I programmi di Aurelio Porfiri su «Ritorno a Itaca» del 30 e 31 dicembre 2021. Il nuovo progetto “Traditio”

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Di seguito anticipiamo i prossimi programmi di «Ritorno a Itaca» curato dal Maestro Aurelio Porfiri [*], previsti per giovedì (in italiano) e venerdì (in inglese), con le presentazioni, precedute dai relativi volantini. Inoltre, segue la presentazione del nuovo progetto iniziato da Porfiri il giorno di Natale, 25 dicembre 2021: «Traditio», il luogo dove trovare articoli e podcast sulla tradizione; non soltanto la tradizione e il tradizionalismo convenzionale, ma tutto quello che si muove «dentro e fuori l’orizzonte visibile della Chiesa» (Jean Madiran).

I programmi vengono trasmessi in live streaming su numerosi canali, tra cui il canale YouTube RITORNO A ITACA [QUI], sull’account Twitter [QUI] e sulla Facebook fanpage [QUI] di Aurelio Porfiri.

The programs are being live streamed on numerous social media channels, including the YouTube channel RITORNO A ITACA [QUI] and on Aurelio Porfiri’s Twitter account [QUI] and Facebook fanpage [QUI].

Discorso di fine anno. Fine o inizio?
Giovedì 30 dicembre 2021, ore 18.00


Un messaggio di Aurelio Porfiri per fare il punto del 2021 ed annunciare le novità per il 2022.

New Year Meditation by H.E. Bishop Athanasius Schneider
Friday, 31 December 2021, 6pm (Rome Time)


New Year’s meditation given by H.E. Bishop Athanasius Schneider, born Anton (Tokmok, 7 April 1961), Kyrgyz, since 5 February 2011 Auxiliary Bishop of Most Holy Mary in Astana, Kazakhstan.

Traditio, la nuova avventura di Aurelio Porfiri

Il giorno di Natale, 25 dicembre 2021, il Maestro Aurelio Porfiri ha iniziato un nuovo progetto, Traditio, il luogo dove trovare articoli e podcast sulla tradizione. Non soltanto la tradizione e il tradizionalismo convenzionale, ma tutto quello che si muove «dentro e fuori l’orizzonte visibile della Chiesa» (Jean Madiran).

Questa nuova iniziativa non può andare avanti senza qualche centinaio di sottoscrittori che siano disposti ad abbonarsi alla cifra estremamente modica di 5 euro al mese o 60 euro l’anno (costo di una cena per due per una sera…) [QUI].

Coloro che sono interessati a sostenere questo nuovo blog/podcast sono invitati a supportare questo progetto abbonandosi e anche di diffonderlo. Per il Maestro Aurelio Porfiri sarebbe un aiuto per potersi dedicare ancora più pienamente a questa avventura, che richiede tempo e impegno, come può essere ben compreso.

«Cominciare una nuova avventura è emozionante ma anche stressante, perché si desidera essere all’altezza del compito che uno si prefigge. Parlando di tradizione e tradizionalismo, specie in ambito cattolico, ci si accorge di quanto vasto sia l’argomento. Ecco perché questo sarà un viaggio lungo che ha bisogno del vostro sostegno e aiuto. La vostra sottoscrizione ci aiuterà a fare in modo che questa avventura sia sempre più ricca di contenuti. Vi aspettiamo!» (Aurelio Porfiri, 25 dicembre 2021).

Cosa vuol dire la parola “tradizione”
di Aurelio Porfiri
Traditio, 28 dicembre 2021


Spesso sentiamo parlare della tradizione e non sempre riusciamo a spiegare che cosa questa parola significa, perché essa può essere usata in tanti contesti che sono tra loro veramente diversi in importanza e peso. Ad esempio la tradizione di fare il presepe non è la stessa cosa dell’idea di tradizione nella Chiesa Cattolica, che naturalmente prende un significato molto più profondo ed importante. Quello che c’è in comune è questa idea di tramandare, l’idea che noi siamo l’anello di una continuità. Questo ci è evidente se solo riflettiamo sulla nostra famiglia, che ci dà una immagine viva della tradizione. Noi veniamo dai nostri padri e diamo vita ai nostri figli. Questa idea di continuità è importante, non solo a livello personale, ma anche a livello sociale. La tradizione non ci impedisce di progredire, anzi essa è garante di ogni progresso che può esistere soltanto quando prima di fare un passo avanti si poggia bene il piede dietro. Poggiare bene il piede posteriore garantisce che il passo sia corretto.

La tradizione è come un messaggio che viaggia fra le generazioni.
In questo modo la tradizione è una continuità fra noi, coloro che ci precedono e coloro che ci seguiranno. Questo è un meccanismo biologico ma esistono anche tradizioni spirituali che sono altrettanto, forse più, importanti. In questo senso siamo tutti “tradizionali”, cioè non possiamo prescindere dall’essere immersi in un fluire vivo di questa corrente che passa attraverso di noi ma che non inizia e non finirà con noi. Quindi, essere contro la tradizione è innaturale, è andare contro quello che noi siamo e quello che ci forma in senso quasi archetipo.

Come ho detto, ci sono tradizioni e tradizioni, non tutte hanno la stessa importanza e lo stesso peso. Ovviamente il mondo del cosiddetto “tradizionalismo” non si preoccupa di difendere la tradizione dell’albero di natale, ma guarda a cose molto più importanti. Quello che dobbiamo capire è che guardare a questo mondo ci aiuta a capire cosa perdiamo quando non guardiamo alla tradizione con il dovuto rispetto e con la dovuta riverenza. Certamente non bisogna prendere tutto il tradizionalismo come se esso sia esente da pecche. Ci sono esaltati nel mondo tradizionalista come altrove. Eppure c’è anche molto di buono, che non va perso perché alcuni non sono all’altezza della grandezza dei propri ideali.

Del resto, cosa abbiamo avuto in questi decenni di disprezzo per l’idea di tradizione? Un abbassamento di tutti gli standard teologici, artistici, disciplinari. La tradizione è un porto sicuro ma comporta responsabilità e non dobbiamo vederla come una cosa arida e fissa. Essa evolve ma non in avanti, in profondità.

[*] Aurelio Porfiri è compositore, direttore di coro, organista, formatore, autore ed editore.
Fellow del Trinity College di Londra in composizione musicale. Già Organista Sostituto nella Basilica di San Pietro, oltre a molte chiese notevoli a Roma. Ha insegnato e diretto musica sacra a Macao e Shanghai in Cina. Riconosciuto da The Cambridge Companion to Choral Music come uno dei tre compositori religiosi italiani del XX e XXI secolo “la cui musica corale mostra chiaramente l’influenza delle tradizioni nazionali”.
Ha pubblicato oltre 30 libri e 600 articoli, registrato oltre 10 CD e ha oltre 100 composizioni musicali stampate da editori in Cina, Francia, Germania, Italia e USA. Ha ricoperto il ruolo di direttore artistico e membro di giuria per concorsi corali in Cina, Italia, Thailandia e USA. Ha diretto cori in Italia e in Cina (a Macao e a Shanghai).
Fondatore e Direttore artistico di Choralife (editore di spartiti e CD) e di Chorabooks (editore di libri ed ebook). Creatore e Capo redattore di Altare Dei, rivista dedicata alla Liturgia, alla Musica Sacra e alla Cultura Cattolica.
Prosegue le sue ricerche nella composizione musicale, soprattutto nel mondo delle scale modali e nella tradizione romana della musica sacra, di cui è erede e seguace.
Blog in italiano.
Sito ufficiale.
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