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Papa Francesco invita ad avere compassione per chi soffre
Oggi papa Francesco ha ricevuto in udienza i membri della fondazione ‘Sant’Angela Merici’ di Siracusa, in occasione dei 50 anni di fondazione, che continua l’impegno di mons. Gozzo a servizio delle persone più fragili: “La vostra storia, e tutto ciò che nei diversi Centri operativi portate avanti con tanta generosità, si radica in quell’evento che ha segnato la città di Siracusa quando, nel 1953, un quadretto raffigurante la Madonna iniziò a lacrimare nella casa dei coniugi Iannuso”.
Ed ha ricordato la storia di tale miracolo: “Sono le lacrime di Maria, la nostra Madre celeste, per le sofferenze e le pene dei suoi figli. Maria piange per i suoi figli che soffrono. Sono lacrime che ci parlano della compassione di Dio per tutti noi. Dobbiamo pensare a questo: la compassione di Dio. Egli, infatti, ha donato a tutti noi la sua Madre, che piange le nostre stesse lacrime per non farci sentire soli nei momenti difficili. Allo stesso tempo, attraverso le lacrime della Vergine Santa, il Signore vuole sciogliere i nostri cuori che a volte si sono inariditi nell’indifferenza e induriti nell’egoismo; vuole rendere sensibile la nostra coscienza, perché ci lasciamo toccare dal dolore dei fratelli e ci muoviamo a compassione per loro, impegnandoci a sollevarli, rialzarli, accompagnarli”.
Questa è la ‘ricchezza’ che deriva dal Vangelo: “Questa è la ricchezza della vostra storia, queste sono le radici che non dovete smarrire e, soprattutto, questo è il significato della vostra opera. La Fondazione, infatti, portando avanti un lavoro quotidiano dove si mescolano professionalità e spirito di sacrificio, esiste per esprimere in gesti concreti le lacrime versate dalla Vergine Maria e nello stesso tempo il suo desiderio materno di asciugare il pianto dei suoi figli”.
E’ stato un invito ad ‘asciugare’ le lacrime di chi soffre: “E voi, fratelli e sorelle, cercate di fare proprio questo: asciugare le lacrime di chi soffre, accompagnare chi è nel dolore, affiancare i più deboli della società, prendersi cura dei più vulnerabili, accogliere e ospitare chi vive particolari situazioni di fragilità. Fratelli e sorelle, il servizio che rendete è prezioso, e vorrei dirvi questo: la fonte della vostra opera è il Vangelo, rimanete attaccati a questa fonte!”
Inoltre ha indicato il Vangelo come fonte di compassione: “Allo stesso tempo, voi siete testimonianza viva di questo Vangelo, della compassione di Gesù, quando vi adoperate per accompagnare chi è nel dolore, proprio come il Signore ha comandato ai suoi discepoli di fare dinanzi alle folle affamate, sfinite e oppresse. Gesù infatti ci chiede di non separare mai l’amore per Dio da quello per il prossimo, in particolare per i più poveri”.
Questo è un incoraggiamento a proseguire il cammino con un invito alla commozione: “E chiedo per voi una grazia, che è la più importante di tutte: la grazia di sapersi commuovere, la capacità di piangere con chi piange. L’indifferenza, l’individualismo che ci chiude alle sorti di chi ci sta accanto, e quella anestesia del cuore che non ci fa più commuovere davanti ai drammi della vita quotidiana, queste tre cose sono i mali peggiori della nostra società. Per favore, non vergognatevi di piangere, di provare commozione per chi soffre; non risparmiatevi nell’esercitare compassione con chi è fragile, perché in queste persone è presente Gesù”.
Infine un invito a rendere grazie per questo gesto di volontariato, che fa germogliare la vita: “Andate avanti! E non scoraggiatevi, anzi, ringraziate se il vostro lavoro rimane nascosto ed esige un sacrificio silenzioso e quotidiano: il bene fatto a chi non può ricambiare si espande in modo sorprendente e inatteso, come un piccolo seme nascosto nel terreno che prima o poi fa germogliare una vita nuova”.
In seguito ha incontrato i volontari della Croce Rossa in occasione del 160^ anniversario della fondazione: “Il vostro impegno, ispirato ai principi di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità, è anche segno visibile che la fraternità è possibile. Se si mette al centro la persona, si può dialogare, lavorare insieme per il bene comune, andando oltre le divisioni, abbattendo i muri dell’inimicizia, superando le logiche dell’interesse e del potere che accecano e rendono l’altro un nemico. Per il credente ogni persona è sacra”.
E’ stato un ringraziamento per la difesa dei soggetti vulnerabili: “Ogni creatura umana è amata da Dio e, per questo, portatrice di diritti inalienabili. Animate da questa convinzione, tante persone di buona volontà si incontrano, riconoscendo il valore supremo della vita e, quindi, la necessità di difendere soprattutto i più vulnerabili. Su questa realtà dei più vulnerabili vorrei dirvi una cosa: sono i bambini. Qui in Italia sono arrivati tanti bambini a causa della guerra in Ucraina. Sapete una cosa? Che questi bambini non sorridono, hanno dimenticato la capacità di sorridere. E’ brutto questo per un bambino”.
Inoltre ha ricordato l’importanza del loro slogan: “Nel ringraziarvi per il vostro servizio insostituibile nelle aree di conflitto e nelle zone colpite da disastri ambientali, nell’ambito della formazione e della salute, così come per quello che fate a favore dei migranti, degli ultimi e dei più vulnerabili, voglio incoraggiarvi a proseguire in questa grande opera di carità che abbraccia l’Italia e il mondo.
Possa la Croce Rossa restare sempre simbolo eloquente di un amore per i fratelli che non ha confini, né geografici, né culturali, sociali, economici o religiosi. Non a caso, lo slogan che avete scelto per celebrare il 160° anniversario è ‘Ovunque per chiunque’. E’ una cosa universale. Si tratta di un’espressione che, mentre racconta un impegno, descrive anche uno stile, un modo di essere e di esserci”.
(Foto: Santa Sede)
Papa Francesco: CHARIS è una ‘corrente di grazia’
Con un’udienza di papa Francesco si è concluso l’evento dal titolo ‘Chiamati, trasformati ed inviati’ organizzato da Charis per ‘riflettere su diverse tematiche al centro dell’attualità della Chiesa’, in un incontro a cui hanno partecipato 2.000 persone provenienti da tutto il mondo con relatori quali il card. Raniero Cantalamessa, assistente ecclesiastico di Charis, ed il card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici la Famiglia e la Vita.
Papa Francesco invita i giovani ad essere onda
Con quasi un’ora di anticipo rispetto al programma previsto, l’aereo con a bordo Papa Francesco è atterrato alle 21.40 nell’aeroporto di Roma-Fiumicino proveniente da Lisbona, dove il Papa ha vissuto cinque giorni intensi, immerso nella marea umana di un milione e mezzo di giovani riuniti per la 37^ Giornata Mondiale della Gioventù. Il velivolo A321/TAP Air Portugal con a bordo il Pontefice, il seguito e i giornalisti delle testate internazionali, era decollato intorno alle ore 18.20 (19.20 ora di Roma) dalla Base Aerea di Figo Maduro, dove si era svolta la cerimonia di congedo.
Sinodo europeo: la Chiesa è bella
Domenica scorsa a Praga si è conclusa la tappa continentale del sinodo, nelle cui sessioni di lavoro sono stati presentati i 39 rapporti nazionali sulle domande del documento per la tappa continentale con un confronto libero e sereno tra i partecipanti, suddivisi in 13 gruppi, che hanno continuato la riflessione ‘sulle intuizioni che risuonano, sulle tensioni e divergenze che emergono, sulle priorità e gli appelli all’azione da condividere con le altre Chiese’, a cui si sono collegati anche 270 partecipanti online, delegati delle Conferenze episcopali nazionali, suddivisi in 12 gruppi, che hanno presentato all’Assemblea le sintesi dei loro lavori.
Papa Francesco ha ricordato Benedetto XVI
“Prima di iniziare questa catechesi vorrei che ci unissimo a quanti, qui accanto, stanno rendendo omaggio a Benedetto XVI e rivolgere il mio pensiero a lui, che è stato un grande maestro di catechesi. Il suo pensiero acuto e garbato non è stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù. Gesù, il Crocifisso risorto, il Vivente e il Signore, è stata la meta a cui papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano. Ci aiuti a riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere”: in questo modo papa Francesco ha ricordato ad inizio di udienza generale il papa emerito Benedetto XVI.
A Roma le famiglie raccontano la famiglia
Dopo l’incontro con papa Francesco ed in attesa della celebrazione eucaristica con papa Francesco si è svolto a Roma il Congresso teologico-pastorale promosso nell’ambito del X Incontro Mondiale delle Famiglie con interventi e testimonianze che hanno declinato il tema delle difficoltà e dei limiti che molte coppie incontrano nel loro percorso matrimoniale.
Papa Francesco: per uscire dalla crisi occorre accompagnare
Ricevendo i membri dell’associazione Retrouvaille papa Francesco li ha ringraziati per l’impegno, incoraggiandoli ad andare avanti: “Sono contento che durante questo Anno della Famiglia ‘Amoris laetitia’ ci sia anche questo incontro, dedicato ai coniugi che vivono una crisi seria nella loro relazione”.
La Chiesa incoraggia a valorizzare le GMG
“L’istituzione delle Giornate Mondiali della Gioventù è stata indubbiamente una grande intuizione profetica di san Giovanni Paolo II, che spiegò così i motivi della sua decisione: ‘Tutti i giovani devono sentirsi seguiti dalla Chiesa’… Papa Benedetto XVI raccolse il testimone del suo predecessore e, in varie occasioni, non mancò di evidenziare come questi eventi rappresentassero un dono provvidenziale per la Chiesa e li definì ‘una medicina contro la stanchezza del credere’… Anche per Papa Francesco, le Giornate Mondiali della Gioventù costituiscono una spinta missionaria di straordinaria forza per tutta la Chiesa e, in particolare, per le giovani generazioni”.
A Sulmona-Valva il vescovo abolisce per 3 anni padrini e madrine di Battesimo e Cresima
Dal 1 agosto nella diocesi di Sulmona-Valva, mons. Michele Fusco, ha deciso, in via sperimentale, la non obbligatorietà di padrini e madrine nelle celebrazioni battesimali e crismali, in quanto non si tratta di figure obbligatorie, spesso la loro è una presenza formale con ben poco visibile la dimensione della fede.