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E’ ancora possibile un giornalismo davvero credibile?

“Lo scorso anno abbiamo riflettuto sulla necessità di ‘andare e vedere’ per scoprire la realtà e poterla raccontare a partire dall’esperienza degli eventi e dall’incontro con le persone. Proseguendo in questa linea, desidero ora porre l’attenzione su un altro verbo, ‘ascoltare’, decisivo nella grammatica della comunicazione e condizione di un autentico dialogo. In effetti, stiamo perdendo la capacità di ascoltare chi abbiamo di fronte, sia nella trama normale dei rapporti quotidiani, sia nei dibattiti sui più importanti argomenti del vivere civile”.

Papa Francesco invita a vivere accanto all’umanità la liturgia

Nonostante il problema alla gamba papa Francesco continua ad incontrare persone come ha fatto sabato sccorso con l’udienza a professori e studenti del Pontificio Istituto Liturgico in occasione del 60° anniversario della sua fondazione, ricordando come avvenne la ‘nascita’ sull’onda del Concilio Vaticano II:

Papa Francesco: vocazione è realizzare il ‘sogno’ di Dio

Vocazione è secondo papa Francesco ‘realizzare il sogno di Dio’: ogni vocazione nella Chiesa, scrive nel messaggio della 59^ Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, concorre all’obiettivo di ‘far risuonare l’armonia dei molti e differenti doni che solo lo Spirito Santo sa realizzare’. Per questo la Chiesa deve diventare sempre più sinodale, capace di camminare unita nell’armonia delle diversità, in cui tutti hanno un loro apporto da dare e possono partecipare attivamente per essere ‘chiamati a edificare la famiglia umana’:

Papa Francesco invita ad accogliere il penitente

Venerdì scorso, festa dell’Annunciazione, papa Francesco ha ricevuto in udienza in Aula Paolo VI  i partecipanti al XXXII Corso sul Foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica guidati dal card. Mauro Piacenza, sottolineando la partecipazione numerosa: “Questo è un buon segno, perché oggi una mentalità diffusa stenta a comprendere la dimensione soprannaturale, o persino vorrebbe negarla. Sempre, sempre la tentazione di ridurle. La Confessione è un dialogo. E il dialogo non si può ridurre a tre o quattro consigli psicologici per andare avanti, questo è togliere al Sacramento l’essenziale del Sacramento”.

Paola Da Ros nuova presidente della Società di San Vincenzo De Paoli

Sabato 19 marzo Paola Da Ros è stata eletta nuova Presidente della Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, succedendo ad Antonio Gianfico, che è rimasto in carica per sei anni. Insieme alla Presidente si è rinnovata anche la Giunta Esecutiva, come ha sottolineato la neo presidente:

 “Ho individuato le consorelle ed i confratelli che, con il mio stesso entusiasmo, dovranno aiutarmi in questi anni, cercando di miscelare al meglio persone esperte con altre che, per la prima volta, si propongono per un incarico nazionale. Sono persone che provengono dalle diverse aree geografiche dell’Italia e la parte femminile è per la prima volta maggioritaria”. 

Paola Da Ros, insegnante, è nella Società di San Vincenzo de’ Paoli dal 1978. Coordinatrice Interregionale Veneto e Trentino dal 2017, rappresenta la Società di San Vincenzo De Paoli al Tavolo Regionale delle eccedenze alimentari della Regione Veneto, al Tavolo dell’Alleanza contro la Povertà del Veneto, alla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Regione Veneto e a quella della Regione Trentino-Alto Adige. Accanto a lei Marco Guercio, Vicepresidente nazionale, già Coordinatore Interregionale Piemonte e Valle D’Aosta; Luca Stefanini, riconfermato nella carica di Tesoriere della Federazione Nazionale; Anna Taliente, Segretaria della Federazione, già Segretaria della Federazione Lombarda; Giovanni Armenise, già Vicepresidente del Consiglio Centrale della Puglia; Monica Assanta, giornalista, esperta nel settore della comunicazione medico scientifica; Maria Ketty Cannizzo, Segretaria del Consiglio Centrale di Caltagirone; Marco Crosti, già Presidente dell’Associazione La San Vincenzo Onlus – Ente Morale; Monica Galdo, già membro della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli come Responsabile della Macro Area Impegno nel Sociale e nuova progettualità.

Una presidenza che inizia in un momento non facile per il volontariato, che si deve confrontare con le sfide della pandemia, insieme agli echi della guerra ed ai suoi inevitabili risvolti economici e sociali, senza dimenticare le trasformazioni richieste dalla nuova legge del Terzo Settore, ha proseguito la neo presidente:

“Ma non dobbiamo spaventarci intendo proseguire sulla via segnata da chi ci ha preceduto, facendo attenzione agli elementi di novità, ai cambiamenti sociali, economici e tecnologici in corso. Sono essi a suggerirci che dobbiamo muoverci, perché fermarsi equivale a cadere”.

La Società di San Vincenzo De Paoli è presente in 152 Paesi nel mondo e conta più di 800.000 soci, oltre ad 1 milione e mezzo di volontari non soci, suddivisi in 48.000 gruppi operativi (1.100 in Italia), diffusi sul territorio chiamati ‘Conferenze’.

Fondata a Parigi nel 1833 dal Beato Antonio Federico Ozanam, insieme ad un gruppo di giovani studenti, cattolica ma laica, l’organizzazione si trova generalmente nelle parrocchie. Sono più di 30.000.000 le persone aiutate nel mondo (125.000 in Italia) dalla Società di San Vincenzo De Paoli. L’organizzazione ha realizzato mense, dormitori, case di ospitalità per persone povere in difficoltà, centri per l’assistenza a bambini e ragazzi e per persone sole o anziane, strutture per l’accoglienza dei migranti, empori solidali.

I volontari vincenziani hanno una ‘missione’ che consiste nell’ascoltare, nel consigliare, nello stare vicino a chi soffre. Affiancano le persone e le famiglie in difficoltà accompagnandole in un percorso che non prevede solo la consegna di un pacco di alimenti e qualche soldo o qualche medicina, ma il prendersi cura dell’aspetto emotivo, alleviare la solitudine, aiutare chi si sente perduto a crescere, maturare, a riprendersi la propria dignità.

E partecipando ad un incontro di lavoro in preparazione alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato , che si celebrerà il 25 Settembre prossimo, Renato Lima de Oliveira, 16° Presidente Generale della Società di san Vincenzo de’ Paoli, ha sottolineato che l’accoglienza è una sfida: “Il migrante ha bisogno praticamente di tutto, dalle basi, come alloggio e cibo, ad altri bisogni, come l’accesso all’istruzione, al lavoro, all’assistenza sanitaria, al supporto psicologico e spirituale. Hanno perso tutto ciò che per loro conta di più nella loro vita, e ora vagano senza meta in terre straniere, affrontando nuove realtà culturali. E’ una grande sfida e tutti noi Vincenziani dobbiamo accoglierli con carità ed empatia. Il dramma dei rifugiati è una sfida per tutta l’umanità”.

Il presidente generale della Società di san Vincenzo de’ Paoli ha deplorato l’operazione militare russa in territorio ucraino, difendendo l’immediata fine della guerra attraverso i canali diplomatici. Inoltre la Società di San Vincenzo de Paoli ha lanciato un appello per una raccolta fondi per le iniziative dei Padri della Missione. Presso la Casa Provinciale della Missione di Bratislava in Slovacchia si sta creando un centro di smistamento di aiuti materiali a sostegno dei profughi e della popolazione Ucraina. Stiamo anche provando ad attivare (ma con molte difficoltà) un canale per sostenere direttamente le Conferenze presenti in Ucraina.

Inoltre, la Società di San Vincenzo Italiana è in rete con l’associazione Ai.Bi. per il sostegno al campo profughi realizzato in Moldavia con invio di beni di prima necessità.

(Foto:Società di San Vincenzo de’ Paoli)

Don Luigi Taliani: una vita per l’Azione Cattolica e per l’informazione

Nella scorsa settimana nella diocesi di Macerata è deceduto è deceduto don Luigi Taliani, vicario parrocchiale nella chiesa dell’Immacolata di Macerata e per anni direttore della redazione del settimanale ‘Emmaus’ e di ‘Radio Nuova Macerata’, oltre che responsabile della comunicazioni sociali diocesane ed insegnante di religione cattolica.

Papa Francesco invita ad ascoltare Dio

Ieri papa Francesco ha concelebrato una messa nella chiesa del Gesù in occasione del l IV centenario della Canonizzazione dei Santi Isidoro l’Agricoltore, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Teresa di Gesù e Filippo Neri, analizzando i tre verbi usati nel vangelo lucano per descrivere la Trasfigurazione.

Dalla diocesi di Novara un invito ad ascoltare i giovani

Sabato 22 gennaio si è svolta la cerimonia del fiore ed è stata celebrata la messa pontificale presieduta dal vescovo Franco Giulio Brambilla per la festa di san Gaudenzio 2022, patrono della diocesi e della città di Novara. Filo guida del suo discorso è stato l’episodio evangelico del ritrovamento di Gesù al tempio, attraverso la lettura del quale il vescovo ha messo al centro il tema dell’ascolto e della vicinanza alle nuove generazioni e delle fatiche che stanno vivendo in questo tempo di pandemia:

Nella diocesi di Ascoli Piceno inizia il cammino sinodale

Domenica 23 gennaio anche nella diocesi di Ascoli Piceno è iniziato il cammino sinodale ed il vescovo, mons. Gianpiero Palmieri, ha definito la parola ‘sinodale’:

Papa Francesco alla Rota Romana chiede di ascoltare le difficoltà

Giovedì scorso papa Francesco ha inaugurato l’anno giudiziario, ricevendo in udienza i prelati uditori, gli officiali, gli avvocati ed i collaboratori del Tribunale della Rota Romana, incentrando l’intervento sulla sinodalità nei processi di nullità matrimoniale:

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