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Seconda domenica di Quaresima: la Trasfigurazione di Gesù

La Quaresima è itinerario verso la Pasqua  di risurrezione; il Vangelo ci conduce al monte Tabor dove Gesù in preghiera si trasfigura: appare ai tre apostoli (Pietro, Giacomo e Giovanni) nello splendore della sua divinità. Gesù aveva annunziato la sua imminente passione e morte e gli Apostoli erano rimasti male, quasi increduli, tanto amavano il loro Gesù Maestro. Gesù vuole preparare i suoi discepoli al dramma della passione e questo messaggio è diretto a quanti avrebbero creduto in Lui: da qui l’evento straordinario della trasfigurazione, che precede la Pasqua ed annuncia la vittoria definitiva sulla morte: la risurrezione.

Gesù con i tre discepoli era salito sul monte Tabor; i tre Apostoli saranno i testimoni di questo evento straordinario… Come leggere la trasfigurazione di Gesù? E’ un episodio mirabile: la chiave della lettura ce la offre Paolo, che ci ricorda che la nostra patria è il cielo ed anche il nostro corpo un giorno si trasfigurerà come il corpo di Cristo Gesù. L’episodio è semplice: Gesù con i tre Apostoli sale sul monte a pregare; gli Apostoli si addormentano.

Appena svegli, assistono a qualcosa di mirabile: il volto di Gesù era cambiato d’aspetto; la sua veste era divenuta candida e sfolgorante e due uomini (Mosè ed Elia) conversavano con Lui  su quanto  sarebbe accaduto a Gerusalemme. La trasfigurazione sostanzialmente è una esperienza di preghiera; quando l’anima raggiunge il culmine, diventa fonte di luce interiore; quando l’anima si unisce a Dio e la volontà umana si fonde con quella divina, si realizza quel fenomeno mistico che nei ‘santi’ chiamiamo ‘estasi’.

In questa contemplazione mistica, vero squarcio di paradiso, accanto a Gesù appaiono Mosè ed Elia, che parlano del compimento del mistero della Pasqua ormai imminente. In quel momento Gesù intravede la croce, il suo grande ed estremo sacrificio necessario, voluto dal Padre, per salvare l’uomo, ed esclama il suo ‘Amen’, eccomi, sia fatta, Padre, la tua volontà. Il Padre conferma l’azione di Cristo facendo udire la sua voce: ‘Questo è il Figlio, l’eletto, ascoltatelo!’ 

Il monte Tabor indica all’uomo la vicinanza con Dio: anche Mosè è salito sul monte Sinai per ricevere le tavole della legge; anche Elia   era salito sul monte Carmelo per incontrarsi con Dio. Il salire sulla montagna è l’itinerario ideale per lasciare da parte il mondo contingente e sperimentare la comunione vera con la divinità. Qui c’è tutto il programma della quaresima: questo è il mio Figlio, ascoltatelo.

E’ necessario mettersi in ascolto di Gesù: Egli, vero Dio,  ci rivela il Padre perchè è la Sapienza eterna, il Verbo divino immagine viva del Padre; Egli vero uomo, nato dalla Vergine, ci porta a riscoprire la nostra vera identità di uomini creati ad immagine di Dio; ci porta a prendere coscienza dell’amore misericordioso di Dio e della meta per la quale siamo stati creati. All’udire le parole del Padre, i tre Apostoli rimasero con la faccia a terra ‘presi da grande timore’.

Si sentono sgomenti davanti alla maestà divina. Da qui la necessità di ascoltare Gesù, l’esigenza della conversione per rispondere all’amor di Dio con fedeltà e conforme  ai talenti e ai carismi ricevuti. Gesù con la trasfigurazione prepara i suoi discepoli al dramma della imminente Pasqua evidenziando che la preghiera, oltre al digiuno e alle opere di misericordia, è la colonna portante della vita spirituale.

E’ necessario ogni giorno vincere il proprio io orgoglioso e con piena convinzione rispondere: ‘Eccomi, Padre, sia fatta la tua volontà’. Gesù insegna: ‘Chi vuole essere mio discepolo prenda la croce e mi segua’. Il grande poeta cristiano evidenzia: ‘Seguendo in piume in fama non si vien né sotto coltre’. Maria Santissima, Madre di Gesù e nostra, ci aiuti ad aderire fedelmente ai disegni divini.

Seconda domenica di Quaresima: Gesù si trasfigura

La Trasfigurazione di Gesù è collegata con il Battesimo; nel fiume Giordano inizia l’attività pubblica di Gesù  dicendo : convertitevi!; sul monte Tabor comincia la fase conclusiva che porta al Calvario. Il cristianesimo non è una dottrina da conoscere, da imparare; essere cristiani significa accettare Cristo Gesù vero Dio e vero uomo; aderire a Cristo con il quale costituiamo un sol corpo: Io sono il capo, dice Gesù, voi le membra; io la vite, voi i tralci. Gli Apostoli avevano accettato l’invito di Gesù: ‘Vi farò pescatori di uomini’, ma le loro idee sul Regno di Dio non erano affatto chiare, tanto meno accettavano la sua futura passione e morte.

Con la Trasfigurazione Gesù vuole offrire ai suoi discepoli qualcosa di forte per rigenerare in loro la gioia di avere accettato di seguirlo. Seguire Gesù, essere suoi discepoli non significa solo sofferenza, croce, morte, quanto invece essere rivestiti di luce e di splendore L’uomo per natura  aspira alla gioia, vuole quella luce che fece esclamare a Pietro: ‘E’ bello per noi stare qui, siamo in Paradiso; facciamo tre tende’ e così eterniamo questo momento. La Trasfigurazione è il Paradiso raggiunto; ma bisogna ascoltare Cristo; da qui la voce del Padre: ‘Questi, dice il Padre, è il mio figlio , l’amato. Ascoltatelo’.

Il cammino quaresimale ha senso se porta alla nostra adesione a Cristo con le parole e le opere: Cristo, Figlio prediletto del Padre: ‘Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero’. La Trasfigurazione è uno squarcio di luce divina, che Gesù ha voluto offrire ai suoi discepoli per prepararli al momento drammatico della passione per la quale Egli si era incarnato. Gesù è l’anello che congiunge l’Antico e il Nuovo Testamento, da qui la presenza di Mosè ed Elia: il grande legislatore del popolo ebreo e il grande profeta di Dio.

La grandezza della religione cristiana sta proprio nella divinità di Cristo , che sbandiera l’amore di Dio per l’umanità con il sacrificio di Cristo che muore per salvare il mondo intero, per riscattare l’uomo e riportarlo alla dignità di figlio di Dio. Come discepoli di Cristo, la Trasfigurazione ci apre lo sguardo sull’amore di Dio e ci impegna, come discepoli di Gesù, a vivere sempre meglio la nostra fede e l’adesione a Cristo Gesù. 

Ascoltare Cristo è oggi una cosa assai ardua: non è sentire quello che dice, ma realizzarlo nella nostra vita quotidiana: ‘Chi vuole essere mio discepolo prenda la croce e mi segua’. Solo in queste coordinate ha senso la prova di Abramo, a cui Dio disse: prendi il tuo diletto figlio Isacco, che ami, Sali sul monte a sacrificalo. Una prova terribile, una prova che verte non su qualcosa di accessorio o secondario, ma sul figlio (osso delle mie ossa, carne della mia carne).

Abramo, uomo di fede, risponde: ‘Eccomi!’ Ma Dio non vuole sacrifici umani; non vuole la morte sacrificale, come era uso nelle religioni pagane, Dio vuole amore, perdono, misericordia. Solo Dio, il Padre, permetterà il sacrificio di Cristo Gesù. E Gesù dirà agli Apostoli: ‘Andiamo a Gerusalemme, là, il Figlio dell’uomo sarà messo in croce, ma il terzo giorno risorgerà’. E’ il grande sacrificio per cui il Verbo eterno si fece carne per riconciliare il cielo con la terra, l’uomo con Dio.

Forse chiedi ancora: chi è Gesù?  Per la gente è il profeta, per l’apostolo Pietro è il Messia atteso, per il Padre, che sta nei cieli: ‘Questi è mio  Figlio. L’Amato, ascoltatelo’. Nelle parole del Padre c’è tutto il programma della Quaresima: dobbiamo metterci in ascolto di Gesù, che ci rivela il Padre e il suo amore misericordioso. Gesù, come figlio dell’uomo, nato da Maria Vergine, della stirpe di David, Gesù è nostro fratello maggiore che ci ha aperto le porte del Regno dei cieli. 

Gesù nobilita veramente la natura umana laddove ascoltiamo la sua parola e la tramutiamo in opere di amore, di misericordia, di perdono. Il Vangelo definisce Maria ‘beata perché hai creduto nell’adempimento  delle parole del Signore’. Maria è madre di Gesù e madre nostra, madre della Chiesa, Regina del cielo e della terra ; noi oggi la invochiamo perché ci aiuti ad entrare in sintonia con le parole del Padre: ‘E’ mio Figlio, l’amato, ascoltatelo’.

Cristo Gesù ci parla di conversione: ‘il Regno di Dio è vicino: convertitevi’. Prepariamoci alla Pasqua, amici carissimi, da uomini nuovi, uomini della Nuova Alleanza: da veri figli di Dio  seguendo Cristo Gesù fratello Maggiore. Allora è veramente Pasqua di risurrezione.

A 60 anni dalla Concilium, la liturgia è ancora il cuore della vita della Chiesa?

“Il sacro Concilium… Ritiene quindi di doversi occupare in modo speciale anche della riforma e della promozione della liturgia. La liturgia infatti, mediante la quale, specialmente nel divino sacrificio dell’eucaristia, ‘si attua l’opera della nostra redenzione’, contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa… In tal modo la liturgia, mentre ogni giorno edifica quelli che sono nella Chiesa per farne un tempio santo nel Signore, un’abitazione di Dio nello Spirito, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo, nello stesso tempo e in modo mirabile fortifica le loro energie perché possano predicare il Cristo”.

La Trasfigurazione del Signore

La Liturgia oggi ci propone l’evento della Trasfigurazione ed invita anche noi a spingere lo sguardo della fede oltre la ferialità del periodo estivo per cogliere il mistero di amore di Cristo Gesù, cuore della storia umana. La Liturgia ci indica la strada maestra da seguire attraverso gli eventi che hanno determinato a nostra redenzione: dall’ascolto della parola dei profeti, che è come una lampada che brilla in un luogo oscuro (2Pt. 1, 9).

Assisi ha celebrato il decennale di papa Francesco

Nel decimo anniversario dell’elezione di papa Francesco che ha voluto assumere il nome del Santo d’Assisi, sabato 4 marzo si è svolto alla Porziuncola di Assisi un incontro per comprendere questo tratto di strada della Chiesa di Cristo e la celebrazione eucaristica di preghiera per il Pontefice. Presiedendo tale appuntamento il francescano messicano p. Agustín Hernández Vidales, rettore della Pontificia Università Antonianum, ha evidenziato che l’ansia missionaria del primo papa latinoamericano ricorda quella dei primi dodici frati minori, noti anche come i dodici apostoli, che nei primi decenni del XVI secolo sbarcarono in Messico per annunciare il Vangelo.

Seconda domenica di Quaresima: Questi è mio Figlio, l’amato; ascoltatelo

E’ iniziata la Quaresima. Tempo forte, che conduce alla Pasqua di risurrezione; non è un itinerario da scoprire, è un cammino da percorrere, passo dopo passo, perché l’uomo è oggetto dell’azione misericordiosa di Dio Padre. Aiutati dalla Parola di Dio, non bastano solo i quaranta giorni che vanno dal ‘mercoledì della ceneri al giovedì santo’, ma sono necessari il pentimento dei peccati e il servizio: una vita nuova caratterizzata dall’amore verso Dio e verso i fratelli; è necessario riscoprire il nostro Battesimo, che ci ha costituiti figli di Dio, e vivere da veri figli di Dio.

Papa Francesco: nell’ascesi si cammina sinodalmente

Venerdì scorso è stato pubblicato il messaggio di papa Francesco per la Quaresima sul tema ‘Ascesi quaresimale, itinerario sinodale’, che prende spunto dal racconto evangelico della Trasfigurazione: “L’ascesi quaresimale è un impegno, sempre animato dalla Grazia, per superare le nostre mancanze di fede e le resistenze a seguire Gesù sul cammino della croce”.

2^ domenica di Quaresima: la trasfigurazione di Gesù

La Quaresima è itinerario verso la Pasqua di risurrezione e il Vangelo oggi  ci conduce al monte Tabor, dove Gesù in preghiera si trasfigura, appare ai tre apostoli  nello splendore della sua divinità. Gesù aveva annunziato agli Apostoli la sua imminente passione e morte e questi erano rimasti male, quasi increduli , tanto amavano il loro Gesù maestro. Gesù vuole preparare i suoi discepoli al dramma della passione e questo messaggio era diretto a quanti avrebbero creduto in Lui.

Papa Francesco invita ad ascoltare Dio

Ieri papa Francesco ha concelebrato una messa nella chiesa del Gesù in occasione del l IV centenario della Canonizzazione dei Santi Isidoro l’Agricoltore, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Teresa di Gesù e Filippo Neri, analizzando i tre verbi usati nel vangelo lucano per descrivere la Trasfigurazione.

2^ Quaresima: Gesù si trasfigura

Nella 1^ domenica abbiamo ascoltato il messaggio di Gesù: ‘convertitevi’; ora è la voce del Padre che addita l’oggetto del nostro credere: ‘Questi è mio Figlio, l’amato, ascoltatelo’. Il cristianesimo non è una dottrina da conoscere, o da imparare; essere cristiani significa accettare Cristo Gesù vero Dio e vero uomo, aderire a Lui con il quale costituiamo un solo corpo: Io sono il capo, voi siete le membra; Io sono la vite, voi i tralci.

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