Focsiv festeggia 50 anni di cooperazione internazionale

Condividi su...

Si sono svolti nelle scorse settimane con un’introduzione sulla Focsiv dei prossimi 50 anni di Ivana Borsotto, presidente Focsiv, i ‘festeggiamenti’ per il 50° anniversario della fondazione della Federazione, che ha anche premiato tre volontari partecipanti al 29° Premio Volontariato Internazionale: Volontario Internazionale 2022, Volontario del Sud 2022 e Difensore dei Diritti Umani 2022.

Josefina Domingas José Cappellaro, volontaria di Cope Tunisia, ha ricevuto il premio ‘Volontario Internazionale Focsiv 2022’; è nata in Mozambico e vive a Tunisi, dove è impegnata in un progetto, Ricomincio da te, volto all’inclusione delle persone con disabilità nella società tunisina.

Clarisse Zouré, volontaria dell’ ‘Union des associations des femmes de Garango partner di Aes – Ccc’ ha ricevuto il premio ‘Volontario dal Sud Focsiv 2022’:  è la presidente di un’unione di 52 piccole associazioni femminili delle quali fanno parte più di 1.000 donne della provincia del Boulgou, situata nella Regione del Centro-Est del Burkina Faso.

Il terzo premiato è Ricardo Rao, insignito del premio ‘Difensore dei Diritti Umani Focsiv 2022’, che è un avvocato brasiliano indigenista del Funai, ‘Fundação Nacional do Índio’, organizzazione del Governo brasiliano di difesa delle terre e dei popoli originari dell’Amazzonia, rifugiato a Roma per le minacce di morte ricevute.

Nell’introduzione la presidente della Focsiv, Ivana Borsotto, ha ricordato le motivazioni della federazione di associazioni: “Per essere all’altezza di quanto il mondo ci richiede. Per essere un piccolo grande antidoto contro la paura e, come ci ammonisce papa Francesco, non limitarci ad essere un palliativo, ma ad affrontare le cause profonde delle sofferenze che si vivono in ogni parte del mondo dobbiamo essere quel granello di senape che produce speranza, come dice il Vangelo”.

Questo ‘antidoto’ è quello che ‘anima’ i volontari: “ Tutto questo riguarda il lavoro e l’anima della Focsiv e la sua volontà e capacità di rafforzare la solidarietà e la cooperazione allo sviluppo in modo sempre più incisivo ed efficace.

In questa giornata si vuole riflettere su un mondo in cerca di equilibrio, sopra la follia che minaccia il futuro dell’Umanità. Sugli esseri umani, che siamo natura, vita materiale, interessi e passioni, fisico che partecipa al Creato, ma anche spirito libero, capaci di cose mirabili e terribili, capaci di tutto il bene e di tutto il male del mondo, nella nostra terrena determinazione.

Ma possiamo scegliere, ciascuno di noi, di essere umani, che è cultura, ascolto e comprensione, relazione cosciente, pratica quotidiana di fratellanza. La riflessione odierna sarà utile per fare la nostra parte, ad essere parte di chi ha fame e sete di giustizia e lotta per i diritti e la dignità dell’uomo, perché sorga un nuovo umanesimo”.

La Federazione è nata dalla volontà e dalla decisione di 20 ONG fondatrici, da uomini e donne che si misero insieme in cammino sull’onda del rinnovamento indicato dal Concilio Vaticano II, delle encicliche ‘Pacem in Terris’ e ‘Populorum Progressio’ ed oggi rappresenta 94 Organizzazioni attive in 80 paesi del mondo, che continuano quel cammino comune nel proprio essere prossimo nelle periferie più abbandonate, nei villaggi lontani, nelle carceri disumane, nelle rotte migratorie anche le più feroci, nei conflitti, nei campi profughi, nei Paesi devastati dalle guerre, nei luoghi colpiti dai disastri ecologici e dal fenomeno dell’accaparramento delle terre. Un impegno che si concretizza, in molti casi, con le donne, protagoniste dello sviluppo delle proprie comunità, dei propri territori, dei propri paesi.

Nella seconda parte la presidente di Focsiv ha consegnato i riconoscimenti ai vincitori del 29^ Premio del Volontariato Internazionale Focsiv 2022: “Il 50° Focsiv così come il Premio ci ricorda quel cammino che intrapresero i primi fondatori, ma soprattutto ci ricordano la determinazione e la passione che hanno motivato, e ancora motivano, gli oltre 28.000 volontari internazionali che, in questi cinquanta anni, sono stati e sono parte dei popoli e delle comunità che lottano per i diritti umani, per la dignità del lavoro, per la giustizia e per la pace”.

Quindi ha ricordato la vocazione cristiana della Focsiv: “Oggi, come ieri, con una ispirazione cristiana rinnovata dalla ‘Laudato Sì’ e dalla ‘Fratelli tutti’, la presenza e l’impegno dei soci della Federazione che si concretizzano in tanti progetti di cooperazione (dalla salute alla istruzione, dalla sicurezza alimentare alla cura dell’ambiente, dallo sviluppo della piccola impresa contadina e artigiana alla promozione dell’associazionismo, dal sostegno delle comunità locali al dialogo interreligioso) con l’obiettivo di tradurre la grammatica dei diritti in pratica quotidiana”.

Mentre dal V Rapporto Focsiv ‘I padroni della Terra. Rapporto sull’accaparramento della terra 2022: conseguenze sui diritti umani, ambiente e migrazioni, presentato nello scorso giugno a Roma, è emersa la consapevolezza che la terra, soprattutto quella fertile e l’acqua salubre, è una risorsa che si sta esaurendo, in un mercato globale che tutto ‘fagocita’ con un modello sviluppista ed estrattivista.

Dal Rapporto è emerso come siano 91.700.000 di ettari le terre che sono state accaparrate in questi ultimi 20 anni a danno delle comunità locali, dei contadini e dei popoli nativi, secondo gli ultimi rilevamenti di marzo della banca dati di Land Matrix, il sito che raccoglie informazioni sui contratti di cessione e affitto di grandi estensioni di terra.

Questo fenomeno si concentra in alcuni paesi: il più coinvolto è il Perù con 16.000.000 di ettari, a questo seguono a distanza il Brasile e l’Argentina, l’Indonesia e la Papua Nuova Guinea, mentre in l’Europa orientale vi è l’Ucraina, e nel continente africano il Sud Sudan, il Mozambico, la Liberia e il Madagascar.

Un’altra situazione drammatica messa in luce dal Rapporto e legato al land grabbing, è quello della deforestazione per lo sfruttamento delle risorse naturali (11.100.000 di ettari di foreste tropicali perse nel 2021) a favore dell’espansione delle grandi piantagioni monocolturali. Le conseguenze sono pesanti e molteplici: perdita della biodiversità e dei relativi servizi ecosistemici, espulsioni delle popolazioni native e contadine, insicurezza umana e nuove tensioni.

Infine il Rapporto ha indicato dieci raccomandazioni che vanno nella direzione di una ristrutturazione del sistema alimentare internazionale, che possa sostenere il diritto alla terra delle comunità contadine e dei popoli nativi. Raccomandazioni che sono rese ancora più urgenti a seguito delle conseguenze della guerra in Ucraina, che stanno accrescendo l’insicurezza alimentare dei paesi più vulnerabili e la competizione geopolitica sulle risorse naturali.

(Foto: Focsiv)

Free Webcam Girls
151.11.48.50