Cresima/Confermazione per fedeli conviventi e sposati civilmente: prima o dopo il matrimonio religioso?

Condividi su...

Come studioso di Diritto e di Teologia e n.q. di operatore pastorale  (https://pastoralefamiliare.chiesadipalermo.it/wordpress6/il-buon-pastore/) ritengo utile, per recepire  la ‘ratio’, come già fatto in precedenza  per leggi, sentenze, ordinanze, decreti, pericopi evangeliche, encicliche, M.P. ecc.  effettuare un approfondimento in ordine alla nostra tematica.

In questi tempi di smarrimento spirituale viene da chiedersi se la Cresima sia veramente considerata il sacramento del dono dello Spirito, dato in pienezza, per illuminare e sostenere la scelta di un progetto di vita fondato sui valori vissuti da Cristo  o non sia piuttosto ‘un certificato’ che è bene garantirsi in vista del matrimonio. Anche perché in qualche Diocesi è stato deciso di posporla al matrimonio, in particolare per cattolici conviventi e coniugi sposati al Comune (art. 29 Costituzione -artt. 143 e ss. Cod. civ.).

Come sempre partiamo dalla Sacra Scrittura ‘14 Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme (il nostro pellegrinaggio in Terra Santa, il  Santo Sepolcro nella foto), seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. 15 Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; 16 non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. 17 Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo (Atti degli Apostoli 8, 14-17)’.

Pertanto, il battezzato professa la verità della fede, il confermato la penetra. Gesù l’aveva predetto:

“Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera… e vi annunzierà le cose

future” (Gv 16,22; cfr. Gv 14,26)”. “Che cosa significa, concretamente, per il battezzato il gesto di Cristo e della chiesa che è la confermazione? Che cosa realizza? Che cosa apporta in più rispetto al battesimo?

Siamo immersi nelle opere di Dio. Ora vediamo di capire come lavora Dio (scrive Padre Prof.  Lino Pedron, dehoniano dell’Ordine Congregazione dei sacerdoti del sacro cuore di Gesù. Istituto religioso clericale apostolico di diritto pontificio fondato nel 1878 in Francia da L. Dehon,1843-1925). Dio è amore: le tre persone operano in perfetta unione. Ma – come viene detto  nel credo- la loro azione comune non si confonde: tutto comincia dal Padre, tutto è realizzato dal Figlio mandato dal Padre, tutto viene portato a compimento dallo Spirito Santo mandato dal Padre e dal Figlio. Così il Padre crea il mondo, lo crea per mezzo del Figlio, e lo Spirito Santo aleggia sulle acque per farne sgorgare la vita. Sarà sempre così!

Per usare un’immagine, un’analogia tradizionale: il Padre è come il braccio da cui parte la forza e il movimento; il Figlio è come la mano che esegue; lo Spirito è come il dito che rifinisce e porta a termine. Così le persone divine formano un tutt’uno, agiscono sempre insieme, fanno la stessa cosa e nel medesimo ordine, ma a stadi diversi: il Padre progetta, il Figlio realizza, lo Spirito perfeziona.

Lo Spirito Santo è perciò l’artista che dà l’ultima mano alle opere d’amore del Padre e del Figlio, esegue le rifiniture.

Si deduce che la continuità dei 3 Sacramenti, nelle diverse fasi della nostra esistenza, è immanente, essi ci accostano alla SS. Trinità!

Così è per la chiesa. La pentecoste è il compimento della pasqua. Alla risurrezione, i discepoli

riconoscono Cristo, credono in lui, sono “battezzati” da questo incontro personale con il Risorto; ma

restano limitati, paurosi, tappati dietro i loro muri. Il dito di Dio, lo Spirito Santo, li metterà “a

punto” con la pentecoste. E questa “messa a punto” continua oggi per noi attraverso la nostra

pentecoste: la confermazione.

Teniamo presente che con il battesimo entriamo a far parte della famiglia di Dio, “passiamo dalla morte alla vita”, diventiamo dei “viventi”: è iniziata la nostra risurrezione.

Con la confermazione lo Spirito ci rende “vivificanti”, diffusori di vita.

 In altri termini, il battesimo ci fa nascere da Dio, ci rende figli del Padre in Gesù; la confermazione, con la testimonianza e la diffusione di questa vita che è in noi, ci rende padri e madri spirituali, a imitazione di Maria, madre della chiesa.

Con il battesimo siamo ‘chiamati’ e giustificati, per essere glorificati (Rm 8,29-30); con la

confermazione siamo ‘inviati’ ad ammaestrare tutte le nazioni (Mt 28,19) e a questo scopo rivestiti di potenza (Lc 24,49). Pertanto, ripeto che  non dovrebbe sussistere soluzione di continuità fra loro, anche se celebrati in tempi distanziati per le varie motivazioni contemplate dalla Teologia sacramentaria.

Ne consegue che con  il battesimo diventiamo “discepoli”, siamo la chiesa che ascolta la parola e la medita nel suo cuore per metterla in pratica; con la confermazione, senza cessare di essere discepoli, siamo”profeti”, siamo la chiesa che parla, che annuncia Gesù Cristo, che catechizza, che raggiunge ai loro posti, nelle loro lingue e nelle loro culture, tutte le nazioni che sono sotto il cielo, tutti i popoli e innanzitutto i nostri ambienti di vita e di lavoro, così diversi e così bisognosi di Dio.

In quanto battezzati, la chiesa è per noi una famiglia, una casa, dove siamo serviti, nutriti, istruiti,

consolati (coccolati), lavati, resi candidi e curati… Lo Spirito ci rende membri attivi e responsabili della vita e della missione della chiesa e della costruzione di una società più giusta e più fraterna.

Con il battesimo “siamo rivestiti di Cristo” (Gal 3,27) perché egli viva in noi. Con la confermazione siamo diventati capaci di irradiarlo, come i santi, dai quali usciva la potenza dello Spirito che beneficava tutti.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica (7/12/1992) puntualizza: n. 1533- Il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia sono i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Essi fondano la vocazione comune di tutti i discepoli di Cristo, vocazione alla santità e alla missione di evangelizzare il mondo. Conferiscono le grazie necessarie per vivere secondo lo Spirito in questa vita di pellegrini in cammino verso la patria.

n. 1534 Due altri sacramenti, l’Ordine e il Matrimonio, sono ordinati alla salvezza altrui. Se contribuiscono anche alla salvezza personale, questo avviene attraverso il servizio degli altri. Essi conferiscono una missione particolare nella Chiesa e servono all’edificazione del popolo di Dio.

Quindi la norma sancisce una perfetta cronologia sacramentale !

Quali connessioni esistono fra Battesimo, Eucaristia, Cresima/Confermazione e Matrimonio? ( per approfondire cfr. https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjit7iQ2NH_AhVKwAIHHbI6AqgQFnoECBkQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.matrimonio.com%2Farticoli%2Ftutto-quello-che-ce-da-sapere-sulla-cresima-in-vista-del-matrimonio–c6850&usg=AOvVaw3aUcLc-IXVywgym4MD70g7&opi=89978449 ).

Abbiamo un’autorevole conferma in quello che  ha evidenziato in merito  il membro del nostro gruppo diocesano ‘Il buon Pastore’ Accolito (in possesso, come me e mia moglie Marcella, del Titolo teologico rilasciato dal Centro accademico, diocesano San Luca Evangelista di Palermo) Diego Talluto, durante le catechesi ( anche per le  coppie che per 10 anni abbiamo accompagnato nel percorso da noi istituito, previsto dal  n. 300 A.L.), di preparazione alla celebrazione della ‘Cresima’ per adulti: “Inizialmente la Cresima non aveva un nome preciso, veniva definito con l’atto di imposizione delle mani richiamato anche nello stesso passo della Bibbia; successivamente il Sacramento prese il nome di ‘sigillo’, per sottolineare il legame che veniva instaurato con Gesù Cristo. Solo in tempi più recenti si è iniziato a chiamare questo atto sacro prima con il termine ‘Confermazione’, in riferimento alla conferma (espressa con il ‘si’) del percorso di fede iniziato con il Battesimo, e poi con la parola ‘Cresima’, a ricordare il crisma con cui viene unta la fronte del fedele.

Dobbiamo percepire meglio il significato della Cresima Cattolica, per cui è importante comprendere pienamente che cosa riceviamo con la Cresima: non è soltanto il sacramento con cui si diventa soldati di Cristo, ma anche quello con cui ogni fedele si prepara a ricevere i doni della speranza, carità, timor di Dio, fortezza, scienza, consiglio e intelletto (doni dello Spirito Santo).

L’importanza del sacramento della Cresima trova la massima espressione con il “si”, che ogni fedele pronuncia nel momento in cui accoglie lo Spirito Santo dentro di sé: in questo modo aumenta e si rafforza il legame con Gesù Cristo, del quale ogni cresimato diventa ferma e convinto testimone.

Free Webcam Girls
151.11.48.50