Il Moige combatte il bullismo ed il cyberbullismo

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La campagna ‘10, 100, 1000 km On the Road!’ intende permettere, ai progetti Moige di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, di arrivare in tante più città possibili, aiutando (talvolta salvando) molti bambini e ragazzi. Contribuendo all’obiettivo di € 10.000, si aiuterà a coprire almeno 70 pieni del Centro Mobile. 

I dati sul fenomeno sono purtroppo tragici: negli ultimi due anni sono stati contati in totale 19.800 casi gravi di bullismo e cyberbullismo. L’allarme più importante deriva anche da altri numeri: sono aumentati del 75% i tentativi di suicidi tra i giovani, anche come tragica conseguenza del periodo pandemico, rappresentando a livello globale una delle principali cause di morte tra i giovani.

Il bullismo è un abuso di potere nei confronti di una persona più debole, diffuso soprattutto in fase adolescenziale, nella quale i ragazzi tendono ad assumere comportamenti aggressivi e continui per prevalere all’interno del gruppo dei pari. Con il termine violenza non si indica solo un tipo di aggressione fisica, ma anche verbale (prese in giro, minacce, insulti) e psicologica (esclusione, maldicenza). Il luogo in cui si manifestano maggiormente i casi di mobbing minorile è la scuola.

La prevenzione del bullismo è possibile promuovendo delle capacità relazionali nel rispetto di sé e degli altri. I veri esperti da consultare sono proprio i ragazzi che vivono in prima persona questo tipo di esperienza e quindi sanno riconoscere le modalità e le caratteristiche del fenomeno.

I giovani, però, vanno affiancati perché, per età e maturità, non possono da soli affrontare tali tematiche; la scuola e la famiglia prima di tutto devono offrire all’adolescente un’adeguata informazione, consigliare una maggiore capacità di osservazione rispetto al bullismo, di modo che sappia superare e affrontare le situazioni di prevaricazione e prepotenza.

Con il termine cyberbullismo si intende una qualsiasi comunicazione virtuale pubblicata o inviata a un minore allo scopo di impaurire, imbarazzare, infastidire o prendere di mira in altro modo un minore.

Nell’era del mondo digitale, bisogna porre attenzione anche ai casi di cyberbullismo: così come ci sono i bulli che usano violenze fisiche o psicologiche nei confronti dei compagni di scuola nella vita reale, nello stesso modo nella vita virtuale può capitare di imbattersi in persone che usano Internet per esercitare la loro prepotenza.

Il ragazzo leso virtualmente dovrebbe evitare le offese e quindi ignorarle rifiutando qualsiasi tipo di rapporto con il bullo, non offendere per evitare di incoraggiare la prepotenza, non scambiare le proprie informazioni personali (numero di telefono, indirizzo di casa) e, soprattutto, parlare con i propri genitori dell’accaduto. Sapranno loro come difenderli, magari avvertendo l’amministratore del sito e, nel caso di minacce gravi o costanti, anche la Polizia Postale.

Per questo il progetto ‘Giovani Ambasciatori’ è nato per aumentare la consapevolezza nei minori delle problematiche legate all’utilizzo improprio dei dispositivi digitali, della Rete e dei social network. Negli ultimi sei anni il Moige ha formato oltre 779.500 genitori, 389.750 studenti e 11.759 docenti sulle tematiche del bullismo e della sicurezza web. Inoltre, ha creato una rete nazionale di oltre 1.459 scuole e 6.795 ‘Giovani ambasciatori’.

Inoltre il Moige ha rafforzato le conoscenze e le competenze dei docenti, fornendo loro gli strumenti necessari per riconoscere e gestire situazioni di rischio in ambito scolastico:

“Insieme ai docenti abbiamo lavorato anche al coinvolgimento dei genitori nelle azioni di sensibilizzazione, per rafforzare l’alleanza scuola-famiglia in questo particolare momento storico legato all’emergenza Covid-19, per la quale gli studenti hanno trascorso molte ore connessi alla rete per usufruire della DAD, esponendosi in tal modo ai rischi correlati ad un uso improprio del web.

Attraverso mirate azioni di comunicazione abbiamo voluto generare un impatto maggiore informando l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto del prossimo in tutti gli ambiti di vita quotidiana, anche attraverso gli strumenti digitali, per contrastare la trasmissione, anche involontaria, di comportamenti violenti e devianti ai minori”.

Per sostenere la campagna si può donare online dal sito del Moige oppure tramite bonifico bancario su Banca Intesa Sanpaolo, IBAN IT 14 F 03069 09606 100000178250 intestato a MOIGE ONLUS, specificando la causale e fornirci i dati completi.

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