Cresima/Confermazione per cattolici conviventi o sposati civilmente: prima o dopo il matrimonio canonico?

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Pertanto, il Rito della “Iniziazione cristiana degli adulti” (obbligatorio dal 4 marzo 1979, prima domenica di Quaresima) ed i testi in materia  della maggior parte delle Diocesi del mondo (che si sono conformate all’ Amoris Laetitia) in particolare di quella di Milano che conosciamo bene (in quanto abbiamo io e mia moglie  il domicilio), di quella di Trani, di Torino e  di Como (https://www.google.com/url?sa=https%3A%2F%2Fwww.diocesidicomo.it%2Fwp-content%2F2%2F2018%2F04%2FCatecumenato_RICA.pdf&usg=AOvVaw3Yous3mdLbBkpgB72EO-eZ) ritengo che approvino il  n. 295 “Le indicazioni pastorali che seguono riguardano quegli adulti che, battezzati da bambini, non hanno poi ricevuto alcuna catechesi e perciò non sono stati ammessi (ATTENZIONE eccezione alla regola) alla Confermazione e all’Eucaristia”.

Si possono tuttavia adattare a casi simili, specialmente per un adulto che è stato battezzato in pericolo o nell’imminenza della morte. Benché tali adulti non abbiano ancora udito l’annunzio del mistero di Cristo, tuttavia la loro condizione differisce dalla condizione dei catecumeni, in quanto essi sono già stati introdotti nella Chiesa e fatti figli di Dio per mezzo del Battesimo. Pertanto il fondamento della loro conversione è il Battesimo già ricevuto, la cui forza debbono sviluppare.

 È importante  richiamare l’attenzione sul fatto che l’itinerario, graduale e progressivo, di evangelizzazione, iniziazione, catechesi e mistagogia è presentato dall’  Ordo  con valore di forma tipica per la formazione cristiana.

  L'<<Ordo » fa emergere pertanto l’esigenza di un’azione pastorale che conduca alla riscoperta o alla consapevolezza progressiva e personale della propria fede, mediante una catechesi permanente o itinerario di tipo catecumenale, che segua gradualmente il cristiano dall’infanzia alle successive fasi della vita (diversamente diciamo di essere  “cristiani” solo perché non apparteniamo ad altre religioni).

 In questo processo catecumenale l’ Ordo  sottolinea il particolare significato che ha la stretta e organica connessione dei tre sacramenti di iniziazione: il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, che ne costituisce il culmine (n. 36).  I tre sacramenti dell’iniziazione sono così intimamente tra loro congiunti, che portano i fedeli a quella maturità cristiana per cui possono compiere, nella Chiesa e nel mondo, la missione propria del popolo di Dio (n. 1-2), cercano il Dio vivo e iniziano il loro cammino di fede e di conversione gradualmente.

 Potranno così essere aiutati nella loro preparazione e, a tempo opportuno, ricevere con frutto i sacramenti

 In forza della Costituzione sulla sacra Liturgia ex art. 63b (una delle 4 Costituzioni del Concilio Ec. Vat. 2^), è di competenza delle Conferenze Episcopali preparare nei Rituali particolari un titolo, corrispondente a questo titolo del Rituale Romano, che tenga conto delle esigenze delle singole regioni e che, dopo l’approvazione della Sede Apostolica (attenzione), sarà usato nelle regioni a cui si riferisce.

Il testo ribadisce che l’ iniziazione dei catecumeni si fa con una certa gradualità in seno alla comunità dei fedeli, Spetta ai sacerdoti, oltre al ministero consueto che essi esercitano in qualunque celebrazione del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia attendere alla cura pastorale e personale dei catecumeni,preoccupandosi soprattutto di coloro che appaiano dubbiosi e scoraggiati; provvedere alla loro catechesi con l’aiuto dei diaconi e dei catechisti; approvare la scelta dei padrini e ascoltarli e aiutarli amorevolmente; infine attendere con diligenza al perfetto svolgimento dei riti durante tutto il corso dell’iniziazione con gli opportuni adattamenti (cfr n. 67):

“ Siano parroci del luogo in cui si conferisce la Confermazione, o parroci del luogo di appartenenza dei cresimandi, o sacerdoti che si sono particolarmente prestati per la preparazione catechistica  ). 64. Oltre agli adattamenti previsti nell’introduzione generale (nn. 30-33), il Rito dell’iniziazione degli adulti ammette altri adattamenti da definirsi da parte delle Conferenze Episcopali. È necessario anzitutto il cosiddetto „garante‟ (cfr RICA, n. 42): una persona cristiana dalle forti convinzioni di fede, „amica‟ del candidato; un “catechista per adulti‟ da specializzare sempre meglio per un valido servizio in questo ambito specifico. Essenziale e insostituibile è il ministero del catechista accompagnatore, fratello nella fede, che indica la strada”.

Nel caso di catecumeni sposati o orientati al matrimonio, è saggio e raccomandabile che una significativa coppia di sposi cristiani assuma il ruolo di accompagnatori e poi di padrino/madrina. Sin dall‟inizio la Chiesa ha seguito le orme del Maestro, proponendo a chi vuole incontrare Gesù unCatecumenato (dal verbo greco katechèo, che significa „insegno a viva voce‟, ma anche „apprendo dalla viva voce‟.

  Dopo i primi passi, il parroco, evitando improvvidi e inutili ritardi, si mette in contatto con l’Ufficio diocesano per il Catecumenato, presentando il profilo della persona incontrata e specificandone con esattezza anche l‟eventuale situazione matrimoniale‟ (n. 66. Al Vescovo, per la sua diocesi, compete stabilire l’istituzione del catecumenato e dare norme opportune secondo le necessità; n.  44. Spetta al Vescovo  determinare, regolare e valorizzare personalmente o per mezzo di un delegato l’istruzione pastorale dei catecumeni e ammettere i candidati all’elezione e ai sacramenti).

 L‟unico libro assolutamente necessario da conoscere è il Vangelo, specialmente quello di Marco, definito a ragione “il Vangelo del catecumeno”.

(CONCILIO VATICANO II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, n. 14, per approfondire cfr. RICA del 4/3/1979 https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiSu8SypoGAAxUYhv0HHZY8BXgQFnoECA0QAQ&url=https%3A%2F%2Fliturgico.chiesacattolica.it%2Fwp-content%2Fuploads%2Fsites%2F8%2F2017%2F10%2F09%2FRito-dellIniziazione-Cristiana-degli-Adulti.pdf&usg=AOvVaw00tcLg9NVQe0y4rSTFXlsT&opi=89978449 ).

Per quanto riguarda i conviventi ed i coniugi sposati civilmente puntualizzo che è attivo dall’anno pastorale 2008 fino alla data corrente  Acor – Porta di speranza (Milano) che  cura la Pastorale per le persone in situazione di separazione, divorzio e nuova unione. (https://www.chiesadimilano.it/servizioperlafamiglia/news/membri-del-coordinamento-diocesano-di-pastorale-familiare-6365.html ) “GRUPPO DI LAVORO DIOCESANO”(i cui componenti abbiamo incontrato  a Milano, dove, ripeto, abbiamo il domicilio, il 4/5/23).

 L’Arcidiocesi di Milano ha pubblicato, altresì, tutte le istruzioni (RICA) per chierici e laici riguardanti la nostra tematica sui Sacramenti per i conviventi, i  coniugi sposati civilmente ed i divorziati risposati  ( I SACRAMENTI NELLA PRASSI E NEL DIRITTO Don Mario Bonsignori-Servizio per la disciplina dei Sacramenti): “Scopo della presente riflessione è quello di illustrare qualche aspetto della vita sacramentale in riferimento alla prassi (problemi emergenti) e alla normativa (le indicazioni del Codice di diritto canonico [CIC] e del Sinodo sulla famiglia  [S]) e avviare la discussione sulla “casistica”.

Per quanto concerne l’ammissione al catecumenato di adulti con delle situazioni matrimoniali pregresse, occorre porre attenzione a varie fattispecie qui descritte  riguardanti i sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Per aiutare le comunità cristiane a impostare in modo corretto ed efficace gli itinerari previsti per l’iniziazione cristiana, soprattutto il cammino di catecumenato degli adulti non battezzati (dopo il 14^ anno di età), il cui Battesimo è riservato al Vescovo, o che hanno ricevuto solo il Battesimo, e quello dei fanciulli in età scolare non ancora battezzati (7-14 anni), viene istituita un’apposita struttura denominata Servizio diocesano per il catecumenato (cf. cost. 97 S).

 Attualmente è la Sezione Catecumenato del Servizio per la Catechesi.

                               CASISTICA E SOLUZIONI CANONICO-PASTORALI:

1- Sara e Michele, entrambi non battezzati, sono tra loro sposati civilmente (il loro è il primo matrimonio). Se entrambi si iscrivono al catecumenato, a tempo debito ricevono i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Il loro matrimonio (civile) “iure naturæ”, già valido agli occhi della Chiesa cattolica, viene elevato alla dignità di sacramento, senza bisogno della ri-emissione del consenso nella forma canonica. La data del loro matrimonio civile viene annotata a margine dell’atto di battesimo…..

2- Sara e Michele, entrambi non battezzati, sono tra loro sposati civilmente (il loro è il primo matrimonio). Solo Sara chiede il battesimo, mentre Michele non desidera diventare cristiano. Sara si iscrive al catecumenato e, a tempo debito, riceve i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Il loro matrimonio “iure naturae”, valido per la Chiesa cattolica prosegue anche dopo che Sara..

3- Sara, non battezzata e Michele, battezzato cattolico, sono tra loro sposati civilmente (il loro è il primo matrimonio). Se Sara si iscrive al catecumenato, è indispensabile che, prima della ricezione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, essi sanino la situazione matrimoniale irregolare..

4- Sara, non battezzata e Michele, battezzato cattolico, sono tra loro conviventi. Se Sara si iscrive al catecumenato, è indispensabile che prima della ricezione dei sacramenti.

5- Sara, non battezzata e Michele, battezzato cattolico, fidanzati non sono tra loro né sposaticivilmente né conviventi. Se Sara si iscrive al catecumenato, la coppia può scegliere se sposarsi durante il tempo del catecumenato con matrimonio canonico (previa dispensa dell’Ordinario) o dopo la ricezione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana da parte di Sara (in questo caso senza nessuna autorizzazione dell’Ordinario)..

6- Sara, non battezzata, ha contratto un matrimonio solo civile con Michele, battezzato cattolico, matrimonio concluso con definitivo divorzio. Tale matrimonio è invalido [ovviamente per entrambi], essendo il fedele cattolico (Michele) tenuto a celebrare validamente il matrimonio secondo la “forma canonica” (cioè davanti ad un ministro sacro e due testimoni); dopo il divorzio: – se Sara ora convive o è sposata solo civilmente con Giovanni (un secondo fedele cattolico) e si iscrive al catecumenato, deve celebrare il matrimonio canonico….

7- Sara, non battezzata, ha contratto un matrimonio canonico con Michele, battezzato cattolico, celebrato con la prescritta dispensa dell’Ordinario, e sciolto con definitivo divorzio: se Sara si iscrive al catecumenato e vive da sola, non ci sono problemi per la ricezione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana..

8-Sara, non battezzata, ha sposato civilmente Michele, non battezzato (primo matrimonio) e il matrimonio è cessato con definitiva sentenza di divorzio… ulteriori importanti fattispecie e soluzioni (https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.chiesadimilano.it%2Fformazionepermanenteclero%2Ffiles%2F2020%2F09%2FBonsignori-I-Sacramenti-nella-Prassi-e-nel-Diritto.pdf%3Ffbclid%3DIwAR1J7AtT4MVXUn6sWovyFcIPV0Czuzkg5wYFQE-svGX6p-UegT5CXtdp8og&h=AT3Pa72YcUkOlEhyU6eU2rv3f6y7BSCYIDtaUuhUKQc1ecrJ4Ue_8aXJlZgGwIcUNflA_y1wiwj3hdIHOeE6CJWXht-pn1dRCKJQYRpn29ZvaEWGaae4LrDEi7-kdUXxTJnmaboPsZvC9nKmZOgDtkfHASRiLmxm5hScGrrJmP_xs1VzA1PYV0pdlsrv7pR9AolJs_4i8g6Pc0Ci2ZedDpa_wkF33nmM0VyMbny7U2yER3YcnMSAq-HMNCSXXiZxIcoP_-Pc8Bn4ztW4CthNdZ9XH9pNCxZTeJM4cFw&__tn__=-UK-R&c[0]=AT2r54WCyik8p8Pjjx4arH5cx93O_HSPWoSjDE4zFvGd-9f3pg0M2PGpFj6_b2s8egiA1gA1iEO_MmF_MJyPiSiGupTc4rqkL8khaAxtVvaJGfLFu4yI_sMy2BaYu75LS5pSRng2BafjWlxTDqGhPZ1yOwirsATCIGmXVpgJZXPKzaA0qPhI  ).

In tale ottica sacramentale riferita agli adulti esiste il servizio ecclesiale approvato con regolamento dall’Arcivescovo di Trani costituente un autentico luogo di diaconia a disposizione del Popolo di Dio e di consulenza professionale, pastorale e giuridica per le situazioni “imperfette” è presente nell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie dal 2016 come Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati (SDAFS) ed è sorto nell’ambito del Tribunale ecclesiastico diocesano, che collabora con la Pastorale familiare diocesana (resp. Padre Dott. Emanuele Tupputi, vicario giudiziale pugliese mio amico, cfr. https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.voxcanonica.com%2F2023%2F06%2F05%2Fil-nuovo-regolamento-del-sdafs-dellarcidiocesi-di-trani-barletta-bisceglie).

Anche la  Diocesi di Torino si occupa dell’accompagnamento dei conviventi e dei coniugi sposati civilmente in  questo recentissimo convegno in cui interviene il Vescovo: (https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.diocesi.torino.it%2Fsite%2Fabitare-la-misericordia-nelle-situazioni-imperfette-convegno-a-cura-del-servizio-pastorale-amoris-laetitia%2F%3Ffbclid https://youtu.be/Em9XdNTnVtY 2022)

 Queste citate Diocesi ed altre esistenti nel mondo cattolico a me ed a mia moglie Marcella note, avendo realizzato per 4 anni dal 2014 al 2018  il giro del globo, operano come operiamo noi dal 2013 ( https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.korazym.org%2F78504%2Fa-palermo-riattivato-il-percorso-per-le-coppie-di-fedeli-divorziati-risposati-a-colloquio-con-il-tutor-fondatore-prof-francesco-trombetta ) sotto l’egida dell’Arcivescovo emerito  S. Em. R.ma Cardinale Paolo Romeo, presso l’Arcidiocesi di Palermo, nel gruppo diocesano da noi creato “Il buon Pastore” nella Parr. Annunciazione del Signore ( Ufficio “Pastorale familiare”), accompagnando sul piano canonico-pastorale per 10 anni oltre 25 coppie di conviventi, risposati civilmente, divorziati risposati ( cfr. sito) che spesso non avevano ricevuto la cresima nell’infanzia:

1-CONVIVENTI  CHE HANNO GIA’ PROGRAMMATO  LE NOZZE IN CHIESA

2-CONVIVENTI  ATEI SENZA SACRAMENTI CHE DESIDERANO CONVERTIRSI

3-CONIUGI SPOSATI CIVILMENTE O CONVIVENTI CHE RICEVONO PER LA PRIMA VOLTA BATTESIMO IN STATO DI PERICOLO E DOPO IL SALVATAGGIO  CHIEDONO IL MATRIMONIO RELIGIOSO

4-CONIUGI SPOSATI CIVILMENTE CHE CHIEDONO MATRIMONIO CANONICO

5-CONVIVENTI CON SENTENZA ECCLESIASTICA DI NULLITÀ DI PRECEDENTI  MATRIMONI CHE CHIEDONO DI RISPOSARSI IN CHIESA

6-DIVORZIATI RISPOSATI CHE SEGUONO IL PERCORSO PASTORALE PREVISTO DAL N. 300 DI AMORIS LAETITIA ( 19/3/2016) DI PAPA FRANCESCO CHE CHIEDONO LA RIAMMISSIONE AI SACRAMENTI

7-CONVIVENTI ENTRAMBI (OD UNO DI LORO) NON CATTOLICI CHE DESIDERANO ACCEDERE ALLA NOSTRA RELIGIONE ( R.I.C.A.).

Sulla base di quanto ho potuto illustrare sul tema, entro i miei limiti che non mi consentono di esprimere ulteriori considerazioni che non mi competono e che non influiscono sull’assetto spirituale, eucaristico e cresimale riguardante me e mia moglie Marcella, attendo eventuali commenti in materia ai fini di un’esposizione esaustiva sotto tutti i profili.     

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