I piccoli inciampi quotidiani
Come vi ho raccontato nei precedenti articoli, mia moglie ed io abbiamo partecipato all’illuminante week end di Intercomunione delle famiglie che ci ha dato tanti strumenti per superare le difficoltà che possono nascere nella coppia e per rinforzare le nostre basi di sposi cristiani.
Il primo punto di cui voglio raccontare è la preghiera. E’ importante rimanere ancorati alla preghiera quotidiana, chiedendo alla nostra cara Maria, Regina della Famiglia, di starci sempre accanto e preservarci. Il secondo punto concerne il dialogo. Siamo tornati con la consapevolezza che il dialogo non deve mai mancare, anzi non deve essere lasciato solo alla spontaneità, ma se serve deve essere programmato ogni settimana per confrontarci e capirci a vicenda. E’ necessario farlo.
Il terzo punto, che vale soprattutto per noi uomini tocca la pornografia. La pornografia non può essere un’attività ricreativa nella quale rifugiarsi, perché ogni volta che ci sporchiamo in questi luoghi, ci allontaniamo da nostra moglie, perdendo il senso dell’attesa, del corteggiamento, della tenerezza, tutti elementi fondamentali per incontrarsi con la nostra sposa nella vita reale di tutti i giorni.
Ma vi è un quarto punto, che sembra molto banale rispetto ai primi tre, ma che invece scava dei solchi terribili, sono i comportamenti pesanti. Il rispetto dell’altro accettando che può comportarsi in modo diverso dal nostro. Luisa ha fatto una bellissima testimonianza su una cosa pratica su cui cadiamo tutti noi. Luisa, è moglie di Antonio, essi infatti sono una delle coppie guida di Intercomunione famiglie e gestori del Blog Matrimonio Cristiano.
“Noi donne- ha raccontato Luisa- quando i nostri mariti lavano i piatti e il lavello non siamo mai contente e notiamo sempre alcuni dettagli che vorremmo fossero fatti in modo diverso. Ebbene, invece di rimproverare in maniera più o meno pesante e umiliare il nostro sposo, ho trovato un modo diverso di intervenire. Gli lascio lavare i piatti e poi quando mio marito si allontana dalla cucina ci torno e pulisco quei punti che io ritengo debbano avere una ulteriore pulita”.
Vi confesso che quando le ho sentito dire questo, mi sarei voluto alzare e fare una ola! A me è capitato più volte di avere rimproveri, sia per come lavo i piatti sia per come stendo i panni. Vedete, proprio poco fa parlavo con il mio vicino di casa, un atletico ragazzo romeno, che mi diceva: “mia moglie non è mai contenta di come stendo i panni, io lo faccio male di proposito così poi lei non me lo chiede più”. Questa, del ragazzo romeno, non è una buona pratica, si scavano solo dei pericolosi malumori, incomprensioni e si semina zizzania.
Sono tanti gli esempi dove il coniuge che sa fare meglio una cosa, che sia casalinga o di altro tipo, invece di essere comprensivo diventa acido e supponente. Queste cose inaspriscono i rapporti quotidiani e si innesca un pericoloso vortice dove ognuno dei due aspetta al varco l’altro per rimproveralo per un comportamento sbagliato.
Le parole d’ordine della quotidianità di due sposi devono essere: amore, pazienza, scusami. Siamo diversi anche nella gestione delle piccole cose, ciò che ovvio per noi uomini, è totalmente diverso per le donne e viceversa. Questo sforzo continuo ad essere più gentili ci migliora, naturalmente questa forza dobbiamo cercala nel buon Dio, nella preghiera, nel digiuno, nella carità, dobbiamo andare alla fonte dell’amore e tornare carichi di Spirito Santo.
L’ordine è un’altra di quelle cose che spesso ci vede lontani mille miglia. Noi uomini siamo spesso più disordinati, io non faccio eccezione, e mia moglie invece ogni giorno è lì ad ordinare e a mettere a posto qualcosa. Anche qui occorre un venirsi incontro, non alzare i toni della voce e non arrivare ad una lite. Nella lite non sappiamo mai dove si va a finire, le parole cattive escono dalla bocca e feriscono l’altro.
Tante volte quella parola è talmente perfida che ce ne pentiamo anche un attimo dopo che è uscita dalle nostre bocche. Dobbiamo anche pensare, ce lo dice fra Benigno noto esorcista di Palermo, che nelle liti spesso il maligno si inserisce e fomenta la lite. In una guerra verbale non si sa mai dove va a finire, spesso se ne perde il controllo in un crescendo di malignità.
Dovremmo abolite la pesantezza, le parole urticanti, tutto quello che possiamo fare nella famiglia può partire con parole di pace invece di parole di guerra. Quanto fa male una parola non corretta, innesca brutti pensieri del tipo: non mi capisce. In realtà dobbiamo comprendere che è vero tante volte non ci capiamo e queste incomprensioni dobbiamo porle davanti a Dio per darci la soluzione dettata dall’amore, dalla pazienza.
Nessuno ci ha mai insegnato nulla sul matrimonio quindi è bene confrontarsi con altri sposi cristiani, Abbiamo trovato molto utile questo corso di Intercomunione famiglie.
Mi vengono in mente anche altre realtà come Equipes Notre Dame (END), un movimento laicale di spiritualità coniugale. Insomma dobbiamo chiedere nei nostri matrimoni cristiani aiuto a Dio in primis, ma il confronto, il dialogo con altri sposi cristiani è fondamentale, siamo tutti nella stessa barca e abbiamo più o meno tutti gli stessi problemi.
(Tratto dal sito MatrimonioCristiano)