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La Russia si è ritirata dall’Artsakh, sconfitta nel Caucaso meridionale

Armenia + Artsakh

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 17.04.2024 – Vik van Brantegem] – Il contingente di mantenimento della pace russo ha lasciato l’Artsakh (Nagorno-Karabakh). Il filmato della partenza del personale e delle attrezzature del contingente è stato pubblicato oggi dall’agenzia di stampa Svezda del Ministero della Difesa della Federazione Russa. L’informazione sul ritiro delle forze di mantenimento della pace russe dall’Artsakh è stata confermata dal portavoce del Presidente russo, Dmitry Peskov.

Pessima figura diplomatica del Viceministro Cirielli in difesa dell’autocrate azero Aliyev. Intervista al Presidente dell’Artsakh

Croce armena

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 05.04.2024 – Vik van Brantegem] – Il Consiglio per la comunità armena di Roma esprime ferma condanna per le ultime dichiarazioni rilasciate dal Viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, che ancora una volta fa da cassa di propaganda al regime dell’Azerbajgian [QUI]. L’esponente di governo è arrivato ad attaccare il Ministro francese Stephane Sejourne, perché in una conferenza stampa congiunta con il Segretario di Stato USA Blinken aveva invitato l’Azerbajgian a cessare la sua retorica di minaccia contro l’Armenia.

Il vandalismo azero non impedirà che la Croce di Cristo risplenderà sull’Artsakh per sempre

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 29.02.2023 – Vik van Brantegem] – A Stepanakert è stato abbattuto il busto in memoria di Charles Aznavour, uno dei massimi interpreti della musica mondiale. Il Consiglio di Stato per la Protezione del Patrimonio Culturale dell’Artsakh ha dato notizia attraverso la propria pagina Facebook, di questo atto vandalico degli Azeri: «Il regime azerbajgiano ha smantellato il monumento a Charles Aznavour, eretto in occasione del centenario del famoso cantante, situato accanto al Centro della Francofonia Paul Eluard a Stepanakert».

Nelle elezioni presidenziali farsa in Azerbajgian, l’autocrate Ilham Aliyev vota a Stepanakert, la capitale fantasma dell’Artsakh occupato

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 07.02.2024 – Vik van Brantegem] – Oggi in Azerbajgian si sono tenute le elezioni presidenziali anticipate e il Presidente Ilham Aliyev, che ha ereditato il potere da suo padre nel 2003, si appresta a vincere un’altra tornata. I seggi elettorali sono stati aperti oggi alle ore 08:00. L’inizio ufficiale delle votazioni è stato dato dal Capo della Commissione Elettorale Centrale, che ha annunciato l’inizio delle elezioni su tutti i canali televisivi del Paese. Secondo la Commissione Elettorale Centrale, sull’intero territorio della repubblica ci sono 6.537 seggi elettorali, di cui 26 nell’Artsakh occupato. Il Presidente Ilham Aliyev è andato a votare per la sua autocrazia ereditaria in una città fantasma, a Stepanakert, la capitale di Artsakh occupata, nel seggio elettorale installato nell’ex palazzo presidenziale.

Armenia ha il diritto di difendersi dalle aggressioni dell’Azerbajgian. Non è stata girata l’ultima pagina dell’Artsakh armeno

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 29.01.2024 – Vik van Brantegem] – Come abbiamo riferito (Dura condanna dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa per l’Azerbajgian [QUI]), l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha deciso lo scorso 24 gennaio di non ratificare le credenziali della delegazione dell’Azerbajgian. Nel contempo abbiamo osservato che si trattava di una questione tra l’Azerbajgian e il Consiglio d’Europa, con cui non c’entra l’Armenia. Significativo era, che nessuno dei parlamentari Armeni sia intervenuto nel dibattito e che peraltro l’Armenia non viene neanche menzionata, quando si parla dei “promotori”.

Incontro «Armenia-Artsakh. Ritorno al Paradiso» a Domagnano (San Marino)

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 25.01.2024 – Vik van Brantegem] – Il Coordinamento delle Associazioni Laicali della Serenissima Repubblica di San Marino propone un incontro sul tema della Armenia e della sorte dei cristiani Armeni dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh), venerdì 26 gennaio 2024 alle ore 20.45 preso la Sala Montelupo a Domagnano.

Le pietre perdute del Nakhichevan e il pericolo per il patrimonio dell’Artsakh. Il genocidio armeno infinito

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 22.01.2024 – Vik van Brantegem] – Segnaliamo che domani, martedì 23 gennaio 2024 alle ore 19.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4 a Roma, verrà presentato il libro a cura di Aldo Ferrari e Antonia Arslan Un genocidio culturale dei nostri giorni. Nakhichevan: la distruzione della cultura e della storia armena (Guerini e Associati 2023, 224 pagine [QUI]).

Terra sacra dell’Artsakh. Dimora eterna del Cristianesimo

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 11.01.2024 – Vik van Brantegem] – A Parigi è stata aperto una mostra fotografica in place de la Bastille per aumentare la consapevolezza sul patrimonio armeno a rischio in Artsakh. Intitolata Nagorno-Karabakh: Patrimonio armeno a rischio, la mostra è stata organizzata dal Comune di Parigi e L’Œuvre d’Orient, un’associazione cattolica francese, e sarà aperta fino al 15 gennaio.

La Repubblica di Artsakh continua ad esistere e le sue strutture statali ad operare in esilio

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 03.01.2024 – Vik van Brantegem] – La Repubblica di Artsakh/Nagorno-Karabakh non è stata sciolta il 1° gennaio 2023. La questione è forse quella più discussa negli ultimi giorni, perché il 28 settembre 2023 fu diffuso dai media un decreto del Presidente Samvel Shahramanyan: «Dal 1° gennaio 2024, la Repubblica di Nagorno Karabakh (Artsakh) cessa di esistere». Ma, almeno per ora, non è questo il destino della Repubblica di Artsakh/Nagorno-Karabakh.

Il genocidiuccio degli Armeni in Artsakh non attira lo sguardo, non provoca popolarità

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 13.12.2023 – Renato Farina] – Notizie dai confini orientali della Repubblica di Armenia, in Italia siamo in pochissimi a portarvele sui carretti, fresche fresche, appena colte, interessano? Mi pare di sentire la risposta che per buona educazione, per paura di essere sgradevoli con questo venditore di news caucasiche, non osate pronunciare: «Le sappiamo a memoria le vostre news. Bravo, bravo continua pure, abbiamo pazienza. Ma sì, c’è un genocidio in corso, colpisce il popolo Cristiano del Nagorno-Karabakh ad opera dell’alleanza turco-azera, e se non viene fermato travolgerà l’intera Armenia, coi suoi tre milioni di abitanti. Ma che ci possiamo fare? Volete un’altra guerra? Non vi bastano quelle in corso?».

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