Il Metodo Rondine nel convegno internazionale alla Pontificia Università Lateranense

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‘Studi e ricerche sull’approccio relazionale al conflitto. Prospettive in dialogo sul Metodo Rondine’ il titolo dell’iniziativa di sabato 11 novembre: il convegno avvia il progetto di ricerca tra Rondine Cittadella della Pace e la Pontificia Università Lateranense, grazie al sostegno della Fondazione Cattolica con lo scopo di offrire delle risposte alle questioni cruciali e quanto mai urgenti che la società complessa, accelerata e conflittuale di oggi impone

Dopo la prima conferenza a Washington del 2019, Il Metodo Rondine torna ad essere al centro del dibattito accademico internazionale attraverso il convegno che si terrà sabato 11 novembre, dalle ore 9.00, presso la Pontificia Università Lateranense (Aula Paolo VI, Piazza San Giovanni in Laterano 4, Città del Vaticano).

“Studi e ricerche sull’approccio relazionale al conflitto. Prospettive in dialogo sul Metodo Rondine” è il titolo della giornata di studi che avvia un progetto di ricerca, questa volta tra Rondine Cittadella della Pace e la Pontificia Università Lateranense, grazie al supporto della Fondazione Cattolica.

L’obiettivo è quello di offrire delle risposte alle questioni cruciali e sempre più urgenti che la società ci impone come dimostra la rapida escalation della violenza a livello globale anche alla luce del tragico riaccendersi del conflitto armato in Medio Oriente ma anche delle altrettanto drammatiche vicende che affliggono l’Ucraina, il Nagorgo Karabakh, l’Africa e centinaia di altri teatri di guerra dimenticati in tutto il mondo.

Una società non solo conflittuale ma sempre più complessa e accelerata che necessità di strumenti concreti, tra i quali si offre il Metodo Rondine, per evitare che il conflitto degeneri in odio e violenza ma che invece possa diventare un incontro di differenze capace di generare nuove visioni condivise e generative, prospettive di pace e sviluppo.

In questa sede verranno presentate le ricerche che sino ad ora sono state tematizzate e approfondite dal panorama accademico europeo ed extraeuropeo attorno al Metodo Rondine, raccogliendo i contributi delle docenti e dei docenti degli atenei italiani e internazionali e da coloro che hanno svolto attività di formazione nei diversi percorsi di Rondine, con il fine di ripercorrere la storia intellettuale che ha dato vita ad una riflessione sull’esperienza dell’approccio relazionale al conflitto che anima il borgo toscano da oltre vent’anni.

Infine l’auspicio è quello di aprire a nuove prospettive di ricerca, grazie a una sinergia di visione, riflessione e azione che si concretizzi in un lavoro di ricerca congiunto dove sarà indispensabile un esercizio di dialogo aperto tra le due istituzioni e tutti i loro partner e destinatari.

La prima sessione si apre alle ore 9.00 con i saluti istituzionali del Pro-Rettore Mons. Riccardo Ferri, del Delegato del Corso di laurea in Scienze della Pace prof. Giulio Alfano, del Segretario generale della Fondazione Cattolica Dott. Adriano Tomba e del prof. Franco Vaccari, Presidente di Rondine e docente di Psicologia del conflitto alla Pontificia Università Lateranense.

Ad aprire i lavori la dott.ssa Benedetta Sonaglia, ricercatrice e collaboratrice di Rondine Cittadella della Pace che introdurrà gli interventi della prof.ssa Francesca Simeoni, della Université Catholique de Lyon e il prof. Simone Grigoletto dell’Università degli Studi di Padova e infine mons. Nunzio Galantino e il dott. Giordano Remondi autori del volume ‘La strana coppia relazione e conflitto. Sulla rotta del Metodo Rondine’.

A seguire la prof.ssa Donatella Pagliacci dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Professoressa ordinaria di Filosofia morale, il prof. Ivo Lizzola, ordinario di Pedagogia generale e sociale Università degli Studi di Bergamo e la prof.ssa Raffaella Iafrate Prorettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che ha contribuito al primo progetto di ricerca sul Metodo Rondine. Modera il dott. Andrea De Angelis, giornalista di Radio Vaticana-Vatican News, autore e conduttore di diversi programmi.

Il convegno riprende alle ore 15 con la seconda sessione introdotta e moderata dal dott. Noam Pupko, Responsabile del Quarto Anno Rondine. Tra i relatori il prof. Fabrizio Lobasso docente presso la International University e Capo Unità per la Promozione dell’Italia nelle Organizzazioni Internazionali, presso la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale (DGDP); il dott. Andrea Michieli, ricercatore presso l’Università degli Studi di Padova e direttore dell’Istituto di Diritto internazionale della pace «Giuseppe Toniolo»; la prof.ssa Daniela Ropelato, ordinaria di scienza politica e direttrice della scuola di dottorato dell’Istituto Universitario Sophia.

Tra gli ospiti internazionali il prof. Gerard Powers, della University of Notre Dame (USA) e Director of Catholic Peacebuilding Studies, Coordinator of Catholic Peacebuilding Network presso il Kroc Institute for International Peace Studies, Keough School of Global Affairs e il prof. Miguel Diaz docente alla Loyola University (USA), University Chair in Public Service presso The John Courtney Murray, S.J., già ambasciatore per gli Stati Uniti presso la Santa Sede sotto la presidenza di Barack Obama. Le conclusioni saranno affidate al Presidente di Rondine, Franco Vaccari.

Comitato scientifico e organizzativo: Prof. Franco Vaccari, Prof. Giulio Alfano, Prof. Giuseppe Casale, Dott.ssa Ph.D. Benedetta Sonaglia, Dott. Mauro D’Andrea, Dott.ssa Ph.D. Spinella dell’Avanzato, Dott.ssa Giorgia Bertolini, Dott.ssa Claudia Bernardini, Dott.ssa Francesca Nofri, Dott.ssa Teresa Fantacchiotti.

Rondine Cittadella della Pace (www.rondine.org)

Fondata nel 1998 da Franco Vaccari, Rondine Cittadella della Pace è un’organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e per la diffusione del proprio metodo per la trasformazione creativa dei conflitti (Metodo Rondine).

Attraverso lo Studentato internazionale-World House, l’associazione accoglie ogni anno giovani provenienti da Paesi che vivono o hanno vissuto guerre e conflitti: due anni di formazione e convivenza per scoprire la persona nel proprio ‘nemico’ e diventare ambasciatori di pace nei propri Paesi per contribuire alla risoluzione dei con conflitti.

Con i suoi percorsi di formazione, Rondine incoraggia i giovani a diventare leader di sé stessi, della propria comunità e attori di cambiamento nella società civile, nella continua ricerca del bene comune. L’obiettivo finale è contribuire alla realizzazione di un habitat socialmente sostenibile e privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per sviluppare relazioni pacificate e generative.

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