L’Azione Cattolica Italiana: un impegno per il bene dell’Italia

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Domenica scorsa a Roma si è aperta la XVII Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, in modalità online, augurando una buona festa della Liberazione nel ricordo del prossimo beato, Rosario Livatino e l’impegno di chi ha sacrificato la vita per la democrazia e sottolineando l’incontro con papa Francesco venerdì 30 aprile:

“Siamo felici di ritrovarci proprio nel giorno in cui facciamo memoria della fine della guerra e della sconfitta della tirannia. Ricordare l’impegno di tutti coloro che lottarono e si sacrificarono per liberare l’Italia e l’Europa dall’oppressione, dare vita a una società più umana, a istituzioni più giuste e libere, ci aiuta a tenere sempre ben presente che non possiamo mai dare per scontato ciò che è stato conquistato a un prezzo tanto alto. Ci ricorda che libertà, diritti, democrazia non sono obiettivi raggiunti una volta per tutte.

E’ la lezione che ci è stata consegnata da Rosario Livatino, di cui avremo la gioia di vivere la beatificazione il 9 maggio prossimo, che seppe trasformare la formazione alla responsabilità vissuta in Ac in dedizione alla propria terra, alla giustizia, all’umanità”.

Concludendo l’intervento iniziale il presidente uscente ha augurato buon lavoro ai congressisti: “Ci auguriamo allora buon lavoro perché questi saranno giorni molto importanti. Saremo chiamati a tentare di capire, insieme, come l’Ac potrà essere all’altezza del tempo in cui ci troviamo.

Ogni momento del programma assembleare sarà importante per riuscirci: il confronto di oggi nei gruppi di lavoro dedicati al documento assembleare, il momento di preghiera di martedì sera, la preghiera personale e comunitaria con cui ciascuno di noi nutrirà la propria partecipazione lungo la settimana, l’incontro di giovedì sera dedicato a rileggere l’esperienza della pandemia, e poi l’ascolto e il confronto assembleare di sabato, il completamento e l’approvazione del documento assembleare, l’elezione del Consiglio nazionale, la veglia di sabato sera dedicata al lavoro”.

Molti i messaggi come il telegramma di papa Francesco: “In occasione della diciassettesima Assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana, il Santo Padre Francesco è lieto di inviare il suo cordiale saluto ai delegati e assistenti regionali e diocesani che vi prenderanno parte da remoto.

Egli auspica che ciascuno possa realizzare i propositi e le prospettive pastorali che scaturiranno dall’incontro, testimoniando con un impegno sempre più generoso l’amore di Cristo che riempie di significato l’esperienza umana”.

Ed il il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato che l’Azione cattolica italiana è stata sempre ‘protesa all’affermazione di principi di solidarietà’ “quale significativo momento di incontro dei componenti della vostra realtà associativa che, accanto alla propria finalità religiosa, è costantemente protesa alla affermazione di principi di solidarietà e di dignità della persona.

Sollecitare nella comunità la crescita di questi valori costituisce un fattore decisivo per una società che si fondi sulla convivenza e sulla democrazia, sulla promozione di autentico progresso. Sono certo, dunque, che la vostra assemblea, particolarmente nelle attuali condizioni, si rivelerà un prezioso momento di riflessione su questioni di particolare importanza e attualità”.

Mentre il card. card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha suggerito quattro punti di passaggio per il cammino nei prossimi mesi: “Anzitutto l’Anno Famiglia Amoris Laetitia. Invito perciò anche voi ad abbracciare con entusiasmo questo Anno della Famiglia voluto dal Santo Padre, mettendo al servizio di tutte le famiglie presenti in Italia la vostra grande esperienza pastorale e la vostra capillare presenza sul territorio. Sapete che questo Anno speciale si concluderà con l’Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Roma nel giugno del 2022. Anche questo sarà un grande evento ecclesiale che coinvolgerà da vicino tutti voi di Azione Cattolica”.

Poi ha ricordato l’anno dedicato a S. Giuseppe: “Anche questa iniziativa può essere di grande stimolo per l’Azione Cattolica per promuovere una riflessione approfondita sul ruolo paterno e per proporre percorsi di formazione rivolti specificamente agli uomini”.

Negli ultimi due punto il prefetto del dicastero per i laici ha invitato ad essere apostoli della speranza, soprattutto nei confronti dei giovani: “Nel difficile momento di crisi sanitaria, economica e sociale che l’Italia, come ogni altra nazione del mondo, sta vivendo a causa della pandemia, è importante che tutti i gruppi dell’Azione cattolica rappresentino per l’intera società un segno di speranza…

Non smettete mai di credere nelle potenzialità dei giovani. Non abbiate paura di investire tempo ed energie nella formazione spirituale ed umana dei giovani, perché sono loro che porteranno avanti il ‘testimone’ della fede nelle prossime generazioni”.

Infine il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, ha chiesto di annunciare la bellezza del Vangelo: “Voi annunciate a tutta l’Italia la vostra presenza, la vostra testimonianza di fede di laici adulti e maturi. Io non posso fare altro che ringraziarvi a nome della Chiesa italiana. Perché dimostrate ancora una volta che la sorgente dell’Azione Cattolica continua a sgorgare incessantemente nonostante le difficoltà del momento.

La vostra storica presenza nell’Italia oggi si ammanta di significati nuovi e che spero saranno sempre più fecondi anche nel prossimo futuro. Un futuro che si annuncia ricco di aspettative e di strade nuove da percorrere. Ne indico solo due: il prossimo incontro sul Mediterraneo che si svolgerà nella primavera del 2022 e l’inizio di un cammino sinodale che rappresenta un’autentica novità per la nostra Chiesa e il nostro Paese”.

Ed ha confidato nelll’impegno dei suoi associati: “Io confido molto nel vostro impegno e soprattutto sulla vostra partecipazione. Abbiamo bisogno, infatti, di ascoltare e di comprendere tutte le voci della comunità ecclesiale a partire da quelle, come l’Azione Cattolica, che hanno più storia alle spalle.

La tradizione e l’esperienza, come ben sapete, hanno un significato profondo. E voi, che siete la più grande associazione di laici cattolici italiani, sono sicuro che saprete rispondere a questa sfida con grande senso di responsabilità, comunione e serietà”.

(Foto: ACI)

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