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Papa Francesco benedice le cliniche mobili ‘Salus’ destinate ai bambini ammalati e ai loro familiari in Egitto

Nei giorni scorsi papa Francesco questa mattina ha ricevuto una delegazione dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’, costituita dal presidente mons. Yoannis Lazhi Gaid, già suo Segretario personale, dal Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dal Presidente della Fondazione Policlinico Universitario ‘Agostino Gemelli’ IRCCS, dal Presidente della Società italiana RI Group, del Presidente della Fondazione Hospitals Without Borders, dal Presidente della Fondazione Fratellanza Umana in Egitto, dai rappresentanti della Società Teladoc e della Società Butterfly e da alcuni membri e benefattori che hanno contribuito a questa iniziativa.

Papa Francesco ha benedetto le due Cliniche Mobili, posizionate in Piazza dei Protomartiri romani, che verranno inviate e messe a disposizione per le cure dei bambini ammalati e vittime della guerra e dei loro familiari, nei posti dove mancano strutture sanitarie. Le due Cliniche Mobili rientrano nell’iniziativa denominata ‘Salus’, promossa dall’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’, dalla Fondazione della Fratellanza Umana in Egitto e dalla Fondazione Hospitals Without Borders.

Sua Santità Papa Francesco ha espresso la sua gioia e benedizione verso questa iniziativa: “Ringrazio tutte le persone e gli enti che hanno lavorato e contribuito alla realizzazione di queste due Cliniche Mobili che daranno assistenza e cure a numerosi bambini e ammalati e rispecchiano lo spirito del Documento sulla Fratellanza Umana. Mi fa piacere vedere insieme l’Ospedale Bambino Gesù, il Gemelli, le autorità italiane e altre associazioni e fondazioni a cooperare insieme in questo bel progetto Salus. Vi incoraggio di continuare a sostenere queste concrete iniziative caritatevoli che don Gaid, con voi, riesce a portare avanti. Con affetto saluti tutti voi presenti e le delegazioni dagli USA, dal Regno Unito, dall’Egitto, dall’Argentina e dall’Italia. Il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca sotto il Suo manto materno e per favore pregate per me!”

Mons. Gaid ha espresso la sua gratitudine al Santo Padre e a tutti i benefattori che hanno reso possibile questo progetto che rappresenta una piccola luce in un mondo sconvolto da troppi dolori e sofferenza e sostiene il motto dell’Associazione: “Tutto l’oscurità del Mondo non può spegnere la luce di una piccola candela”. Un’iniziativa che unisce tutti per servire tutti senza distinzione o preferenza nello spirito del Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune sottoscritto da Sua Santità Papa Francesco il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi.

La notizia è stata diramata in Italia e all’estero dal giornalista Biagio Maimone, Direttore della Comunicazione Associazione Bambino Gesù del Cairo. Dott. Fuad SWEISS, Presidente e Fondatore di (HWB) ha espresso la sua gioia e la sua gratitudine al Santo Padre assicurando l’impegno della (HWB) a proseguire e a collaborare per le altre iniziative umanitarie.

Gli altri progetti dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ sono l’Orfanotrofio ‘Oasi della Pietà’, che è stato inaugurato il 5 maggio 2024 nella città del Cairo; la ‘Catena dei Ristoranti della Fraternità Umana’, denominata ‘Fratello’, che offre pasti gratuiti per le famiglie bisognose egiziane, inaugurata il 9 gennaio 2024.Il prossimo anno saranno avviati i lavori per la costruzione dell’Ospedale ‘Bambino Gesù del Cairo’, il primo ‘Ospedale del Papa’ fuori dall’Italia.

Alla cerimonia hanno preso parte anche una delegazione egiziana guidata da Sua Eccellenza Nabila Makram, Responsabile della Segreteria tecnica e Direttore esecutivo dell’Alleanza nazionale per il lavoro di sviluppo civile, Sua Eccellenza Mahmoud TALAAT, Ambasciatore della Repubblica Araba di Egitto presso la Santa Sede, S.Ecc. Enas MEKKAWY, Ambasciatrice della Lega Araba a Roma, S.Ecc. Kais Abu Dayyeh, Ambasciatore della Giordania in Italia, S.E. Luciano Pezzoti, Ambasciatore d’Italia in Giordania.

Dino Tropea: Lasciato indietro, una promessa per i bambini del Bambin Gesù

Buongiorno, come si intitola il suo libro e perché è così importante a livello sociale e spirituale?

“Il mio libro si intitola ‘Lasciato Indietro: Un tributo alla forza della resilienza di fronte alle avversità!’ E’ un viaggio profondo nelle pieghe dell’anima, un racconto che parla di resistenza, di resilienza, di rinascita dopo l’oscurità. Ogni pagina è scritta con l’intento di suscitare riflessioni e di invitare chi legge a trovare forza in sé stesso, anche nei momenti in cui tutto sembra perduto. Questo libro non è solo il racconto della mia esperienza personale, ma una testimonianza di quanto possiamo scoprire su noi stessi nel momento della difficoltà. Lo scopo è offrire non solo uno specchio su me stesso, ma anche una luce per chi si sente smarrito”.

Dietro a questo volume c’è una promessa, di cosa si tratta?

“La promessa dietro ‘Lasciato Indietro’ è duplice: da una parte, c’è l’impegno di donare un euro per ogni copia venduta alle prime mille, alla Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Ospedale Bambino Gesù, dove lavora Alice. E’ il mio modo di restituire qualcosa di concreto, come ringraziamento per il grande lavoro di questa struttura e per i neonati che lì ricevono cure fondamentali. Dall’altra parte, c’è la promessa più intima, quella di condividere la mia storia per chi, leggendo queste righe, possa ritrovarsi e riscoprire una scintilla di speranza, un motivo per non mollare, nonostante tutto”.

A chi si rivolge quest’opera (target)?

“Questo libro è per chiunque si sia sentito abbandonato o lasciato indietro nella vita. Per chi combatte battaglie interne, per chi ha il desiderio di rialzarsi ma non sa come farlo. È un racconto per chi cerca risposte, per chi ha bisogno di ritrovare fiducia. Si rivolge anche a chi vive o ha vissuto situazioni di pressione estrema, come i militari o chiunque operi in contesti difficili e complessi. Ma è, soprattutto, per chi ha bisogno di una voce che dica: non sei solo”.

Dove si può acquistare il libro?

“Lasciato Indietro è disponibile sui principali siti on line come Amazon e presto sarà pubblicato anche da Armando Editore Roma, che ringrazio. Sarà possibile trovarlo sia online che presso librerie selezionate”.

Qual è il messaggio principale del libro?

“Il messaggio principale è che la resilienza non è solo una parola vuota, ma una verità che tutti possiamo vivere. Anche quando si ha l’impressione di essere stati lasciati indietro, c’è sempre la possibilità di rimettersi in piedi, di guardare avanti con occhi nuovi. Ho scritto questo libro anche come una lettera a mia figlia ‘Onda’, che ha scelto di allontanarsi da me. Attraverso questa storia, voglio riconnettermi con lei, e con chiunque abbia vissuto una situazione simile. 

Nonostante i sacrifici fatti per lei, come il sostegno a una scuola internazionale per otto anni e una laurea presso una prestigiosa università privata, sento che è mancato qualcosa nel nostro legame. Questo libro è anche una preghiera silenziosa, un tentativo di ricucire un rapporto spezzato e di mostrare a mia figlia il cuore di un padre che ha dato tutto, forse in modo diverso da come lei avrebbe voluto.

Oltre a Lasciato Indietro, sto lavorando a un nuovo progetto intitolato ‘Scrivere al Futuro: Esplorando il Potenziale dell’Intelligenza Artificiale nella Scrittura: Creatività, Produttività e Opportunità nel Nuovo Paradigma Letterario’, anche esso autopubblicato e attualmente in cerca di editore. Quest’opera rappresenta un ulteriore passo nel mio percorso di condivisione e donazione delle esperienze vissute, con l’intento di continuare a ispirare chi legge e di lasciare un segno, ancora una volta, attraverso la scrittura”.

Dal Libano il racconto di Save The Children in una guerra che uccide bambini

“Le famiglie in fuga dalla violenza in Libano stanno lottando per trovare sicurezza nei rifugi in tutto il Paese, perché sono almeno 1.000.000 le persone (un quinto della popolazione) ora sfollate e la metà ha abbandonato le proprie case negli ultimi quattro giorni”: è quanto, nei giorni scorsi, ha affermato ‘Save the Children’, l’organizzazione non governativa, che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio, la quale prevede che i numeri aumenteranno in seguito ai nuovi ordini di ricollocazione emessi dalle forze israeliane, che chiedono ai residenti di più di due dozzine di villaggi nel sud del Libano di trasferirsi a nord del fiume Awali, circa 50 km al suo interno.

L’inizio delle operazioni militari di terra è stato ampiamente riportato dai media così come gli attacchi aerei in tutto il Libano, compresi quelli su Ein El Helwe, il più grande campo profughi del Libano, dove secondo quanto riferito sono state uccise sette persone, tra cui quattro bambini. La velocità della crisi sta esercitando un’enorme pressione sugli ospedali, oltre 37 centri sanitari di base sono stati costretti a chiudere per motivi di sicurezza, mentre gli attacchi aerei hanno gravemente danneggiato 25 strutture idriche, lasciando 300.000 persone senza accesso all’acqua pulita.

Oltre 154.000 sfollati sono ospitati in 851 rifugi attivi, incluse scuole pubbliche, di cui il 70% già al completo, e solo alcuni sono dotati di docce adeguate, servizi igienici, acqua calda e riscaldamento. Altri alloggiano presso famiglie ospitanti, spesso in condizioni di sovraffollamento. E dallo scorso 23 settembre, Save the Children ha distribuito generi di prima necessità come coperte, materassi, kit igienici e acqua in bottiglia, ad oltre 27.000 persone, tra cui 11.000 bambini, in 70 rifugi. Le distribuzioni sono in corso nel Nord, nella Bekaa, nella Bekaa occidentale, a Rashaya, sul Monte Libano, a Saida, a Sour e a Beirut.

E dopo aver raccolto molte testimonianze delle famiglie fuggite ai bombardamenti Jennifer Moorehead, direttrice di Save the Children in Libano, ha sottolineato la grave situazione in cui vivono i bambini: “I bambini di tutto il Paese sono colpiti da questa crescente violenza, le loro vite vengono sconvolte quasi da un giorno all’altro mentre perdono la casa e il senso di sicurezza. Ci sono famiglie nei rifugi, ma anche tante ancora nelle loro auto o per le strade di Beirut, alla ricerca di un posto dove andare. Il senso di terrore è palpabile. I nostri team affermano che, più di ogni altra cosa, le famiglie sono paralizzate dalla paura dell’ignoto. 

I bambini saranno colpiti in modo sproporzionato da questo conflitto armato. Come in tutti i recenti conflitti armati, ci saranno troppi bambini tra le vittime. Le scuole sono chiuse, i rifugi e gli ospedali in Libano sono sotto pressione crescente e stiamo facendo del nostro meglio per sostenere le famiglie sfollate, ma con il lancio di operazioni militari di terra nel Libano meridionale, vedremo inevitabilmente un numero ancora maggiore di sfollati e distruzione. La vita dei bambini in Libano e nell’intera regione è in bilico. Chiediamo un cessate il fuoco immediato per prevenire ulteriori sofferenze, garantire un accesso umanitario sicuro e impedire che il conflitto si inasprisca ulteriormente in tutta la regione”.

Nel frattempo la popolazione cerca di fuggire: secondo Rasha Muhrez, direttore della ‘risposta umanitaria’ di Save the Children in Siria. sono circa 60.000 bambini, molti dei quali disidratati e stremati, fuggiti in Siria dal Libano, costretti a fuggire dalle loro case sotto la costante minaccia di attacchi e bombardamenti. Il Libano ospita circa 1.500.000 siriani fuggiti dal conflitto.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, dal 24 settembre quando le ostilità si sono intensificate, circa 100.000 persone, di cui il 60% siriane e il 40% libanesi, sono entrate in Siria dal Libano: “Questa situazione non può continuare. Le persone fuggono dal Libano ed entrano in un Paese in cui i servizi sono quasi collassati dopo 14 anni di conflitto… La Siria non è un campo di gioco per gli attacchi, i minori non possono sopportarne altri”.

A Londra serata benefica dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ per l’Orfanotrofio ‘Oasi della Pietà’

Una serata di Fundraising per la raccolta fondi destinata alla realizzazione della ‘Cucina Scuola Francesco Mazzei’ dell’Orfanotrofio ‘Oasi della Pietà’, con sede a Il Cairo, è stata organizzata ieri dalla ‘Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui presidente è mons. Yoannis Lahzi Gaid, già segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, con la partecipazione e il sostegno di Sua Eccellenza Inigo Lambertini, Ambasciatore d’Italia presso il Regno Unito, alla quale hanno partecipato più di cento illustri personaggi. La notizia è stata diffusa in Italia dal Direttore della Comunicazione dell’Associazione Biagio Maimone.

La ‘Cucina Scuola Francesco Mazzei’ è il risultato dell’accordo sottoscritto tra l’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e lo Chef Francesco Mazzei,  che si qualifica come iniziativa finalizzata a trasformare la cucina dell’ ‘Oasi della Pietà’ in scuola cucina per garantire il futuro professionale degli ospiti della Casa di Accoglienza, la cui denominazione fa riferimento al prezioso dono che Sua Santità Papa Francesco ha benevolmente voluto destinare a questo progetto, che è una copia della Pietà di Michelangelo.

Le altre iniziative in essere dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ sono l’ospedale pediatrico e materno ‘Bambino Gesù del Cairo’, la catena di ristoranti ‘Fratello’,  volta a offrire gratuitamente cibo alle famiglie povere e la Scuola della Fratellanza Umana. Lo Chef Francesco Mazzei ha voluto organizzare questa iniziativa per coinvolgere un significativo numero di persone. Nel suo discorso Mazzei ha incoraggiato i partecipanti a sostenere tale iniziativa ringraziando tutti per aver accettato l’invito e per la loro partecipazione. Mazzei, inoltre, ha ringraziato gli sponsor che hanno contributo  alla realizzazione di questo importante evento benefico.

Sua Eccellenza Inigo Lambertini ha dato il benvenuto a tutti i presenti sottolineando l’importanza di questo genere di iniziative, che dimostrano il volto umano della nostra società e la bontà dei cuori generosi che rendono il mondo un posto migliore. Mons. Yoannis Lahzi Gaid ha ringraziato per l’opportunità ricevuta di poter parlare dell’Orfanotrofio ‘Oasi della Pietà’, che l’associazione, insieme a tanti benefattori, sta portando avanti:

“E’ una Casa di Accoglienza in cui saranno accolti tanti bambini orfani o abbandonati dalle proprie famiglie per diversi motivi. E’ una ‘Casa’ ed è una ‘Famiglia’ in cui i bambini vivranno in famiglia. Ogni gruppo sarà di sei bambini e verrà affidato a una coppia di giovani volontari. In tal modo essi potranno vivere insieme in un appartamento. Studieranno insieme, giocheranno insieme e così sperimenteranno l’abbraccio di una vera famiglia. La casa offrirà ai suoi piccoli ospiti tutto ciò che vogliamo dare ai nostri bambini”.

Mons. Gaid ha sottolineato altresì: “L’Oasi della Pietà è un progetto completo, studiato bene per poter dare a questi bambini tutto ciò che la vita  ha tolto loro. La Casa di Accoglienza ‘Oasi della Pietà’ è stata concepita per dare la possibilità a questi bambini di avere una casa in cui poter crescere serenamente e ricevere educazione, formazione, cure mediche, opportunità di crescita e imparare un lavoro.

Ogni bambino, pertanto, che entrerà nella casa sarà accolto, accompagnato sia durante il tempo di permanenza, sia successivamente quando raggiungerà l’età della maturità. L’iniziativa ‘Cucina, Suola Francesco Mazzei’ risponde all’intento di trasformare la cucina in scuola per insegnare ai giovani e a tutte le persone interessate l’arte della cucina e poter lavorare  negli  alberghi e nei  ristoranti”. La maestosità della Sede diplomatica e la generosità delle persone hanno reso la serata un momento di serena e vera umanità e fratellanza.

Salute: le diagnosi di tumori pediatrici in Italia sono 2.400 all’anno

Sono circa 2.400 all’anno i nuovi casi di tumori pediatrici in Italia. I bambini che ricevono una diagnosi di malattia oncologica sono infatti circa 1.500 ogni anno, a cui si aggiungono circa 900 adolescenti. Gli ultimi progressi scientifici hanno però consentito di far crescere fino all’80% il tasso di guarigione, tanto che si stima che oggi nel nostro Paese vi siano almeno 50.000 persone guarite da tumore pediatrico. Sono i dati segnalati da FIAGOP, Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica, in vista della ventitreesima Giornata Mondiale contro il Cancro Pediatrico, che verrà celebrata giovedì 15 febbraio.

Concerto di Natale dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ per i bambini poveri e malati dell’Egitto

L’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo Onlus’, il cui Presidente è Monsignor Gaid Yoannis Lazhi, già Segretario di Sua Santità Papa Francesco, ha organizzato, in occasione delle festività natalizie il Concerto di Natale, la cui finalità è di condividere con tutti i soci, gli amici e i sostenitori, un evento pastorale ed artistico, caratterizzato dall’esecuzione di prestigiosi brani musicali, accompagnati da immagini altamente significative.

Papa Francesco ai dipendenti dell’ospedale ‘Miulli’: al centro la cura della persona

Iniziando la settimana che introduce al Natale papa Francesco ha ricevuto stamattina una rappresentanza dell’Ospedale ‘Francesco Miulli’ di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, sottolineando la responsabilità nella ricerca scientifica, mettendo al centro di essa la persona:

Papa Francesco all’Unitalsi: promuovere la dignità di chi soffre

Questa mattina papa Francesco ha incontrato i volontari dell’Unione trasporto ammalati ai santuari (Unitalsi), a 120 anni dalla sua fondazione, incoraggiandoli a continuare a prendersi cura di chi è più debole attraverso i pellegrinaggi attraverso la promozione della dignità di chi soffre per la malattia e per la fragilità:

L’Associazione ‘Bambino Gesù’ del Cairo ha offerto cure mediche a 540 bambini poveri egiziani

L’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’, in collaborazione con la Fondazione della ‘Fratellanza Umana’, presidente delle quali è mons. Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario di Sua Santità Papa Francesco, ha offerto in Egitto, negli ultimi giorni, gratuitamente, cure mediche, somministrato vaccini, eseguito analisi, fornito medicine a più di 540 bambine e bambini egiziani grazie all’iniziativa dei ‘Convogli Sanitari’, la cui finalità è quella di offrire cure mediche ai bambini disagiati che vivono in Egitto.

A comunicarlo è stato il giornalista Biagio Maimone, Direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo. E’ uno straordinario impegno umanitario rivolto ai bambini, che l’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e la Fondazione della ‘Fratellanza Umana’ egiziana hanno posto a fondamento del loro agire. 

L’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ si prefigge, inoltre, l’obiettivo di ultimare, in Egitto, i lavori inerenti la costruzione dell’Orfanotrofio ‘Oasi della Pietà’, la cui denominazione fa riferimento al prezioso dono che Sua Santità Papa Francesco ha benevolmente voluto destinare a questo progetto, che è una copia della Pietà di Michelangelo.

Il progetto suddetto è stato avviato in seguito alla sottoscrizione del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale  e la Convivenza Comune’ da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, nella città di Abu Dhabi, il 4 febbraio 2019.

Le altre iniziative in essere dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ sono l’Ospedale pediatrico e materno ‘Bambino Gesù del Cairo’, la catena di ristoranti ‘Fratello’ volta a offrire gratuitamente cibo alle famiglie povere e la Scuola a della Fratellanza Umana.

‘Farsi e fare del bene non è mai stato così buono!’ nelle piazze italiane

Donare e assaggiare il gusto dolce della solidarietà, riscoprendo anche quello del proprio benessere, attraverso tanti appuntamenti da fissare sul calendario, secondo il messaggio che ‘farsi e fare del bene non è mai stato così buono!’ Questo l’obiettivo con cui sabato 2 e domenica 3 dicembre, in tutta Italia, da nord a sud, in vista del Natale e del nuovo anno, centinaia di volontari della Fondazione ‘Santa Rita da Cascia ETS’ torneranno a colorare decine di piazze con il ‘Cioccolario’.

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