Papa Leone XIV invita ad educare i giovani

“Sono lieto di incontrarvi al termine del vostro Capitolo provinciale: in questa settimana di preghiera, discernimento e progettazione comune avete potuto rinnovare l’adesione al carisma della vostra fondatrice, la venerabile suor Maria Teresa Spinelli”: breve incontro questa mattina di papa Leone XIV con le suore agostiniane con l’esortazione a rinnovare l’adesione al carisma della fondatrice, suor Maria Teresa Spinelli.
Un incontro nel segno di sant’Agostino, in cui ha sottolineato la necessità di un cammino di santità: “Mentre continua il suo processo di canonizzazione, pure procede il vostro cammino di santità! Come Suore Agostiniane Serve di Gesù e Maria, vi incoraggio a lasciarvi sempre nuovamente guidare dal nome che portate. Il servizio che vivete ogni giorno, infatti, si realizza anzitutto nella consacrazione della vita al Signore e si fortifica nella devozione sincera alla sua e nostra Madre”.
Ed ha elencato alcune tappe per procedere in questo percorso: “Imitando suor Maria Teresa, sarete dunque pazienti nelle tribolazioni, perché è proprio nelle nostre prove che il Signore conferma la sua fedeltà; sarete coraggiose nella missione, perché l’opera educativa cui vi dedicate formi menti sagge e cuori capaci di ascolto e passione per l’umanità; sarete perseveranti nella sequela di Cristo, che è ‘via, verità e vita’, e perciò criterio di ogni nostra iniziativa culturale. Sappiamo che una cultura senza verità diventa strumento dei potenti: anziché liberare le coscienze, le confonde e le distrae secondo gli interessi del mercato, della moda o del successo mondano”.
Ed ha consigliato di leggere un libro del santo di Ippona: “A tal proposito, vi consiglio di riprendere un’opera del santo dottore, nostro padre Agostino, il ‘De Magistro’, per meditarla nel prossimo futuro, raccogliendo i frutti del vostro Capitolo. In questo scritto Agostino afferma che l’insegnamento esteriore deve sempre portare all’incontro col Maestro interiore, che è Gesù”.
Mentre ad un gruppo di giovani, insegnanti e sacerdoti dalla Danimarca, dall’Irlanda, dall’Inghilterra, dal Galles e dalla Scozia, a Roma in occasione dell’Anno Santo, il papa ha sottolineato che la visita ai luoghi in cui i santi Pietro e Paolo hanno testimoniato il ‘loro amore per Gesù’ può rafforzare la fede: “Di fatto, per i cristiani Roma è sempre stata una casa speciale, poiché è il luogo dove gli apostoli Pietro e Paolo hanno dato la testimonianza suprema del loro amore di Gesù offrendo la propria vita come martiri. Come Successore di Pietro, desidero esprimere la mia gratitudine per la vostra presenza qui e prego perché, visitando i diversi luoghi sacri, possiate trarre ispirazione e speranza dall’esempio profondo di come i santi e i martiri hanno imitato Cristo”.
Ed ecco l’importanza del pellegrinaggio: “Il pellegrinaggio svolge un ruolo fondamentale nella nostra vita di fede, poiché ci toglie dalle nostre case e dalle nostre routine quotidiane e ci dona il tempo e lo spazio per incontrare Dio in maniera più profonda. Questi momenti ci aiutano sempre a crescere, perché attraverso di essi lo Spirito Santo ci modella dolcemente affinché siamo sempre più conformi alla mente e al cuore di Gesù Cristo”.
Nel saluto il papa ha invitato i giovani a scoprire la propria missione: “In modo particolare, cari fratelli e sorelle, giovani riuniti qui con noi questa mattina, ricordate che Dio ha creato ognuno di voi con uno scopo e una missione in questa vita. Approfittate dunque di questa opportunità per ascoltare, per pregare, di modo che possiate sentire più chiaramente la voce di Dio che vi chiama nel profondo dei vostri cuori”.
Però tale scoperta necessita di ascolto: “Vorrei aggiungere che oggi, molto spesso, perdiamo la capacità di ascoltare, di ascoltare davvero. Ascoltiamo la musica, le nostre orecchie sono costantemente inondate da ogni genere di input digitale, ma a volte dimentichiamo di ascoltare il nostro cuore ed è nel nostro cuore che Dio ci parla, che Dio ci chiama e ci invita a conoscerlo meglio e a vivere nel suo amore. E attraverso questo ascolto, potreste aprirvi per consentire alla grazia di Dio di rafforzare la vostra fede in Gesù, così da poter più facilmente condividere tale dono con gli altri”.
Mentre agli insegnanti ha chiesto di educarli attraverso la propria vita: “Di fatto essi guarderanno a voi come modelli: modelli di vita, modelli di fede. Guarderanno a voi in modo particolare per come insegnate e come vivete. Spero che nutrirete ogni giorno la vostra relazione con Cristo, che ci offre il modello dell’insegnamento autentico, di modo che, a vostra volta, possiate guidare e incoraggiare quanti sono affidati alle vostre cure a seguire Cristo nella propria vita”.
Quindi ha ricordato che il pellegrinaggio non termina mai: “Siamo tutti pellegrini e siamo sempre pellegrini, in cammino mentre cerchiamo di seguire il Signore e mentre cerchiamo il sentiero che è propriamente nostro nella vita. Indubbiamente ciò non è facile, ma con l’aiuto del Signore, l’intercessione dei santi e l’incoraggiamento reciproco, potete essere certi che, fintanto che rimarrete fedeli, confidando sempre nella misericordia di Dio, l’esperienza di questo pellegrinaggio continuerà a dare frutti per tutta la vostra vita”.
(Foto: Santa Sede)