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La figura del sacerdote nel terzo millennio: evoluzione formativa
Sono 350 i presbiteri concelebranti, tra cui 7 Vescovi con il Vicario generale, monsignor Franco Agnesi (che proprio l’8 giugno di 50 anni fa veniva a sua volta ordinato prete), gli ausiliari di Milano, i membri del Consiglio episcopale milanese, i Canonici della Cattedrale, i Superiori del Seminario, i sacerdoti che hanno accompagnato la vita dei candidati (https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/preti-novelli-un-frutto-che-rimane-e-si-moltiplica-2807462.html ). Inoltre Il 9 Giugno una trentina di residenze maschili e femminili si resero disponibili domenica ad accogliere visitatori, interessati e curiosi per l’undicesima edizione della Giornata dei monasteri aperti, nei Paesi Bassi, dal titolo Qual è la tua storia? «Con questa iniziativa i religiosi e le religiose vogliono dimostrare che l’esperienza monastica è una scelta di vita contemporanea», evidenzia la Conferenza degli ordini religiosi nei Paesi Bassi.
«Durante la Giornata dei monasteri aperti, i padri, i frati e le suore racconteranno le loro storie: chi sono, cosa fanno e perché scelgono una vita al servizio di Dio e delle persone. E farà loro piacere ascoltare le storie dei visitatori» (https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2024-06/paesi-bassi-giornata-monasteri-aperti-religiosi-religiose.html ). Aggiungo che la data prescelta per “santificare” chi ha messo Dio al primo posto nella sua vita è il 1° luglio, come apprendiamo dal Calendario dei prossimi eventi e celebrazioni del Pontefice previsti nei prossimi mesi. Alle 9 nella Sala del Concistoro si terrà il concistoro ordinario pubblico per il voto su alcune cause di canonizzazione. La convocazione del Sacro Collegio «riguarderà anche la canonizzazione dei Beati Giuseppe Allamano, Marie-Léonie Paradis, Elena Guerra e Carlo Acutis» (https://lanuovabq.it/it/nuovi-santi-concistoro-ordinario-il-10-luglio ).
Pertanto, confermo che teologicamente e giuridicamente si può recepire una ricostruzione dogmatica sull’evoluzione formativa, attraverso l’approfondimento di tali testi, collegati ai documenti magisteriali elaborati anche durante il Concilio Ec. Vat. II del 1965 ( “I. Regolamento di formazione sacerdotale da farsi in ogni nazione: Art. 1- In tanta diversità di popoli e di regioni non è possibile sancire leggi se non di carattere generale. Si elabori perciò in ogni nazione e in ogni rito un particolare « Regolamento di formazione sacerdotale » che dovrà essere compilato dalle conferenze episcopali (2) riveduto periodicamente ed approvato dalla Sede apostolica.
Con tale regolamento le leggi generali vengano adattate alle particolari circostanze di tempo e di luogo, in modo che la formazione sacerdotale risulti sempre conforme alle necessità pastorali delle regioni in cui dovrà svolgersi il ministero. Art. 22- Essendo necessario proseguire e perfezionare la formazione sacerdotale, a motivo soprattutto delle circostanze della società moderna, anche dopo che è terminato il corso degli studi nei seminari (48) sarà cura delle conferenze episcopali nelle singole nazioni studiare i mezzi più adatti – quali potrebbero essere istituti pastorali in collaborazione con parrocchie opportunamente scelte, convegni periodici, appropriate esercitazioni -, in modo che il giovane clero venga introdotto gradualmente nella vita sacerdotale e nell’attività apostolica sotto l’aspetto spirituale, intellettuale e pastorale e sia in grado di rinnovare e perfezionare sempre più l’una e l’altra ( https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19651028_optatam-totius_it.html&ved=2ahUKEwjgoOX73cuGAxVFhv0HHXwlA40QFnoECBAQAQ&usg=AOvVaw36_-EwBOrxPbHyuuiKT67g -28 ottobre 1965).
Conseguentemente il 25 marzo 1992, solennità dell’Annunciazione del Signore, il Santo Papa Giovanni Paolo II elaborò questo importante documento magisteriale (“Il contenuto essenziale della formazione spirituale in un preciso itinerario verso il sacerdozio è bene espresso dal decreto conciliare « Optatam Totius »: « La formazione spirituale sia impartita in modo tale che gli alunni imparino a vivere in intima comunione e familiarità col Padre per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo nello Spirito Santo. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://vocazioni.chiesacattolica.it/esortazione-apostolica-pastores-dabo-vobis-1992/&ved=2ahUKEwiGz7iS2suGAxUIS_EDHX5jAmMQFnoECBoQAQ&usg=AOvVaw1ZlEni6rsyiJpcVgXUygST “):Assemblea Cei: comunicato finale, approvata la “Ratio” per i seminari
16 Novembre 2023 (SIR) : Ad Assisi I vescovi hanno approvato il documento che coniuga l’adeguamento alla “Ratio Fundamentalis sacerdotalis” per i Seminari in Italia con i contributi dei Presuli e dei formatori, offrendo orientamenti comuni e indicazioni condivise perché ogni singola Conferenza Episcopale Regionale possa costruire il progetto formativo dei propri Seminari. È quanto si legge nel comunicato finale della 78ª Assemblea generale straordinaria dei vescovi italiani, che si conclude oggi ad Assisi. Il testo, emendato secondo le indicazioni dell’Assemblea, sarà ora sottoposto alla conferma da parte del Dicastero per il Clero.
I presuli – si legge nel comunicato – hanno rimarcato l’importanza della formazione permanente per rispondere alle sfide della società attuale e per venire incontro alle mutate condizioni della vita e del ministero dei presbiteri. Riprendendo le parole del cardinale Zuppi, l’Assemblea ha sottolineato che la figura del prete “è decisiva in una Chiesa di popolo, che sia vicina alla gente e che sia fermento nella storia del Paese”. Non a caso, la discussione nei gruppi di studio ha fatto emergere la riflessione sulla distribuzione del clero sul territorio e la necessità di una pastorale declinata in una chiave realmente sinodale. I lavori sono stati occasione per ribadire la gratitudine della Conferenza episcopale italiana ai sacerdoti per il loro ministero in un contesto in continuo mutamento e, al tempo stesso, per la loro dedizione a creare spazi ecclesiali di ascolto cordiale e di serio accompagnamento vocazionale.
Tuttavia dobbiamo comprendere preliminarmente il significato autentico di “vocazione” ( Nuova ratio fondamentalis institutionis sacerdotalis “Papa Francesco ha firmato il documento il 13 Ottobre 2016 e la Congregazione per il Clero lo ha reso pubblico l’8 dicembre 2016. Così la nuova Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis sostituisce le precedenti “ratio” del 1970 e del 1985 e diventa ufficialmente l’itinerario che tutti i candidati al sacerdozio, anche quelli degli Istituti (la natura giuridica della “Missione Speranza e Carità di Palermo, cfr. Francesco Trombetta https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.korazym.org%2F85887%2Fin-memoria-di-biagio-conte-il-mio-primo-incontro-con-un-personaggio-che-mi-evocava-san-francesco%2F%3Ffbclid%3DIwZXh0bgNhZW0CMTAAAR1oWY1sh_PDMKpeKFij5XIfcH-WhmWS_3S7SCx-KOdK0CKRMKKdm_g7FDg_aem_-JVbQ71aJ76VtAejxAEGdw&h=AT2i5YI4IRkY73XLAAbVwJ_UmL_dJugfZsRbzfn5SKFGiglzau3qDyWWpUzGH_2GOGYg9WnLg30d7Wjo5mjPRXFqiXnCeToguWlmYB4mRWZSjTfx8VoU2hqHAAwWq4qpwgFX) di Vita Consacrata e Società di vita apostolica (n.d.r. e di tutti gli enti ecclesiastici del mondo, i cui aspetti giuridici devono costituire una materia di insegnamento cfr. Francesco Trombetta- https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.korazym.org%2F87781%2Fquesito-giuridico-civilistico-amministrativo-tributario-canonico-sulla-compatibilita-del-motu-proprio-2023-il-diritto-nativoil-patrimonio-della-sede-apostolica-con%2F%3Ffbclid%3DIwZXh0bgNhZW0CMTAAAR3Xzs_nHzLbliIGKd022_eXVARkMKNG7kHmtwtacm5OyvM_sFrsJbXGFoc_aem_OegWfk2snM-OWCChcSiLVw&h=AT37p2V1oL_u0f2b6egPzmUddVwgvrMuhWqquzvEYQDq5NZsv6e_-pqZeUcwoRVNPqgPZxXSgHi2p7GU8q6RfIBcYBc0ZvVs3mNWYjBn2go1hzkES5yokuGfV4ROS-4Z96rF ) dovranno seguire, per la formazione sacerdotale servono quindi: umanità, spiritualità, discernimento ( n.d.r. “e cognizioni basilari di Diritto canonico, per evitare responsabilità giuridiche”).
Il prefetto della Congregazione per il Clero indica dunque tre “parole chiave” per cogliere la visione di fondo del documento. Innanzitutto “umanità”: abbiamo bisogno di sacerdoti “dal tratto amabile, autentici, leali, interiormente liberi, affettivamente stabili, capaci di intessere relazioni interpersonali pacificate e di vivere i consigli evangelici senza rigidità, né ipocrisie o scappatoie”. La seconda parola è “spiritualità”: il prete, ammonisce il cardinale Stella, non è un “organizzatore religioso o un funzionario del sacro, ma è un discepolo innamorato del Signore, la cui vita e il cui ministero sono fondati nell’intima relazione con Dio”. Infine, la terza parola: “discernimento”. Il porporato ricorda che, parlando all’ultima assemblea della Compagnia di Gesù, il Papa aveva manifestato la preoccupazione che nei seminari “è tornata a instaurarsi una rigidità che non è vicina a un discernimento delle situazioni”.
La “sfida principale”, ribadisce dunque il cardinale Stella, che la Ratio intende raccogliere “ci viene ancora da Papa Francesco: formare preti lungimiranti nel discernimento”(https://vocazioni.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/10/2017/02/Il-Dono-della-vocazione-presbiterale.pdf). Infine ritengo necessario riportare (pubblicazione del 12 giugno 2024 di Nico Dal Molin) il recentissimo pensiero del Pontefice in merito (2/5/2024), utile per tutti i Seminaristi, i Sacerdoti ed i Vescovi (“Papa Francesco, nella recente lettera ai parroci scrive: «Vorrei raccomandarvi di porre alla base di tutto la condivisione e la fraternità fra voi e con i vostri Vescovi, cfr. https://www.settimananews.it/chiesa/fraternita-presbiterali-lavori-in-corso/“).
Benedetto XVI in preghiera
Don Giovanni Antonazzi, amico di don Giuseppe De Luca e ben addentro alla curia romana, scrisse che il cardinale Paolo Giobbe (1880-1972) ebbe a dire: ‘Quando uno riconosce che a un certo momento deve dimettersi, vuol dire che ancora può stare al suo posto, perché, quando verrà il momento di dimettersi, non lo comprenderà più’.
Preti per una Chiesa in uscita. Ripensare il ministero nel contesto attuale
Papa Francesco ringrazia i sacerdoti romani per il loro ministero
Da Lisbona, nel giorno della Dedicazione della basilica Lateranense, papa Francesco ha scritto una lettera ai sacerdoti romani, con un pensiero di ringraziamento, facendo proprio l’invito di Gesù ai discepoli a ‘riposarsi’: “Abbiamo bisogno di scambiarci sguardi pieni di cura e compassione, imparando da Gesù che così guardava gli apostoli, senza esigere da loro una tabella di marcia dettata dal criterio dell’efficienza, ma offrendo attenzioni e ristoro…
Mons. Bettazzi: nell’amore di Dio, nella pazienza di Cristo
“Spirituale vicinanza ai familiari e a quanti piangono la scomparsa del presule così tanto amato e apprezzato da coloro che ha incontrato nel suo lungo e fecondo ministero”: ad esprimerla è stato papa Francesco nel telegramma di cordoglio, inviato tramite il Segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, al vescovo di Ivrea, mons. Edoardo Aldo Cerrato, per la morte, avvenuta il 16 luglio a 99 anni, del vescovo emerito di Ivrea, mons. Luigi Bettazzi.
La Chiesa alle prese con la diminuzione dei sacerdoti
La ‘Festa dei Fiori’ per celebrare nella Chiesa di Milano la festa del Seminario; infatti i ‘fiori’ sono i seminaristi, cioè i 15 diaconi che il 10 giugno saranno ordinati sacerdoti nel Duomo; ieri al seminario di Venegono si sono trovati per tale festa e la messa dell’arcivescovo, mons. Mario Delpini, ma anche per la presentazione di un dossier sulla situazione della diocesi, preparato dalla rivista ‘La Scuola Cattolica’ dal titolo ‘Un popolo e i suoi presbiteri. La Chiesa di Milano di fronte alla diminuzione dei suoi preti’, come ha spiegato don Paolo Brambilla, docente di Teologia dogmatica in Seminario e curatore del dossier con don Martino Mortola, professore di Dogmatica:
Papa Francesco: la ministerialità riguarda tutti i fedeli cristiani
Papa Francesco invita i seminaristi a non perdere il senso sacerdotale
A Santa Maria di Leuca si apre l’inchiesta diocesana della causa di beatificazione del card. Agustoni
Nella serata di sabato 19 novembre, a Leuca nella Basilica Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, mons. Vito Angiuli, vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, presiederà la sessione di apertura dell’Inchiesta Diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Card. Gilberto Agustoni, Prefetto Emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
Aree interne: i vescovi riaccendono la speranza
“Come vescovi provenienti da tutto il Paese, riuniti a Benevento per riflettere sui criteri di discernimento con l’obiettivo di elaborare una pastorale per le Aree interne, ringraziamo anzitutto il Signore per l’esperienza di comunione vissuta: questi giorni ci hanno aiutato a conoscerci meglio e a stabilire relazioni più fraterne tra noi, a fare esperienza di sinodalità, a ‘crescere nel servizio alla comunione’, ‘tutti insieme, in unità e senza campanilismi’, come ci ha chiesto, nella sua lettera, Papa Francesco”: un anno dopo, i vescovi delle ‘Aree interne’, oltre 30 arrivati da 12 regioni (da Sicilia e Sardegna a Calabria e Basilicata, da Lazio e Toscana a Emilia Romagna e Piemonte), si sono ritrovati a Benevento, a fine agosto per cercare rimedi alla crisi sociale e religiosa dei territori.