Armida Barelli sarà beata

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Nei mesi scorsi papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi alla promulgazione del decreto riguardante un miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Armida Barelli. Questo atto conclude l’iter che precede il rito di beatificazione, che avverrà a Milano sabato 30 aprile.

Il miracolo attribuito all’intercessione di Armida Barelli è avvenuto a Prato. Il 5 maggio 1989, la signora Alice Maggini, di 65 anni, è stata investita da un camion mentre viaggiava in bicicletta riportando una forte commozione cerebrale. I medici avevano previsto gravi conseguenze di tipo neurologico.

E’ stato allora che la famiglia della signora ha invocato l’intercessione della Serva di Dio: in modo scientificamente inspiegabile, Alice Maggini si è ripresa completamente e, senza aver riportato conseguenze, ha continuato la sua vita in totale autonomia fino alla morte avvenuta nel 2012.

In una nota il Comitato per la beatificazione ha auspicato che “il cammino di santità vissuto e testimoniato da Armida Barelli, a partire da una incrollabile fede nel Sacro Cuore, possa essere di esempio e di incoraggiamento per tutti coloro che nella vita associativa, nell’impegno di consacrazione nel mondo e nell’attività culturale e accademica cercano ogni giorno di contribuire alla manifestazione del regno di Dio.

Con la sua intensa vita spirituale e l’instancabile attività organizzativa ha precorso i tempi contribuendo ad aprire strade nuove per il ruolo della donna nella vita della Chiesa e della società. Docile all’azione dello Spirito Santo ha saputo affrontare con straordinario coraggio sfide nuove e sostenere opere profetiche che ancora oggi si rivelano ricche di frutti pastorali, sociali e culturali”.

Mentre l’assistente nazionale dell’Università Cattolica ‘Sacro Cuore’, mons. Claudio Giuliodori, ha ricordato i ‘servizi’ svolti dalla Barelli a favore delle giovani, degli studenti, a sostegno di tante vocazioni e per le missioni: “Armida Barelli è stata una figura eccezionale di donna che ha lasciato una traccia significativa nella Chiesa ma anche nella cultura e nella società italiana a cavallo fra due secoli, l’Ottocento e il Novecento.

I versanti della notevole attività di Armida – Gioventù femminile, Missionarie francescane, Università Cattolica, Opera della Regalità – costituiscono quattro aspetti di un medesimo impegno di collaborazione caratterizzato da un legame ideale: l’amore per il Sacro Cuore.

L’Università preparava le persone e formava idee, la Gioventù, la Regalità e le Missionarie creavano una rete di amicizia, di propaganda, di preghiere attorno all’Università. Il tutto in un contesto corale di partecipazione e fervore che legava Armida a padre Gemelli, a Vico Necchi, a monsignor Olgiati, a Piero Panighi, a Teresa Pallavicino e a tanti altri amici e collaboratori”.

In previsione della beatificazione della terziaria francescana Armida Barelli (1882-1952), che ha vissuto le due guerre mondiali e quindi non solo conobbe i frutti delle strutture di peccato ma seppe indicare e incentivare processi di pace e riconciliazione, sabato 23 aprile si svolgerà al Refottorietto del convento della Porziuncola di Assisi si terrà un incontro con la vice postulatrice della causa di beatificazione, Barbara Pandolfi, che acquista un significato particolare perché se è doveroso chiedere che il prima possibile cessi il fuoco e la guerra in Ucraina la costruzione della pace sincera e duratura richiede un lavoro sapiente e duraturo.

Domenica 1 maggio l’assistente generale dell’Azione Cattolica Italiana, mons. Gualtiero Sigismondi, celebrerà una messa di ringraziamento per la beatificazione a Santa Maria degli Angeli.

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