Le nuove sfide della Chiesa

La Chiesa cattolica è una realtà globale che conta oltre 1,3 miliardi di fedeli in tutti i Continenti. Questa dimensione universale è una ricchezza ma anche una sfida, perché richiede di saper dialogare con culture e situazioni diverse, senza perdere la propria identità e la propria missione.

Il mondo di oggi presenta molte sfide per i cristiani: il secolarismo che riduce lo spazio del sacro e del trascendente; la crisi ecologica che minaccia il futuro del pianeta e dei poveri; le ingiustizie sociali che generano violenza e disuguaglianza; le migrazioni forzate che mettono a repentaglio la dignità e i diritti delle persone; il pluralismo religioso che richiede rispetto e dialogo; la pandemia da Covid-19 che ha messo in evidenza le fragilità e le speranze dell’umanità.

Come deve reagire la Chiesa a queste sfide? Come deve testimoniare il Vangelo nella società attuale? Come deve essere presente nel mondo senza essere del mondo?

La risposta non può essere quella della chiusura o della paura, ma quella dell’apertura e della fiducia. La Chiesa non può rinchiudersi in una torre d’avorio o in una fortezza assediata, ma deve uscire incontro alle persone, alle loro domande, ai loro bisogni, alle loro aspirazioni. La Chiesa non può ignorare o condannare il mondo, ma deve illuminarlo con la luce di Cristo, che è via, verità e vita.

Per fare questo, la Chiesa ha bisogno di due atteggiamenti fondamentali: l’ascolto e il discernimento. L’ascolto è la capacità di prestare attenzione alla realtà con uno sguardo empatico e compassionevole. Il discernimento è la capacità di riconoscere i segni dei tempi con uno sguardo profetico e sapiente.

L’ascolto implica l’umiltà di riconoscere i limiti e gli errori della Chiesa stessa, ma anche la disponibilità a imparare da chi è diverso da noi. L’ascolto implica il dialogo con le altre religioni, le altre culture, le altre scienze, le altre esperienze umane.

L’ascolto implica l’accoglienza degli ultimi e dei marginalizzati come fratelli e sorelle da amare e servire. Il discernimento implica il coraggio di annunciare il Vangelo con fedeltà e creatività.

Il discernimento implica l’impegno per la giustizia sociale e ambientale come espressione dell’amore preferenziale per i poveri. Il discernimento implica la testimonianza della gioia cristiana come frutto dello Spirito Santo. Il discernimento implica la partecipazione alla vita pubblica come cittadini responsabili.

La Chiesa cattolica ha davanti a sé una grande opportunità: quella di essere sale della terra e luce del mondo (Mt 5,13-14). Per coglierla ha bisogno di rinnovarsi continuamente nella fede, nella speranza e nella carità. Ha bisogno di ascoltare lo Spirito Santo che guida i suoi passi nella storia. Ha bisogno di camminare insieme al popolo di Dio in un cammino sinodale.
Questo è il compito dei cristiani nella società di oggi: essere testimoni credibili del Dio vivente che si fa vicino agli uomini.