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Comunità di Sant’Egidio: rendere accessibile la vita nelle RSA

Nelle settimane scorse è stata presentata dalla Comunità di Sant’Egidio l’indagine sulla condizione degli anziani istituzionalizzati al tempo del Covid, che ha riguardato 240 strutture tra RSA e case di riposo, in 11 città e 10 regioni italiane.

Papa Francesco invita a pregare con la voce

Nell’udienza generale odierna dal Palazzo Apostolico papa Francesco ha incentrato la catechesi sull’esigenza di pregare, in quanto si parla con Dio: “La preghiera è dialogo con Dio; e ogni creatura, in un certo senso, “dialoga” con Dio. Nell’essere umano, la preghiera diventa parola, invocazione, canto, poesia… La Parola divina si è fatta carne, e nella carne di ogni uomo la parola torna a Dio nella preghiera”.

La Pav presenta un documento sulla condizione degli anziani

Martedì scorso è stato presentato il documento della Pontificia Accademia per la Vita, ‘La vecchiaia: il nostro futuro. La condizione degli anziani dopo la pandemia’, che ha preso spunto da un ammonimento di papa Francesco nella preghiera dello scorso 27 marzo, in cui invitava a “trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati, e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà”.

La Comunità di Sant’Egidio chiede di proteggere gli anziani

Da un po’ di tempo si aggira per l’Italia un pensiero ‘eutanasico’, che nega la necessità di vivere agli anziani e di fronte a queste tante vittime del Covid-19 nella popolazione anziana la Comunità di Sant’Egidio ha dato voce a tutti quegli anziani i cui diritti sono negati, come ha affermato il presidente di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, ricordando come l’assenza, a volte totale, di comunicazione verso l’esterno ha già portato molti, tra i residenti in case di riposo e RSA, a lasciarsi andare:

Card. Zuppi presenta la semina del seminatore

“La pandemia ha colto di sorpresa tutti. E’ stata una tempesta non prevista e non desiderata, dalla quale anzi pensavamo di essere protetti per la stolta convinzione di potere attraversare immuni il mare di questo mondo sconvolto da una globalizzazione che ha creato, assieme a innegabili progressi, disuguaglianze irresponsabili”: lo ha scritto l’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Maria Zuppi, presentando la nota pastorale per il prossimo biennio, ‘Ecco, il seminatore uscì a seminare’.

Ledha: la comunità per non ‘discriminare’ i più deboli

Durante il periodo pandemico in Lombardia le persone anziane e con disabilità sono state lasciate morire senza una cura o quantomeno senza una cura adeguata, secondo quanto ha detto il presidente della Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), Giovanni Merlo: “Sono persone che dovevano essere curate e non sono state curate. Mentre ci scagliavamo contro le scelte che altri paesi dichiaravano, noi quelle scelte le abbiamo compiute. Le strutture residenziali per persone fragili sono state considerate alla stregua di un deposito di persone ‘a fine corsa’. Dobbiamo farci i conti, per il ‘dopo’. Non solo a livello di tribunali, ma come comunità”.

Acli Milanesi e Lombarde: le politiche sanitarie della Lombardia sono naufragate

Nei giorni scorsi il presidente delle Acli milanesi ha presentato il documento delle Acli milanesi e lombarde sul fallimento delle politiche sanitarie in Lombardia esplose durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha messo in evidenza i nodi e le criticità del Servizio Sanitario Nazionale, che negli ultimi 10 anni ha subito una grave riduzione dei posti letto ospedalieri, senza nessun incremento dei servizi territoriali:

Il coronavirus nelle RSA

Il coronavirus è stato un ciclone che si è abbattuto su migliaia di case di riposo, in particolare quelle della Lombardia, dove è concentrato oltre il 20% delle 4.629 residenze e dei 300.000 ospiti, che nella regione epicentro della pandemia in Italia, sono per il 94% non autosufficienti.

Scienza & Vita: attenzione ai bisogni reali delle persone più fragili durante la pandemia

Dopo quasi un mese, il numero di vittime quotidiane torna a essere inferiore alle 500 unità: calano i ricoverati, gravi e meno gravi, stabili i dati dei guariti, dei nuovi positivi (soprattutto in rapporto ai tamponi eseguiti) e delle persone attualmente malate. I decessi risultano soprattutto nelle persone anziane o con patologie e così l’associazione ‘Scienza e vita’ ha espresso la sua preoccupazione per le necessità delle persone con patologie croniche o disabilità confinate in quarantena in questo periodo di pandemia:

Coronavirus: a Roma per aiutare i ‘senza fissa dimora’

Iniziando l’Angelus di domenica scorsa papa Francesco ha ringraziato i sacerdoti che non ‘abbandonano’ il popolo: “Vorrei ringraziare anche tutti i sacerdoti, la creatività dei sacerdoti… Sacerdoti che pensano mille modi di essere vicino al popolo, perché il popolo non si senta abbandonato; sacerdoti con lo zelo apostolico, che hanno capito bene che in tempi di pandemia non si deve fare il ‘don Abbondio’. Grazie tante a voi sacerdoti”.

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