Giuseppe Notarstefano è il presidente dell’Azione Cattolica

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Il prof. Giuseppe Notarstefano è il nuovo Presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana per il triennio 2021-2024, nominato dal Consiglio permanente della CEI, che lo ha scelto in una terna di nomi che il Consiglio nazionale dell’Azione cattolica italiana ha indicato dopo la conclusione della XVII Assemblea nazionale dell’Associazione.

Siciliano, 51 anni, Giuseppe Notarstefano vive a Palermo ed è ricercatore di Statistica economica e attualmente insegna all’Università Lumsa sede di Palermo. L’esperienza associativa, e in particolare il servizio educativo e l’impegno sociale, hanno accompagnato le diverse fasi della sua vita: è stato responsabile diocesano dell’Acr nella diocesi di nascita (Agrigento); poi, dal 1999 al 2005, responsabile nazionale dell’Acr, componente del Centro studi di Ac, membro del Consiglio scientifico dell’Istituto “Vittorio Bachelet”, Consigliere nazionale per il settore Adulti e dal 2014 vicepresidente nazionale Ac per il settore Adulti.

Collabora attualmente come esperto all’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei e dal 2016 è componente del Comitato scientifico organizzativo delle Settimane Sociali dei cattolici italiani. E’ inoltre autore di numerose pubblicazioni sui temi delle economie regionali, dell’impatto economico locale del turismo, dei metodi di valutazione delle politiche pubbliche, delle misure statistiche del benessere e della qualità della vita e dell’impatto dell’economia sociale.

Appena eletto il neo presidente ha ringraziato il consiglio nazionale dell’ACI: “Mentre mi accosto a questo importante servizio, grande è la percezione della mia personale inadeguatezza, resa più sopportabile solo dalla consapevolezza che ogni compito associativo è svolto nella corresponsabilità di tanti e nella cooperazione di tutti.

L’Azione cattolica mi ha accompagnato sin da ragazzo e in essa ho maturato un grande senso di riconoscenza: verso il Signore che mi ha donato questa strada da percorrere alla scoperta della gioia rigenerante del dono di sé e del servizio agli altri, soprattutto ai ‘più piccoli’, e verso la Chiesa, cui ho imparato a voler sempre più bene grazie alla compagnia di laici e sacerdoti ‘giardinieri sapienti’, che hanno seminato e coltivato in me un profondo desiderio di bene e di comunità”.

Per Notarstefano l’Azione Cattolica è una ‘palestra’ di vita e di sinodalità: “Sono particolarmente grato a tutti e a ciascuno per aver riconosciuto questo tempo difficile come un’opportunità e l’associazione stessa come la forma resiliente e fraterna per viverlo nella gioia. Un grazie che si estende a quanti collaborano e lavorano per rendere più sostenibile la vita associativa.

E’ bello pensare che la vita associativa sia soprattutto un camminare insieme, prendendosi cura reciprocamente e concretamente gli uni degli altri, praticando la delicata arte dell’ascolto del cuore e del custodirsi spiritualmente, promuovendo un dialogo autentico tra diverse vocazioni, età e condizioni di vita”.

Infine un pensiero al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “guida autorevole in questa fase di delicata transizione della vita del Paese e delle sue istituzioni democratiche: la nostra associazione conferma il vivo desiderio di essere un piccolo seme di rinnovamento civile, ricercando percorsi fraterni e alleanze generative di amicizia sociale per promuovere il bene comune.

In Azione cattolica tutti abbiamo imparato ad amare senza riserve e a servire senza guardare l’orologio, perché amare e servire sono i verbi che coniugano la gioia del Vangelo come ci ha detto Vittorio Bachelet, modello luminoso per tante generazioni di aderenti e responsabili associativi”.

Auguri sono giunti dall’assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana, mons. Gualtiero Sigismondi, che ha ricordato il contributo laicale dell’associazione: “Carissimo Presidente, non posso augurare niente di meglio a te e all’intera Associazione che riuscire ad essere quello che papa Francesco ha chiesto all’Ac il 30 aprile scorso: assicurare alla Chiesa in Italia un laicato che non restringe la propria azione alla ‘manovalanza pastorale’, ma che offre una partecipazione vigile alla vita civile”.

Un augurio particolare è giunto dalla presidenza dell’Azione Cattolica della diocesi di Macerata, che lo aveva invitato nel dicembre 2019 per una ‘lectio divina’: “Fin dalle sue prime parole, traspare tutto l’amore per l’associazione percepita come luogo di relazioni feconde e seme nella realtà ecclesiale e civile del nostro paese.

La nostra associazione diocesana gli è particolarmente grata per il suo prezioso contributo in uno degli ultimi appuntamenti pubblici prima del diffondersi dell’epidemia, nella lectio di inizio avvento 2019 al Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza in rampa Zara a Macerata, quando guidò una meditazione sul brano del vangelo di Matteo (Mt 25,40) dal titolo ‘Abitare da credenti la città’.

Con questi sentimenti, nella gioia che una simile notizia trasmette ogni volta, mentre rivolgiamo ancora un grazie al proficuo cammino di Matteo Truffelli alla guida dell’A.C. per sette anni, auguriamo a Giuseppe, assicurandogli fin d’ora l’accompagnamento nella preghiera, un buon lavoro a servizio della Chiesa nell’associazione”.

(Foto: Azione Cattolica Italiana)

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