Papa Francesco: con la lavanda dei piedi Dio ama

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A distanza di 10 anni papa Francesco è ritornato a celebrare la Messa ‘In Coena Domini’ dall’Istituto di Casal del Marmo a Roma, lavando i piedi a 10 ragazzi ed a 2 ragazze con una breve riflessione, sottolineando che la lavanda dei piedi non è folklore, ma il memoriale di un gesto compiuto da Gesù prima di essere crocifisso:

“Attira l’attenzione come Gesù, proprio il giorno prima di essere crocifisso, fa questo gesto. Lavare i piedi, era abitudine a quel tempo perché le strade erano polverose, la gente veniva da fuori e nell’entrare in una casa, prima del banchetto, della riunione, si lavavano i piedi”.

Il papa ha spiegato chi doveva lavare i piedi, per far capire come Dio ama l’umanità: “Ma chi lavava i piedi? Gli schiavi, perché era un lavoro da schiavo. Immaginiamo noi come sono rimasti sbalorditi i discepoli quando hanno visto che Gesù incomincia a fare questo gesto di uno schiavo. Ma egli lo fa per far capire loro il messaggio del giorno dopo che sarebbe morto come uno schiavo, per pagare il debito di tutti noi”.

E rivolgendosi ai ragazzi ha sottolineato che occorre fidarsi di Gesù: “Se noi ascoltassimo queste cose di Gesù, la vita sarebbe così bella perché ci affretteremmo ad aiutarci l’un l’altro, invece di fregare uno all’altro, di approfittarsi l’uno dell’altro, come ci insegnano i furbi.

E’ tanto bello aiutarsi l’un l’altro, dare la mano: sono gesti umani, universali, ma che nascono da un cuore nobile. E Gesù oggi con questa celebrazione vuole insegnarci questo: la nobiltà del cuore. Ognuno di noi può dire: Ma se il Papa sapesse le cose che io ho dentro…”.

Proprio per ciò Gesù lava i piedi: “Ma Gesù le sa e ci ama cosi come siamo, e lava i piedi a tutti noi. Gesù non si spaventa mai delle nostre debolezze, non si spaventa mai perché Lui ha già pagato, soltanto vuole accompagnarci, vuole prenderci per mano perché la vita non sia tanto dura per noi. Io farò lo stesso gesto di lavare i piedi, ma non è una cosa folcloristica, no. Pensiamo che è un gesto che annuncia come dobbiamo essere noi, uno con l’altro”.

Gesù lava i piedi per portare il perdono: “Nella società vediamo quanta gente si approfitta degli altri, quanta gente che è all’angolo e non riesce a uscire. Quante ingiustizie, quanta gente senza lavoro, quanta gente che lavora e viene pagano la metà, quanta gente che non ha i soldi per comprare le medicine, quante famiglie distrutte, tante cose brutte… ognuno di noi può scivolare, ognuno di noi”.

La lavanda dei piedi è l’occasione per comprendere che la salvezza è offerta a tutti: “E questa coscienza, questa certezza che ognuno di noi può scivolare è quello che ci dà la dignità (ascoltate la parola: la ‘dignità’) di essere peccatori. E Gesù ci vuole così e per questo ha voluto lavare i piedi e dire: ‘Io sono venuto per salvare voi, per servire voi’. Adesso io farò lo stesso come ricordo di questo che Gesù ci ha insegnato: aiutarsi gli uni gli altri.

E così la vita è più bella e si può andare avanti così. Durante la lavanda dei piedi (spero di cavarmela perché non posso camminare bene) ma durante la lavanda dei piedi voi pensate: ‘Gesù mi ha lavato i piedi, Gesù mi ha salvato, e ho questa difficoltà adesso’. Ma passerà, il Signore è sempre accanto a te, mai abbandona, mai. Pensate questo”.

(Foto: Santa Sede)

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