Profili teologici e scientifici dello ‘sguardo dell’anima e della ragione’: da occhi di ombra ad occhi di fede

In qualunque fase della vita, la salute degli occhi va tutelata con una dieta e uno stile di vita equilibrati. Assicurarsi di riposare molto, ridurre il tempo speso davanti agli schermi, fare esercizio fisico e sottoporsi regolarmente a controlli oculistici sono gli accorgimenti da avere per proteggere la vista. Inoltre, è importante essere consapevoli delle diverse condizioni che possono colpire l’occhio nell’arco dell’intera vita, partendo dalla nascita fino alla vecchiaia (https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.osservatoriomalattierare.it/news/attualita/16314-malattie-dell-occhio-sono-tante-e-possono-colpire-a-tutte-le-eta&ved=2ahUKEwjz1NLe9ZWMAxWY2AIHHWDyH5gQFnoECBYQAQ&usg=AOvVaw1JG__TC_7ia04nMVvmRF-u Roshni Patel si é laureata in Optometria nel 2004, presso il College degli Optometristi a Londra. La sua esperienza professionale si divide tra gli aspetti clinici e commerciali dell’optometria, dal fornire un training professionale agli optometristi pre-registrati fino a ricoprire ruoli nel settore universitario e in collaborazione con il College degli Optometristi, oltre a collaborare con esperti alla sperimentazione di nuove tecnologie nel campo dell’optometria ) :
-NASCITA E PRIMA INFANZIA
Durante il primo anno di vita la vista si sviluppa molto velocemente, ma ci vogliono diversi mesi prima che i neonati siano in grado di mettere a fuoco. Poiché la vista si sviluppa proprio in questi primi mesi critici, non è strano che lo sguardo del neonato sia perso o poco focalizzato.
-ADOLESCENZA
Un primo fattore chiave a cui prestare attenzione tra gli adolescenti è rappresentato dagli infortuni, che possono essere conseguenza di sport o di uno stile di vita particolarmente attivo e che possono causare anche traumi agli occhi.
-ETÁ ADULTA: 20-40 ANNI
Con l’età adulta termina la fase di sviluppo dell’occhio ma rimangono comunque delle misure e degli accorgimenti da adottare per proteggere la vista. Oltre a mantenere uno stile di vita sano, seguendo una dieta equilibrata e ricca di antiossidanti, evitando di fumare e facendo regolare attività fisica, ci sono alcune malattie dell’occhio a cui prestare attenzione.
-ETÁ ADULTA: 40-60 ANNI
Quando si raggiunge la mezza età, tra i cambiamenti più comuni nella vista vi è una diminuzione della capacità di vedere da vicino, che spesso risulta in una difficoltà a leggere. Questo problema prende il nome di presbiopia e progredisce con il tempo. Per coloro che già indossano occhiali o lenti a contatto sarà possibile correggere questo difetto con lenti multifocali. La presbiopia non va confusa con sintomi quali sfocatura generale, sensibilità alla luce, secchezza e infiammazione, che possono essere associati ad altre patologie come, ad esempio, cataratta e glaucoma.
Cataratta
Opacizzazione parziale o totale del cristallino che è la lente biconvessa posizionata all’interno del bulbo oculare (tra l’iride e il corpo vitreo). Il cristallino ha il compito di mettere a fuoco l’immagine e, nel momento in cui viene danneggiato, perde la propria trasparenza e si ha una riduzione della capacità visiva. Se non viene curata, può causare una cecità permanente.
Percepita come un annebbiamento delle lenti dell’occhio, questa condizione, di solito, è segno di invecchiamento ed è molto comune nei più anziani. La cataratta può anche manifestarsi prematuramente a causa di certe condizioni mediche o di alcuni medicinali, come gli steroidi. I sintomi possono includere visione offuscata, colori sfocati, sensibilità alla luce, riduzione della capacità di vedere di notte e visione doppia.
-ETÁ AVANZATA: 60 ANNI O PIÚ
Gli ultrasessantenni possono manifestare una degradazione della vista dovuta all’età. La presbiopia continua in questa fascia d’età, spingendo al bisogno di occhiali per la lettura o di lenti a contatto multifocali…..
( cfr. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.polimedalab.it/2022/01/20/le-principali-patologie-oculari-come-riconoscerle/&ved=2ahUKEwjg4Pzm8pWMAxUM2AIHHRnyKLMQFnoECBQQAw&usg=AOvVaw2U-6bdVdWWOpAwBlhi7mZo )
Pertanto, ritengo utile, opportuno ed importante per tutti riportare un recente evento dell’Associazione Italiana Medici Oculisti “il riconoscimento alla carriera al Direttore della Banca degli Occhi del Veneto”
Ha all’attivo più di trent’anni di attività nel settore, ed è a tutti gli effetti uno dei principali esperti di eye banking a livello internazionale. Sperimentatore e innovatore, Diego Ponzin è stato insignito in questi giorni del Premio AIMO 2022, riconoscimento alla carriera conferito dall’Associazione italiana Medici Oculisti (AIMO).Padovano, oculista e Direttore sanitario di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, attualmente Presidente di SIBO (Società Italiana Banche degli Occhi), Diego Ponzin ha conosciuto e condiviso la visione pionieristica del prof. Giovanni Rama, che immaginò già negli anni ‘80, primo in Italia, la creazione di una banca che potesse conservare i tessuti oculari
(cfr. https://www.osservatoriomalattierare.it/news/attualita/19297-dall-associazione-italiana-medici-oculisti-il-riconoscimento-alla-carriera-al-direttore-della-banca-degli-occhi-del-veneto ).
Io ho avuto recentemente l’onore di apprezzare personalmente un grande professionista che, congiuntamente ad un eccellente staff, ha risolto patologie che affliggevano da alcuni mesi i miei occhi che nel momento in cui scrivo sono ancora destinatari di quasi “gocce” terapeutiche ( 750 in 3 mesi) molto efficaci da cui è anche derivata una positiva, bellissima sorpresa non programmata ( eliminazione di ogni tipo di occhiali, semplicisticamente per guardare lontano, per leggere, per usare computer, tablet e cellulare che mi ha consentito di elaborare, come speciale ringraziamento, questo articolo dedicato a tutti ed in particolare al Dott. Giuseppe Giunchiglia-Palermo, c.v. straordinario).
Proseguendo nell’ “ottica” religiosa ho apprezzato pure questo stupendo commento teologico di Padre Ermes Ronchi che con mia moglie Marcella abbiamo conosciuto quando illustrò una catechesi durante il nostro secondo corso annuale di specializzazione ( in cui il Prof. Damiano Cadar svolse un’ originale lezione su “lo sguardo di Gesù menzionato dal Vangelo”,link citato in premessa) in Teologia (dopo il Titolo conseguito dopo 3 anni di Corso ordinario al Centro accademico diocesano San Luca Evangelista-Palermo).
“Ciascuno di noi può adottare verso il campo del cuore questo sguardo positivo e vitale, liberandosi dai falsi esami di coscienza negativi. La nostra coscienza matura, chiara e sincera deve mettere a fuoco non tanto i difetti, ma il bene e il bello che è stato seminato in noi.
Una parabola leggera e potente che, accolta, può cambiare il nostro rapporto con Dio, portandoci dal negativo al positivo, dallo sguardo giudicante a quello abbracciante, da occhi d’ombra a occhi di mattino. È successo anche a me, tanti anni fa: mi ha fatto uscire dalla fede intesa come un’aula di tribunale, e mi sono felicemente perso in un campo di grano. Questione di sguardo: gli occhi dei servi si fissano sulla zizzania, sul negativo, quelli del padrone riposano sul buon grano. Questione di priorità: vuoi che andiamo a strapparla via? La risposta è netta: no, perché mettete a rischio il grano, che viene prima e vale di più. Prospettiva solare, fiduciosa, divina: il male non revoca il bene; è invece il bene che revoca il male nella tua vita”.
( cfr. https://youtu.be/_gGzqw6Nj48?si=vbxZBm3SUW2qrDG8 : Sapienza 12, 13.16-19; Salmo 85; Rom,ani 8, 26-27; Matteo 13, 24-43
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/da-occhi-d-ombra-a-occhi-di-mattino&ved=2ahUKEwjqi-C10vKLAxWB-AIHHVGvOlMQFnoECCoQAQ&usg=AOvVaw13iH2muTgj6qkQlPP8PJNP).