Il ministro Frattini: nessun blitz per liberare le suore rapite
Non ci sarà alcun blitz militare per liberare suor Caterina Giraudo e suor Maria Teresa Olivero, le due religiose piemontesi rapite il 9 novembre in Kenya. Lo ha annunciato il ministro degli esteri Franco Frattini, smentendo le dichiarazioni del portavoce dell’esercito keniano, Bogita Ongeri, che aveva parlato di truppe schierate nell’area del rapimento.
“Ringraziamo tutti per la collaborazione – ha detto il responsabile della Farnesina – ma blitz di questo genere, specialmente se annunciati, sono pericolosi”. Del resto, lo stesso portavoce dell’esercito aveva detto anche che al momento ”si continua a dare spazio alla mediazione in corso”. Il portavoce dell’esercito keniano, d’altra parte, aveva precisato che per il momento ”si continua a dare spazio alla mediazione in corso”.
La stampa locale riferisce anche che testimonianze concordi dal posto hanno verificato che nell’area – estremo Nord Est del Kenya, a cavallo del confine somalo, confine peraltro che esiste solo sulla carta, una zona quasi desertica ed abitata da somali musulmani – ci sono numerosi elicotteri e veicoli dell’esercito. Le due sorelle rapite nella notte tra l’otto ed il nove novembre scorso sono ambedue del Cuneese ed appartengono al movimento missionario contemplativo ‘De Focauld’.
A sequestrarle sono stati numerosi miliziani – almeno una trentina – provenienti dalla Somalia, dove poi sono state trasferite col loro autista, il cui nome non e’ stato reso noto. Sembra che ora si trovino ad un centinaio di chilometri da El Wak, il piccolo villaggio dove e’ avvenuto il sequestro. Li’ le due suore operavano, avendovi anche creato un ambulatorio ed una piccola casa di accoglienza. Sabato scorso il commissario governativo per il Nord Est del Kenya, Joseph Maingi, aveva dichiarato che le due suore stavano bene, e che gli anziani del posto avevano contattato i miliziani ed avviato le trattative per la liberazione.