Il papa invita il popolo brasiliano a cercare l’unità

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“Il Brasile vive l’aggravarsi di una grave crisi sanitaria, economica, etica, sociale e politica, acuita dalla pandemia, che ci sfida, mettendo in luce le disuguaglianze strutturali radicate nella società brasiliana. Sebbene tutti soffrano per la pandemia, le sue conseguenze sono più devastanti nella vita dei poveri e dei deboli. Questa realtà della sofferenza deve risuonare nel cuore dei discepoli di Cristo. Tutto ciò che promuove o minaccia la vita riguarda la nostra missione di cristiani. Ogni volta che prendiamo posizione su questioni sociali, economiche e politiche, lo facciamo su richiesta del Vangelo. Non possiamo tacere quando la vita è minacciata, i diritti non vengono rispettati, la giustizia è corrotta e la violenza viene istituita”.

Lo ha scritto la Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) nel suo messaggio pubblicato al termine dell’Assemblea Generale della CNBB, svoltasi on line fino al 16 aprile, rivolgendosi ‘al popolo brasiliano in questo grave momento’:

“Siamo Pastori e la nostra missione è prenderci cura di voi. I nostri cuori soffrono per la limitata partecipazione del Popolo di Dio nelle chiese. Tuttavia, la sacralità della vita umana ci richiede saggezza e responsabilità. Pertanto, in questo momento, dobbiamo continuare a osservare le misure sanitarie che riguardano le celebrazioni in presenza”.

Richiamando ad una attenzione costante alla cura della casa comune, i Vescovi hanno ribadito la necessità di superare le disuguaglianze sociali nel paese, promuovendo una politica migliore, “che non si sottometta agli interessi economici, e sia guidata dalla fraternità e dall’amicizia sociale… Con rinnovato impegno, prendiamo iniziative concrete per promuovere, la solidarietà e la condivisione”.

Ed in apertura della conferenza dei vescovi brasiliani papa Francesco aveva inviato un video messaggio, esprimendo “la mia vicinanza alle centinaia di migliaia di famiglie che piangono la perdita di una persona cara. Giovani e anziani, padri e madri, medici e volontari, ministri sacri, ricchi e poveri: la pandemia non ha escluso nessuno nella sua scia di sofferenza.

Penso in particolare ai vescovi che sono morti vittime del covid. Chiedo a Dio di concedere alle persone decedute il riposo eterno e di consolare i cuori afflitti dei familiari che molto spesso non hanno neppure potuto dire addio ai loro cari. E questo andarsene senza potersi dire addio, questo andarsene nella solitudine più spoglia, è una delle sofferenze molto grandi di chi se ne va e di quanti rimangono”.

Il papa ha ribadito che la fede in Cristo risorto mostra che è possibile superare tale momento: “La nostra speranza ci dà coraggio per alzarci. La carità ci esorta a piangere con quanti piangono e a dare una mano, soprattutto ai più bisognosi, perché tornino a sorridere.

E la carità esorta noi in quanto vescovi a spogliarci. Non abbiate paura di spogliarvi, ognuno sa di che cosa. E’ possibile superare la pandemia, è possibile superare le sue conseguenze, ma ci riusciremo solo se saremo uniti. La Conferenza episcopale deve essere una in questo momento, perché il popolo che soffre è uno”.   

Ricordando il viaggio in Brasile nel 2013 papa Francesco ricorda che la missione della Chiesa brasiliana è quella di cercare l’unità: “E questa è la missione della Chiesa in Brasile. Oggi più che mai! E a tal fine è necessario mettere da parte le divisioni, le divergenze. E’ necessario incontrarci nell’essenziale…

Solo così voi, come pastori del Popolo di Dio, potrete ispirare non soltanto i fedeli cattolici, ma anche gli altri cristiani, e gli altri uomini e donne di buona volontà, a tutti i livelli della società, anche a livello istituzionale e governativo, potrete ispirare a lavorare insieme, per superare non solo il coronavirus, ma anche un altro virus che da tempo infetta l’umanità: il virus dell’indifferenza, che nasce dall’egoismo e genera ingiustizia sociale”.

La video intervista si è conclusa con una richiesta da parte del papa: “Chiedo al Signore Risorto che questa Assemblea generale dia frutti di unità e riconciliazione per tutto il popolo brasiliano, e nella Conferenza episcopale.

Unità che non è uniformità, ma che è armonia, quell’unità armoniosa che dà solamente lo Spirito Santo. Imploro Nossa Senhora Aparecida che lei, come Madre, ottenga per tutti i suoi figli la grazia di essere custodi del bene e della vita degli altri e promotori di fratellanza”.

(Foto: Santa Sede)

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