L’Ordine Equestre di Gerusalemme presenta la prossima Consulta

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“Noi come cristiani siamo anche ponte tra realtà diverse perché le includiamo nelle nostre realtà. La nostra testimonianza non dà ragione a qualcuno. In questo momento, non si può pensare che Israele non abbia il diritto di vivere, di esistere e di stare. Lo stesso vale per il popolo palestinese. Sono due diritti e uno non è superiore all’altro.

Se non superiamo questa divisione è difficile venire fuori dall’attuale situazione dove si vive drammaticamente… Se non superiamo questa visione di contrasto e non rispettiamo i diritti di tutti, purtroppo le lotte continueranno. Noi abbiamo questa missione per la pace (il papa rinnova continuamente il suo appello,, che richiede dialogo e rispetto per i diritti”.

Lo ha detto il card. Fernando Filoni, ‘Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme’, rispondendo a una domanda a margine della conferenza stampa di presentazione della prossima Consulta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSH), che si svolge a Roma fino al 9 novembre.

Ed ha spiegato la missione per cui l’Ordine Equestre forma i suoi membri, come è affermato nello Statuto: “L’Ordine si colloca all’interno della Chiesa come suo ‘Ente centrale’ in quanto è stabilito dalla suprema Autorità della Chiesa, il Papa, il quale gli riconosce la personalità pubblica, con l’intento di venire incontro, in modo stabile e adeguato, alle necessità della Chiesa in Terra Santa in collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme”.

Per questo la Terra Santa è al centro della sollecitudine dell’Ordine Equestre: “E quanto questa sollecitudine alla Terra Santa è purtroppo ancora più importante oggi per le sofferenze che la Terra di Gesù e i suoi abitanti vivono in questo tragico momento storico!

La nostra Consulta sarà un momento per poterci stringere a distanza ai nostri fratelli e sorelle in quei luoghi cari, pregare per la pace e riflettere insieme come poter essere sempre di più l’espressione dell’abbraccio della Chiesa Universale come San Paolo ben insegnava invitando le primitive comunità cristiane di Antiochia, Grecia, Galazia e Macedonia di ricordarsi dei ‘santi’ in Gerusalemme e di tenere collette, che egli poi definì generose, anzi ‘al di là dei loro mezzi’”.

Per questo è necessario non dimenticare la dimensione comunitaria: “Nella formazione infine è centrale sostenere i nostri Cavalieri e Dame nella loro dimensione comunitaria non solo all’interno dell’Ordine nel quale sono chiamati a vivere in spirito di famiglia ma anche all’interno delle loro diocesi e Chiese locali.

Infatti la buona volontà, lo spirito di servizio e tutte le nobili virtù lontane dalla mondanità che accompagnano la scelta di diventare Cavaliere e Dama trovano la loro prima immediata espressione nelle Chiese locali di appartenenza e da là poi irradiano nell’attenzione e nel servizio”.

L’ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone, governatore generale dell’OESSH, ha fornito delucidazioni sul programma: “Il programma della Consulta prevede una seduta plenaria di apertura, con la partecipazione di rappresentanti della Segreteria di Stato e della Congregazione delle Chiese Orientali, seguita da un incontro del Cardinale Gran Maestro e del Governatore Generale prima collettivamente con i Gran Priori e poi separatamente con i singoli Luogotenenti.

Contestualmente i Luogotenenti si divideranno in quattro gruppi di lavoro, coordinati dai quattro Vice Governatori, per esaminare e discutere l’instrumentum laboris predisposto dal Cardinale Gran Maestro, e formulare le eventuali osservazioni in vista della stesura di un documento finale. A conclusione dei lavori i partecipanti saranno ricevuti in udienza dal Santo Padre ed effettueranno poi un pellegrinaggio alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura e al Santuario del Divino Amore”.

Inoltre ha spiegato la finalità dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme: “L’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, di antica origine cavalleresca, è una istituzione moderna, che guarda più al futuro che al passato. Esso è composto da circa 30.000 Cavalieri e Dame, tutti volontari, raccolti in 64 Luogotenenze o Delegazioni Magistrali in 40 paesi diversi. E’ presente in tutti i continenti ed è in fase di espansione in Africa, in America Latina ed in Oriente.

E’ un Ente Centrale della Chiesa, con al vertice un Cardinale Gran Maestro nominato dal Papa, ed è diretto e amministrato da un Governatore Generale assistito da un Gran Magistero. La finalità dell’Ordine è quella di promuovere la pratica delle virtù evangeliche fra i suoi membri e di animare nella comunità ecclesiale lo zelo verso la Terra Santa, sostenendovi la presenza cristiana.

Per questo obiettivo caritativo, l’Ordine raccoglie risorse per finanziare progetti predisposti in larga parte dal Patriarcato Latino di Gerusalemme a beneficio di istituzioni quali scuole, università, parrocchie, ospedali, case per anziani, campi profughi…, con un contributo volontario annuo che negli ultimi anni si aggira attorno ad € 15.000.000”.

Mons. Tommaso Caputo, arcivescovo prelato di Pompei ed assessore dell’OESSH, ha illustrato i principi che regolano l’Ordine: “Gran Priori e Priori sono chiamati a guidare i membri dell’Ordine nel vivere gli impegni indicati dall’articolo 4 dello Statuto, approvato da Papa Francesco l’11 maggio 2020 come valori connaturati a sé stessi.

Rinuncia personale, generosità, coraggio, solidarietà, sollecitudine, coinvolgimento e collaborazione devono essere un tutt’uno con il corpo e l’anima di chi vive l’appartenenza all’Ordine. Non si tratta di ‘compiti di Statuto’, ma di impegni vissuti con lo slancio del cuore nella gioia di aver risposto ‘eccomi’ a questa specifica chiamata del Signore”.

Ed è fondamentale la guida spirituale: “La guida spirituale deve dunque saper vivere il senso dell’appartenenza e la relazione anche con confratelli sacerdoti, religiosi e religiose al fine di rendere più efficace la sua direzione. La guida spirituale è essenziale.

Il Beato Bartolo Longo, Fondatore del Santuario di Pompei e primo Cavaliere laico dell’Ordine del Santo Sepolcro a essere beatificato, sentì sempre la necessità di lasciarsi guidare nelle ‘cose di Dio’ da un sacerdote, dal cammino di conversione fino agli ultimi giorni di vita”.

Infine la signora Valencia Yvonne Camp, Luogotenente OESSH per gli USA Middle Atlantic, ha spiegato la formazione dell’Ordine equestre: “L’educazione e la formazione nella Luogotenenza sono elementi importanti. Ogni anno, durante il weekend dell’Investitura, si tiene un ritiro di Discernimento e Rinnovamento che comprende la Messa, l’Adorazione e dei colloqui spirituali. Per coloro che devono essere Investiti, ho creato un programma di formazione diviso in tre parti:

la prima parte del programma di formazione introduce la Terra Santa, la storia, le sfide e integra le Scritture per portare la realtà di Cristo in un luogo che non tutti riescono a vedere ma a cui credono attraverso gli occhi della fede.

La seconda parte riguarda l’Ordine. Oltre a condividere informazioni sull’Ordine, spiego loro che sono stati chiamati e scelti per il privilegio di essere Dame o Cavalieri dell’Ordine. Illustro le responsabilità di una Dama o di un Cavaliere e come vivranno la loro vita in modo diverso quando accetteranno questo onore. La terza parte del programma di formazione esamina gli aspetti pratici dei giorni in cui si svolge l’Investitura, compreso il significato della cerimonia di Investitura”.

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