Vita ecclesiale

A chi giova la disinformazione? Il cardinale Vicario risponde alle “notizie calunniose”

Ancora una volta la cattiva informazione crea un “caso” dove non c’è e le calunnie diventano verità. Il cardinale Vallini, Vicario del Papa per la diocesi di Roma, chiarisce la confusione nata nei giorni scorsi su alcuni presunti casi di abusi sessuali che coinvolgerebbero sacerdoti diocesani. “Notizie calunniose– si legge in un comunicato della Diocesi- che sparano nel mucchio in maniera generalizzata, il cardinale manifesta piena fiducia nella magistratura e si dice pienamente convinto che sarà smantellato il piano calunnioso, dimostrando non veritiere le affermazioni del Poggi, mosso forse da spirito di rivalsa o da risentimento personale.” Il cardinale fa riferimento ad un servizio del tg dell 20.00 del La 7 e il testo riporta anche che “ Il Dottor Pignatone, Procuratore capo della Repubblica di Roma, nel telegiornale delle 20 della rete La7 di martedì 25 giugno, ha smentito categoricamente che sacerdoti della diocesi di Roma siano indagati per pedofilia sulla base della denunzia dell’ex-prete Patrizio Poggi, dimesso nel 2007 dallo stato clericale per reati di natura sessuale su minori e che ha scontato la condanna nel carcere di Rebibbia.

A Bolsena una ‘Ortensia Giubileo’ per ricordare il Miracolo Eucaristico

Nel 1263 un prete boemo, di passaggio in Italia diretto a Roma, celebrava Messa nella Chiesa di Santa Cristina a Bolsena, la città sul lago omonimo poco distante da Viterbo. Scettico e dubbioso sulla reale presenza di Cristo nell’Eucarestia, vide nelle sue mani trasformarsi il pane in sangue, che uscì copioso e si riversò sul corporale, conservato oggi nel Duomo di Orvieto. E’ in brevissima sintesi quello che è passato alla storia come il ‘Miracolo di Bolsena’ e che Raffaello ha riprodotto in uno dei suoi celebri affreschi nella Stanze della Segnatura all’interno del Palazzo Apostolico in Vaticano. A 750 anni dal Miracolo Eucaristico e della Bolla pontificia ‘Transiturus’ emanata dal papa Urbano IV nel 1264, la Penitenzieria Apostolica, su mandato del Papa Emerito Benedetto XVI, ha concesso la celebrazione di uno speciale “Giubileo Eucaristico”, durante il quale fedeli e pellegrini possono lucrare l’Indulgenza plenaria come negli ordinari Anni Santi.

Odoardo Focherini sarà beato: intervista al figlio Rodolfo

Sabato 15 giugno a Carpi sarà proclamato ‘beato’ Odoardo Focherini, nato il 6 giugno 1907. Cresce nella realtà ecclesiale carpigiana e dentro l’Azione cattolica, che lo forma ad una spiritualità solida e senza crucci, priva di esibizionismo; l’attenzione agli ultimi, l’amore concreto e solidale per il prossimo lo spingono a inserirsi pienamente nella realtà ecclesiale e civile del suo tempo. Nel 1930 sposa Maria Marchesi: tra il 1931 e il 1943 nascono sette figli: Olga (deceduta nel 2007), Maddalena, Attilio (deceduto nel 1946 a 11 anni), Rodolfo Gianna, Carla, Paola. Nel 1936 diventa presidente dell’Azione Cattolica Diocesana. Tra il 1929 e il 1942 Odoardo Focherini è regista e cronista di importanti avvenimenti diocesani, i Congressi Eucaristici, che segnano profondamente la vita religiosa e sociale del tempo. Nel 1939 assume l’incarico di amministratore delegato del quotidiano cattolico L’Avvenire d’Italia, con sede a Bologna. Nel 1942 comincia l’attività di Odoardo Focherini a favore degli ebrei.

Pellegrinaggio Macerata-Loreto: la telefonata di Papa Francesco ai pellegrini

‘Venire al pellegrinaggio? A Dio tutto è possibile’: alle ore 20.45 di sabato 8 giugno Papa Francesco telefona a mons. Giancarlo Vecerrica per salutare i fedeli, che a Loreto dopo una notte trascorsa a camminare nell’antico percorso dei padri e dei nonni sono 100.000, del 35^ pellegrinaggio per assistere alla santa messa, scusandosi con il cardinal Ouellet per averlo fatto lavorare anche nel giorno del suo compleanno. L’attesa era palpitante ed appena Papa Francesco ha salutato mons. Vecerrica: ‘Pronto, come sta lei bene?’ lo stadio è scoppiato in un boato di giubilo e mons. Vecerrica ha risposto: “Santo Padre: è l’applauso dei fedeli, dei giovani, dei vescovi, delle autorità; sono migliaia di giovani Santo Padre”. Ed il Papa ha risposto: “Grazie tante!”.

Vicenza alla scoperta del dono di Dio

Dieci giorni di eventi, 160 occasioni di incontro con le Sacre Scritture, 18 mostre gratuite, più di 170 protagonisti, 15 città coinvolte, tra cui Padova che si aggiunge al progetto per la prima volta dopo Verona, e 200 volontari. Sono questi i numeri della IX edizione del Festival Biblico che torna dal 31 maggio al 9 giugno. Quest’anno la kermesse biblica, promossa dalla Società San Paolo e dalla Diocesi di Vicenza (assieme a quelle di Verona e Padova e al Progetto Culturale della Chiesa Italiana), potrà contare sulla copertura di un territorio tra i più vasti che una rassegna culturale del Veneto possa vantare.

Il museo diocesano di Albano custodisce i reperti archeologici recuperati alla malavita

Sarà custodito nel Museo diocesano di Albano (Roma) un reperto archeologico di 2.500 anni fa, sequestrato lo scorso ottobre dai Carabinieri di Castel Gandolfo a due appartenenti al clan “Casamonica” durante un’operazione antidroga nel quartiere Romanina di Roma, nella quale i malviventi furono arrestati. Il reperto viene consegnato questa mattina dal comandante, colonnello Rosario Castello, nel corso di una cerimonia a Palazzo Lercari di Albano, sede del Museo diocesano, alla presenza del vescovo monsignor Marcello Semeraro. Durante le loro attività, i militari del nucleo operativo della Compagnia di Castel Gandolfo sequestrarono un reperto archeologico risalente al periodo arcaico (V secolo a.C.) che due coniugi detenevano clandestinamente nella loro abitazione, ricevuto come regalo di nozze. A seguito delle indagini archeologiche curate dalla Sovrintendenza per i Beni culturali del Lazio, è stato accertato che il reperto – autentico – è una “antefissa in terracotta raffigurante figura femminile con collana, di periodo compreso tra l’inizio e la fine del V secolo a.C. proveniente dall’area costiera del Lazio meridionale e nell’immediato entroterra compresa tra i comuni di Ardea, Pomezia, Anzio e la Via Nettunense”. Il raro pezzo, recentemente confiscato, sarà ufficialmente affidato a monsignor Semeraro, affinché, a conclusione di un ideale percorso di ripristino della legalità, venga esposto al pubblico all’interno del Museo della diocesi di Albano.

Don Gallo: l’amore per la Chiesa e gli ‘ultimi’

Sabato 25 maggio a Genova si sono celebrati i funerali di don Andrea Gallo, il sacerdote degli ‘ultimi’, alla chiesa del Carmine,dove celebrò la sua prima messa e da dove fu cacciato negli anni ’70. Il rito delle esequie è stato celebrato dal card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che è stato contestato, ma la segretaria di don Gallo, Lilli rivolgendosi ai contestatori, ha detto: “Così mancate di rispetto allo stesso Gallo. Lui ha sempre creduto nella Chiesa”. L’arcivescovo di Genova ha ricordato il suo amore per la città: “Negli ultimi giorni della malattia, curato ed accompagnato dai familiari e dai tanti amici, andai a trovarlo a casa. Come sempre era felice e grato dell’incontro, sereno e a tratti scherzoso. Nella sua stanza da una parte l’immagine della Madonna, dall’altra la finestra sul porto. Potremmo dire le due presenze della sua vita di sacerdote e di uomo. Tra questi due poli ha camminato. L’amore a Genova, e l’amore alla Santa Vergine, al figlio Gesù, al Vangelo e alla Chiesa”.

Angelo Bagnasco e la Chiesa della carità e della sollecitudine

Quando diffonde i dati della ripartizione e assegnazione delle somme dell’8 per mille, Angelo Bagnasco ci tiene a precisare: “Abbiamo fatto dei tagli alle esigenze di culto e pastorale, passate dai quasi 480 milioni di euro dello scorso anno ai 420 milioni e rotti di quest’anno. Ma non vi fate ingannare dalla cifra complessiva degli interventi caritativi. Nel consuntivo, si nota che si è passati da una somma di 255 milioni a una somma di 240 milioni. In realtà, stiamo stanziando sempre la stessa cifra. I 15 milioni mancanti sono quelli destinati all’acquisto degli edifici dove sono ora gli uffici della Caritas, di Migrantes, e di altri uffici della Cei. Erano tre rate da 15 milioni. Abbiamo semplicemente finito di pagare”.

Scuola, politica, lotta alla illegalità e bene comune: la Cei ne parla in Assemblea Generale

Al segretario generale della CEI Mariano Crociata è toccato il primo incontro con la stampa per la 65 esima Assemblea Generale dei vescovi italiani che si svolge in Vaticano fino a venerdì prossimo. rispondendo alle domande dei giornalisti durante la prima conferenza stampa dell’assemblea dei vescovo italiani. Diversi gli argomenti trattati nel corso della conferenza stampa: la Chiesa e la scuola, la Chiesa e il valore della vita, la Chiesa e la politica e il tema della carità particolarmente caro a Papa Francesco.

Bagnasco: la crisi si affronta con ascesi intellettuale e coraggio morale

Nel discorso del cardinale c’è il tema della crisi finanziaria che è diventata economici e che è soprattutto etica come hanno detto Ratzinger e Bergoglio. Per superarla serve una “ascesi intellettualte” che vada oltre il “così fan tutti”, dice Bagansco, ci vuole coraggio morale e voglia di bene comune, di verità. Di politica parla poco il cardinale e mette però in guardia dai “populismi inconcludenti”. Lavoro, vita e famiglia sono al centro delle preoccupazioni dei presidente dei vescovi italiani. Il tema della famiglia prima di tutto: “Essa è un bene universale e demolirla è un crimine; affonda le sue radici nell’essere dell’uomo e della donna, e i figli sono soggetto di diritto da cui nessuno può prescindere. La famiglia non può essere umiliata e indebolita da rappresentazioni similari che in modo felpato costituiscono un vulnus progressivo alla sua specifica identità, e che non sono necessarie per tutelare diritti individuali in larga misura già garantiti dall’ordinamento.” Sul tavolo il cardinale mette anche temi come il dilagare del gioco d’azzardo, la scuola cattolica, le vittime del lavoro come quelle colpite dalla tragedia della “mia “, dice, Genova. Attenzione al nichilismo allora e per l’Italia occorre fa nascere un nuovo alfabeto antropologico.

“ La società contemporanea è al bivio” e deve scuotersi dal torpore spirituale, dice Bagnasco e chiede che la cultura della vita diventi un fatto di popolo, per affrontare martirii, solitudini e povertà. Il cardinale ricorda i vescovo siriani rapiti, i giornalisti scomparsi, i paesi colpiti dalle calamità naturali, ma soprattuto chiede all’ Italia che torni una “cultura della legalità” di cui il massimo testimone è Don Pino Puglisi che verrà beatificato domenica prossima.

Mentre il cardinale Angelo Bagnasco teneva la sua prolusione per i vescovi italiani, nell’aula non erano presenti alcuni dei vescovi siciliani che a pochi passi, nella Domus Sanctae Marthae venivano ricevuti dal Papa per la visita ad Limina. A loro, come a tutti i vescovi incontrati, Papa Francesco ha regalato un crocifisso già preparato da Bendetto XVI e con lo stemma di Papa Ratzinger. Domami i lavori proseguono e giovedì pomeriggio i vescovi e il Papa si recheranno a pregare sulla tomba di San Pietro per celebrare l’Anno della Fede come già previsto nel calendario di Benedetto XVI.

 

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