La GMG nel racconto del papa

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“Negli ultimi giorni, drammatici fenomeni naturali sono avvenuti in Slovenia e in Georgia, causando morti e distruzioni materiali. Prego per le vittime ed esprimo la mia vicinanza spirituale alle loro famiglie e a tutti coloro che soffrono a causa di questi disastri, mentre ringrazio quanti hanno offerto loro assistenza, in particolare i volontari”.

Riprendendo, dopo la sospensione nel mese di luglio, le udienze generali nell’aula Paolo VI, papa Francesco ah pregato per le vittime delle catastrofi naturali in Slovenia ed in Georgia ed ha affidato a santa Teresa Benedetta della Croce il popolo ucraino: “Rivolgo un particolare pensiero ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli, che sono tanti!.

Oggi celebriamo la festa commemorazione di Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), Vergine e Martire, Compatrona d’Europa: la sua testimonianza stimoli l’impegno a favore del dialogo e della fratellanza tra i popoli e contro ogni forma di violenza e di discriminazione. Alla sua intercessione affidiamo la cara popolazione Ucraina, perché possa presto ritrovare la pace”.

E, come di consueto dopo ogni viaggio apostolico, il papa ha raccontato quello in Portogallo, in occasione della 37ª Giornata Mondiale della Gioventù, definita ‘dono di Dio’: “Questa GMG di Lisbona, venuta dopo la pandemia, è stata sentita da tutti come dono di Dio che ha rimesso in movimento i cuori e i passi dei giovani, tanti giovani da tutte le parti del mondo, tanti!, per andare a incontrarsi e incontrare Gesù”.

E’ stata la prima dopo il periodo pandemico: “La pandemia, lo sappiamo bene, ha inciso pesantemente sui comportamenti sociali: l’isolamento è degenerato spesso in chiusura, e i giovani ne hanno risentito in modo particolare.

Con questa Giornata Mondiale della Gioventù, Dio ha dato una ‘spinta’ in senso contrario: essa ha segnato un nuovo inizio del grande pellegrinaggio dei giovani attraverso i continenti, nel nome di Gesù Cristo. E non è un caso che sia accaduto a Lisbona, una città affacciata sull’oceano, città-simbolo delle grandi esplorazioni via mare”.

Tale pellegrinaggio ha permesso di scoprire la Madre di Dio: “Ed ecco che alla Giornata Mondiale della Gioventù il Vangelo ha proposto ai giovani il modello della Vergine Maria. Nel momento per lei più critico, va a visitare sua cugina Elisabetta…

A me piace tanto invocare la Madonna sotto questo aspetto: la Madonna ‘in fretta’, che sempre fa le cose in fretta, mai ci fa aspettare, perché Lei è la mamma di tutti. Così Maria oggi, nel terzo millennio, guida il pellegrinaggio dei giovani alla sequela di Gesù”.

Ugualmente ha fatto a Fatima, dove il papa ha invocato la pace: “Come aveva fatto già un secolo fa in Portogallo, a Fatima, quando si era rivolta a tre bambini affidando loro un messaggio di fede e di speranza per la Chiesa e il mondo.

er questo, nella GMG, sono ritornato a Fatima, al luogo dell’apparizione, e insieme ad alcuni giovani malati ho pregato Dio perché guarisca il mondo dalle malattie dell’anima: la superbia, la menzogna, l’inimicizia, la violenza sono malattie dell’anima e il mondo è ammalato di queste malattie.

E abbiamo rinnovato la consacrazione nostra, dell’Europa, del mondo al Cuore di Maria, al Cuore Immacolato di Maria. Ho pregato per la pace, perché ci sono tante guerre da tutte le parti del mondo, tante”.

Ed ha ringraziato Dio per il clima festoso dei giovani: “Ringrazio Dio per questo, specialmente pensando alla Chiesa di Lisbona, che, in cambio del grande sforzo compiuto per l’organizzazione e l’accoglienza, riceverà nuove energie per proseguire il nuovo cammino, per gettare di nuovo le reti con passione apostolica.

I giovani in Portogallo sono già oggi una presenza vitale, e adesso, dopo questa “trasfusione” ricevuta dalle Chiese di tutto il mondo, lo diventeranno ancora di più. E tanti giovani, al rientro, sono passati per Roma, li stiamo vedendo anche qui, ci sono alcuni che hanno partecipato a questa Giornata. Eccoli! Dove sono i giovani c’è chiasso, sanno farlo bene!”

E’ un invito ad ascoltare i giovani, che sono capaci di costruire un altro mondo ‘possibile’: “Mentre in Ucraina e in altri luoghi del mondo si combatte, e mentre in certe sale nascoste si pianifica la guerra (è brutto questo, si pianifica la guerra!), la GMG ha mostrato a tutti che è possibile un altro mondo: un mondo di fratelli e sorelle, dove le bandiere di tutti i popoli sventolano insieme, una accanto all’altra, senza odio, senza paura, senza chiusure, senza armi!

Il messaggio dei giovani è stato chiaro: lo ascolteranno i ‘grandi della terra’? Mi domando, ascolteranno questo entusiasmo giovanile che vuole pace?.. Speriamo che tutto il mondo ascolti questa Giornata della Gioventù e guardi questa bellezza dei giovani andando avanti”.

Ed infine un ringraziamento alle autorità ed ai volontari portoghesi: “Esprimo nuovamente la mia gratitudine al Portogallo, a Lisbona, al Presidente della Repubblica, che è stato presente in tutte le celebrazioni, e alle altre Autorità civili; al Patriarca di Lisbona, che è stato bravo!, al Presidente della Conferenza Episcopale e al Vescovo coordinatore della Giornata Mondiale della Gioventù, a tutti i collaboratori e ai volontari.

Pensate che i volontari (sono andato a trovarli l’ultimo giorno, prima di tornare) erano 25.000: questa Giornata ha avuto 25.000 volontari! Grazie a tutti! Per intercessione della Vergine Maria, il Signore benedica i giovani del mondo intero e benedica il popolo portoghese. Preghiamo insieme la Madonna, insieme tutti, perché Lei benedica il popolo portoghese”.

(Foto: Santa Sede)

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