La preghiera del Rosario per i 120 anni della nascita di Piergiorgio Frassati

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Oggi, 6 aprile,  è il 120^ compleanno di Pier Giorgio Frassati e come ogni anno gli amici gli fanno un regalo: una preghiera, un Rosario con Pier Giorgio per tutti i giovani per chiedere che siano sostenuti e illuminati dalla grazia della castità.

Come spiegano gli organizzatori la ragione di un’intenzione così particolare, lo stesso uso di una parola così poco abituale e così impopolare, è dovuta al fatto che quest’anno ricorrono 100 anni da quando Pier Giorgio si iscrisse ad una confraternita chiamata ‘Milizia Angelica’, finalizzata a sostenere la virtù della castità, sotto il patrocinio di san Tommaso d’Aquino e della Beata Vergine Maria.

Nel motivare questa preghiera l’associazione ha specificato che l’adesione alla confraternita è una pietra angolare della sua carità, perché la castità infatti riguarda tutti gli aspetti della vita: “La sua adesione è oggi una risposta profetica al mondo dello spreco che trova il suo apogeo nel potere dei media, nel mondo egocentrico che incatena le giovani generazioni in una sfera purtroppo illusoria.

Veniamo da un anno durante il quale per molti il computer e i social network sono stati l’unico ambiente di vita veramente frequentato: e per molti quell’ambiente è stato anche un’occasione per sviluppare dipendenze a loro volta sintomi di disagi relazionali più o meno profondi, di cortocircuiti interiori e di grandi solitudini”.

Infatti è nota la devozione di Pier Giorgio per la Madonna e la sua fedeltà alla recita quotidiana del S. Rosario. E’ sicuramente meditando i misteri del S. Rosario e alzando lo sguardo verso la Vergine Santa che Pier Giorgio ha imparato a contemplare lo splendore  della ‘Tota Pulchra’, ed imparare a coltivare ogni più alta virtù e fra queste la purezza del cuore e la castità del corpo, come ha specificato lo storico Facerias:

“Con la sua adesione profetica alla Milizia Angelica, fondata dal domenicano François Deurweders nel 1644 dopo la visita che lo stesso fece a Vercelli al cingolo con il quale gli angeli cinsero san Tommaso d’Aquino per proteggerlo dai desideri sessuali e custodirlo nella castità, Pier Giorgio compie un gesto, pietra angolare della sua carità”.

Infatti la castità è la potente espressione di uno sguardo puro, di un sorriso scevro da ogni ambiguità, di sentimenti che si elevano dalla mediocrità e si esprimono in parole e gesti capaci di rispettare ogni sensibilità ed esaltare la dignità del cuore della persona che mi sta di fronte, per la quale Cristo è morto e risorto.

Per questo don Paolo Asolan ha spiegato il motivo di questa intenzione di recitare il rosario: “Approfittando di questa data che ci consente di stare un po’ in compagnia di Pier Giorgio e di pregare con lui, vorremmo chiedergli che ci aiuti e ci illumini a crescere e a camminare nell’amore come lui vi ha camminato. Un amore che sia uno di anima e di corpo, e che abbia il suo centro nel possesso e nel dono di sé, nella relazione con il Signore e nella felicità del dono”.

Anche Frassati ha vissuto con piena consapevolezza la ‘grande battaglia’ che va affrontata per custodire un dono così prezioso e si è affidato alla milizia più potente per poterne uscire vincitore, quella angelica:

“Quanto tutto ciò ce lo rende vicino e nello stesso tempo ci invita ad una seria risposta della nostra vita, ad alzare, anche noi, lo sguardo ‘verso l’alto’ per trovarcelo, lui forte e fiero, nostro difensore nella lotta insieme alle schiere angeliche che il Signore mette al nostro fianco per giungere alla vittoria!”

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