare per la dignità’.

E’ molto importante: indica un grande orizzonte per il vostro impegno contro la tratta: la dignità umana. Così potete contribuire a tenere viva la speranza; e aggiungo anche la gioia, che vi invito a custodire nei cuori, insieme alla Parola di Dio, perché la gioia vera è Cristo!”

La tratta aliena la persona: “La tratta di persone sfigura la dignità. Lo sfruttamento e l’assoggettamento limitano la libertà e rendono le persone oggetti da usare e scartare. E il sistema della tratta approfitta di ingiustizie e iniquità che obbligano milioni di persone a vivere in condizioni di vulnerabilità.

Infatti le persone impoverite dalla crisi economica, dalle guerre, dai cambiamenti climatici e da tanta instabilità sono facilmente reclutate. La tratta purtroppo cresce in misura preoccupante, colpendo soprattutto i migranti, donne e bambini, giovani come voi, persone ricche di sogni e voglia di vivere in dignità”.

Il video messaggio è un invito all’impegno contro lo sfruttamento: “Lo sappiamo, viviamo un tempo difficile, ma è proprio in questa realtà che tutti noi, in particolare i giovani, siamo chiamati a unire le forze per tessere reti di bene, per diffondere la luce che viene da Cristo e dal suo Vangelo.

La luce che simbolicamente sarà consegnata in questi giorni ai giovani venuti a Roma in rappresentanza delle organizzazioni che da anni collaborano per questa Giornata di preghiera e impegno contro la tratta. Con questo gesto siete inviati come missionari della dignità umana, contro la tratta di persone e ogni forma di sfruttamento.

Si inaugura così un anno speciale di coinvolgimento dei giovani, fino alla prossima Giornata del 2024. Custodite questa luce e sarete benedizione per altri giovani. Non stancatevi di cercare strade per trasformare le nostre società e prevenire questa piaga vergognosa che è la tratta di persone”.

Ed infine una sollecitazione a lottare contro la tratta: “Mi auguro che siano in tanti ad accogliere il vostro invito a camminare insieme contro la tratta: camminare insieme a chi è distrutto dalla violenza dello sfruttamento sessuale e lavorativo; camminare insieme ai migranti, agli sfollati, a chi è in ricerca di un luogo dove vivere in pace e in famiglia. Insieme a voi giovani, per riaffermare con coraggio il valore della dignità umana”.

Quest’anno per la prima volta dalla sua istituzione (avvenuta nel 2015 per volere di papa Francesco) 15 giovani rappresentanti del network della Giornata sono arrivati a Roma da tutti i continenti per una settimana di incontro e formazione sulla tratta di esseri umani. Al termine della settimana il gruppo lancerà un appello con il quale si darà avvio al percorso di preparazione del decimo anniversario della Giornata.

Il momento centrale della settimana è stato il pellegrinaggio online di preghiera e riflessione di mercoledì 8 febbraio, festa di santa Bakhita, simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta. I partecipanti al pellegrinaggio online sono espressione di oltre 30 Paesi di tutti i continenti.

Saranno giovani e adulti, donne e uomini, laici e religiosi, sopravvissuti, attivisti, creativi. Tutti uniti contro la tratta: flash mob conclusivo oggi in via della Conciliazione con il gruppo di danza ‘Evolution Company of the Holy Dance’ ed il gruppo di giovani rappresentanti internazionali contro la tratta. La settimana si chiude domenica 12 febbraio con la partecipazione all’Angelus in piazza San Pietro.

L’iniziativa è coordinata da Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che conta più 3000 suore, amici e partner, e è promossa dalle Unioni delle Superiori e dei Superiori Generali, in partnership con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Dicastero della Comunicazione, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Caritas Internationalis, CoatNet, il Movimento dei Focolari, il Jesuit Refugee Service, l’Unione Internazionale delle Associazioni Femminili Cattoliche (WUCWO), The Clever Initiative, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, la Federazione Internazionale Azione Cattolica, l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (Agesci), il Santa Marta Group e molte altre organizzazioni in tutto il mondo.

Tra le molte storie ascoltate dai giovani c’è anche quella di Marianna, che come molte ragazze vive quotidianamente la violenza della tratta di persone per sfruttamento sessuale: “Mi chiamo Mariana e questa è la mia storia: sono nata in Romania in una famiglia benestante ed ero la maggiore di due sorelle. La mia vita è cambiata quando avevo 13 anni.

Un giorno dopo essere stata presa da un gruppo e violentata, mi sono sentita esclusa da tutti, dalla scuola, dai miei amici e mi sono convinta che l’unica possibilità per la mia vita sarebbe stata la prostituzione. Fui invitata ad andare in Spagna, dove mi promisero di ricevere dopo pochi anni la pensione. Così decisi di partire. Fui venduta per € 300 dai trafficanti del mio paese ai proprietari di un bordello. Qui le notti erano molto lunghe, sembrava non finissero mai.

Sono dovuta stare con uomini di ogni età e aspetto, per i quali eravamo solo pezzi di carne da mangiare e usare. Per cinque anni sono stata intrappolata nel giro della prostituzione, passando in più di quaranta bordelli, luoghi visibili a tutta la società, che per me non sono stati altro che un campo di concentramento, una prigione.

Dove ero forzata a soddisfare i desideri degli uomini 24 ore al giorno. Ero stanca di abusi e violenze, e grazie ad un incontro e all’accompagnamento delle suore sono riuscita a dire basta a questa situazione ed ho preso in mano la mia vita.

Le suore mi hanno incoraggiata a riprendere gli studi e a ritrovare fiducia in me stessa. Oggi capisco che la prostituzione non è l’unica strada possibile per donne come me. Tutte noi meritiamo di vivere libere dalla violenza e dalla tratta di persone”.

Oppure la storia di Samira: “Mi chiamo Samira e questa è la mia storia. Sono rimasta incinta della mia prima figlia in tenera età. Come molte altre giovani madri, sono rimasta sola con la mia bambina. Desideravo garantire un futuro a mia figlia e così ho deciso di intraprendere un viaggio verso la Tunisia. Ero consapevole che questo poteva essere un viaggio pericoloso per le nostre vite; tuttavia, sapevo che avrei dovuto farlo per lei e per me stessa.

Come molte altre donne sulla barca, anche io ho portato la mia bambina tra le braccia. Sapevamo che affrontare il viaggio con i bambini avrebbe garantito protezione e benedizioni. le loro anime senza peccato sarebbero state protette da Dio e, al tempo stesso, avere figli a bordo aiuta le madri a evitare il rimpatrio o la detenzione.

Quando siamo arrivati in Tunisia, tutti noi, madri e bambini, siamo stati immediatamente supportati; abbiamo ricevuto aiuti e controlli sanitari dalle associazioni e dai preposti al controllo ‘immigrazione.

Non è stato un viaggio semplice ma questa volta non eravamo più soli. Arrivati in Tunisia, ho incontrato sorelle e fratelli di Talitha Kum che hanno aiutato me e mia figlia a iniziare la nostra nuova vita.

Mi hanno fornito una formazione per lavorare nel settore agricolo e così ho potuto avviare una piccola impresa di allevamento di capre e pecore. Oggi sono felicemente sposata e ho due figli. Non potrei essere più grata alle sorelle e ai fratelli Talitha Kum per avermi aiutato ad iniziare una nuova vita con dignità”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50