Caso Eluana. Il Consiglio superiore di sanità: è eutanasia

Beppino Englaro
Condividi su...

Se si applicherà la sentenza della Cassazione, la morte di Eluana Englaro “non sarà diversa dall’eutanasia o dall’omicidio”. È la posizione di Franco Cuccurullo, presidente del Consiglio superiore di sanità e rettore dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara. “Eluana non muore della patologia da cui è affetta, – spiega in un’intervista ad Avvenire – ma di fame e di sete: anzi, viene fatta morire, quindi si tratta di eutanasia”.

“C’è una forte spinta vitale in Eluana, tanto che per fermarla occorre sospendere idratazione e alimentazione: è un caso diverso da quello di Welby, anche se non conosco le condizioni cliniche specifiche – conclude – credo che la morte sopraverrà per insufficienza renale dovuta a disidratazione, e fin’ora questa non è la sua patologia”.

Intanto, prosegue l’iter del ricorso presentato da 34 associazioni alla Corte europea per i diritti dell’uomo. L’organismo ha deciso di aprire un fascicolo sul caso: non un accoglimento del ricorso, ma il segnale che la procedura è stata incardinata e al momento non respinta. La Corte, tuttavia, spiegano i legali delle associazioni non ha ritenuto di applicare la regola 39, quella che attiva la procedura d’urgenza, preferendo seguire la via ordinaria. “A questo ricorso, che porta il numero 55185/08, se ne sono aggiunti altri in questi giorni – ha spiegato l’avvocato Rosaria Elefante che segue il caso insieme a Alfredo Granata e Rodolfo Dolci – come quello di Rinascita e Vita piuttosto che di tanti latri papà e mamme che hanno figli nella stessa condizione di Eluana”.

Laconico il commento del padre della donna, Beppino Englaro. “Ho agito sempre con grande limpidezza”, dice. “Loro stanno ostacolando quello che è stato deciso. Le provano tutte, ma credo che da un punto di vista umano, io non ho più nulla da dire”. E annuncia che vuole il silenzio stampa: “Non mi resta altra scelta che tacere”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50