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Il ‘sogno’ di Giulia Zedda
Giulia Zedda, la bambina sarda morta a 10 anni per un tumore e nata in cielo, tra i puri, aveva un sogno da realizzare prima di lasciare questa terra: ‘Mamma, vorrei che prendessi tutti i miei giocattoli e li regalassi ai bambini bisognosi. Io voglio fare del bene al prossimo’. Giulia aveva due sogni: diventare veterinaria e aiutare gli altri. Grazie alla mamma, che realizza il suo ultimo desiderio, quello più importante si è avverato.
L’attualità del Concilio Vaticano II nel rinnovamento della Chiesa
“La Madre Chiesa si rallegra perché, per un dono speciale della Divina Provvidenza, è ormai sorto il giorno tanto desiderato nel quale qui, presso il sepolcro di san Pietro, auspice la Vergine Madre di Dio, di cui oggi si celebra con gioia la dignità materna, inizia solennemente il Concilio Ecumenico Vaticano II”.
Papa Francesco racconta ai trappisti i ‘sogni’ di Gesù
Appena rientrato dal viaggio apostolico in Kazakhstan papa Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti al Capitolo generale dei Cistercensi della stretta osservanza (trappisti), che stanno svolgendo he state svolgendo la seconda parte del Capitolo Generale alla Porziuncola di S. Maria degli Angeli, esortandoli a ricercare i ‘sogni di Gesù’, ovvero i suoi desideri più grandi che il Padre suscitava nel suo cuore divino-umano:
‘Voglio qualcosa di vero’: il nuovo singolo dei The Sun
Canzone manifesto della ‘Fraternità’, ispirata da don Alberto Ravagnani, ‘Voglio qualcosa di vero’, il nuovo singolo dei The Sun in uscita oggi, venerdì 26 agosto, è la canzone manifesto della ‘Fraternità’, esperienza nata tra migliaia di giovani a partire dall’oratorio di don Alberto Ravagnani, sacerdote youtuber salito alla ribalta con i suoi video realizzati per restare, nonostante l’isolamento forzato, vicino ai ragazzi della sua comunità.
Papa Francesco: vocazione è realizzare il ‘sogno’ di Dio
Vocazione è secondo papa Francesco ‘realizzare il sogno di Dio’: ogni vocazione nella Chiesa, scrive nel messaggio della 59^ Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, concorre all’obiettivo di ‘far risuonare l’armonia dei molti e differenti doni che solo lo Spirito Santo sa realizzare’. Per questo la Chiesa deve diventare sempre più sinodale, capace di camminare unita nell’armonia delle diversità, in cui tutti hanno un loro apporto da dare e possono partecipare attivamente per essere ‘chiamati a edificare la famiglia umana’:
La Comunità di Sant’Egidio 54 anni di ascolto del grido dei poveri
Il ‘popolo’ della Comunità di Sant’Egidio, raccolto nella basilica di San Giovanni in Laterano, ha suggerito al card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, un’immagine di universalità, sia per le diverse nazionalità, ma anche rispetto al Vangelo che porta il sogno di popoli e di generazioni che vivono insieme in fraternità in occasione della liturgia di ringraziamento per il 54° anniversario della stessa, fondata il 7 febbraio 1968 da Andrea Riccardi.
Il papa ai fedeli: sognate come san Giuseppe
Al termine dell’udienza generale odierna papa Francesco ha invitato i fedeli a pregare il Padre Nostro per la pace in Ucraina: “E ora, con il Padre Nostro, vi invito a pregare per la pace in Ucraina, e a farlo spesso nel corso di questa giornata: chiediamo con insistenza al Signore che quella terra possa veder fiorire la fraternità e superare ferite, paure e divisioni”.
Il papa ai migranti ha raccontato la speranza di san Paolo
La visita apostolica a Cipro di papa Francesco si è conclusa con l’incontro con i migranti nella chiesa cattolica di Santa Croce, a est della Porta di Paphos, all’interno delle antiche mura di Nicosia, con la parete posteriore che confina con la zona cuscinetto dell’Onu, con un ringraziamento ai patriarchi Patriarchi Pizzaballa e Béchara Raï ed alla Caritas, ma soprattutto ai migranti:
Il papa ai giovani: sognate in grande
Milano ha salutato i giovani dei ‘Fridays for future’, che chiedono un serio cambiamento ambientale, perché sanno che le ultime sette estati sono state le più calde del secolo e sanno che gli incendi che hanno colpito il nostro Pianeta nei mesi di luglio e agosto hanno rilasciato nell’atmosfera lo stesso quantitativo di CO2 prodotto dall’India in un anno intero. Nel documento chiedono di tagliare le emissioni di CO2 del 12% all’anno, così da arrivare a un quasi ‘zero’ al 2030, come ha detto Lucia, 24 anni: “Migliorare l’alimentazione e cercare di comprare sempre meno carne. Io sono una studentessa e ho poco tempo quindi quella già pronta al supermercato è comoda, ma voglio riuscire ad essere più attenta anche in questo ambito. E’ difficile, lo so, però si può provare”.
E papa Francesco, in un video messaggio, ha ringraziato i giovani che hanno partecipato al seminario promosso dall’Italia nell’ambito della ‘Youth4Climate: driving Ambition’: “Questa visione è capace di mettere in crisi il mondo degli adulti, poiché rivela il fatto che non solo siete preparati all’azione, ma siete anche disponibili all’ascolto paziente, al dialogo costruttivo e alla comprensione reciproca”.
E’ un incoraggiamento ad un’alleanza educativa: “Perciò vi incoraggio a unire gli sforzi mediante un’ampia alleanza educativa per formare generazioni salde nel bene, mature, capaci di superare le frammentazioni e di ricostruire il tessuto delle relazioni di modo che possiamo giungere a una umanità più fraterna. Si dice che siete il futuro, ma in queste cose siete il presente, siete quelli che stanno costruendo oggi, nel presente, il futuro.
Il Patto Educativo Globale, che è stato lanciato nel 2019, va in questa direzione e cerca di dare risposte condivise al cambiamento storico che l’umanità sta sperimentando e che la pandemia ha reso ancora più evidente.
Le soluzioni tecniche e politiche non sono sufficienti se non sono sostenute dalla responsabilità di ogni membro e da un processo educativo che favorisca un modello culturale di sviluppo e di sostenibilità incentrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente. Ci deve essere armonia tra le persone, uomini e donne, e l’ambiente. Non siamo nemici, non siamo indifferenti. Facciamo parte di questa armonia cosmica”.
Infine l’invito a prendere sagge decisioni: “Attraverso idee e progetti comuni si potranno trovare soluzioni che superino la povertà energetica e che pongano la cura dei beni comuni al centro delle politiche nazionali e internazionali, favorendo la produzione sostenibile, l’economia circolare, la messa in comune delle tecnologie adeguate. E’ il momento di prendere decisioni sagge affinché si sappiano valorizzare le molte esperienze acquisite negli ultimi anni, al fine di rendere possibile una cultura della cura, una cultura del condividere responsabile”.
Anche nel messaggio al Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, il papa ha sottolineato la ‘fame di giustizia’ dei giovani: “Oggi i giovani di tutto il mondo stanno coltivando la loro creatività e la loro energia per affrontare le cause strutturali dell’attuale crisi alimentare, dai prolungati conflitti armati agli effetti devastanti del cambiamento climatico. Il loro senso di appartenenza a una stessa comunità e al pianeta vi affida con urgenza il compito di agire e risolvere le sfide che affliggono la famiglia umana in modo innovativo. Il loro dono per noi consiste nell’apportare soluzioni innovative per affrontare i vecchi problemi e nel coraggio di non lasciarsi limitare da un pensiero miope che si rifiuta di cambiare”.
Ed ha chiesto di intraprendere sogni grandi: “Con questa convinzione, chiedo a tutti i giovani riuniti nel Forum Mondiale sull’Alimentazione di essere intrepidi e decisi. Chiedo loro di restare uniti e saldi nei loro propositi. Di non essere meschini nei loro sogni, di lottare per un futuro migliore e di trasformare questi aneliti in azioni concrete e significative. Di lasciarsi alle spalle le routine e i falsi miraggi e di rigenerare questo mondo scosso dalla pandemia. E tutto questo diventerà una felice realtà se semineranno solidarietà, creatività, nobiltà di animo”.
Ed agli adulti di non deludere i sogni dei giovani: “Spetta a quanti ora devono adempiere agli impegni formulati negli ultimi mesi non deludere le nuove generazioni. Guardate profondamente gli occhi dei giovani che vi chiedono un cambiamento, e ascoltate. Ascoltate le loro preoccupazioni e ispiratevi alla loro visione, perché è il nostro presente che definirà il loro futuro”.