Tag Archives: Rete

Dott.ssa Vinai: vicinanza della Chiesa verso chi ha subito l’abuso

Lo scorso giovedì 17 novembre è stato presentato da parte della Cei il primo report sulla rete territoriale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili nelle diocesi italiane, curato dai proff. Barbara Barabaschi e Paolo Rizzi, docenti all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, in cui è emerso che “l’età delle presunte vittime segnalate nel biennio 2020-2021 si concentra nella fascia d’età 10-18 anni, in particolare il 37,1% tra coloro che hanno età compresa tra i 15 e i 18 anni e il 31,5% tra chi ha un’età compresa tra i 10 e i 14 anni. In misura decisamente inferiore i casi segnalati relativi a presunte vittime over 18 anni (18,0%) (spesso in questi casi si è

Il Card. Semeraro inaugura il nuovo anno pastorale del COR

E’ il card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica per l’apertura del nuovo anno pastorale del Centro Oratori Romani oggi alle ore 19:30, accolto dal presidente David Lo Bascio, la Giunta esecutiva e don Simone Carosi, assistente ecclesiastico dell’Associazione fondata dal Servo di Dio Arnaldo Canepa insieme ai soci effettivi dell’associazione che da oltre 70 anni promuove la pastorale oratoriana a Roma.

La Chiesa italiana è un ‘cantiere’ sinodale

La Chiesa cattolica in Italia si sta preparando al Sinodo del 2023 con materiali a disposizione per i fedeli: infatti è online la sintesi nazionale della fase diocesana del Sinodo 2021-2023, ‘Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione’, che la presidenza della CEI ha consegnato lunedì 15 agosto alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.

Fra Marco Vianelli:la Chiesa aperta alla prossimità delle famiglie

Un incontro mondiale con una formula inedita e multicentrica: accanto alla sede principale dell’evento, che rimane Roma, ci sono tante iniziative locali nelle diocesi di tutto il mondo, analoghe a quelle che contemporaneamente si svolgono nella capitale italiana. Pur rimanendo infatti Roma la sede designata, ogni diocesi è centro di incontri locali per le proprie famiglie e le proprie comunità, come aveva detto tempo fa papa Francesco:

YouTopic Fest: sostenibilità, ambiente, relazione, pace

Sostenibilità, ambiente, relazione, pace. La terza giornata conclude la sesta edizione del Festival internazionale del conflitto di Rondine, YouTopic Fest approfondendo la dimensione integrale dell’umano, che è il valore profondo che muove Rondine e il suo Metodo educativo-formativo. Il focus sono le relazioni come habitat dentro il quale il conflitto si può gestire, riconoscere e trasformare, per vivere, quindi, le differenze come opportunità generativa.

La sfida della rete per testimoniare il Vangelo, un libro e tre autori

“Vi presentiamo alcune idee realizzabili (perché già realizzate) nei diversi ambienti e con varie fasce di età, partendo da ciò che viviamo ordinariamente, ma con una prospettiva nuova, quella in cui i new media sono una risorsa per la crescita, la formazione, la pastorale, l’insegnamento, la catechesi. Alcune delle attività sono frutto della nostra creatività, altre sono state davvero attuate e sono in corso, altre ancora si sono trasformate in veri percorsi di formazione in presenza e online”.

Da Taizé parte un invito alla speranza

Invece che a Torino i giovani europei si sono trovati in streaming per vivere insieme gli ultimi giorni dell’anno nel consueto incontro di fine anno per credere nella pace invocata nell’ultima notte del 2020, come ha affermato frère Alois: “Sì, un incontro online non può sostituire un vero incontro tra le persone, ma serve a tenere viva la speranza”.

Pedofilia: sempre più ‘orchi’ e più vittime

Nei giorni scorsi è stata sgominata una banda di insospettabili ‘orchi’ che, utilizzando una nota piattaforma di messaggistica, si scambiavano fotografie e video pedopornografici, chiamata ‘Operazione 50 Community’, perché le ricerche condotte da oltre 200 investigatori del Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, hanno portato all’esecuzione di 50 decreti di perquisizione, tre arresti e il sequestro di migliaia di files ordinati, appunto, con lucida e terribile meticolosità.

Per mons. Olivero il coronavirus non è stata una parentesi

‘Non è una parentesi. Una rete di complici per assetati di novità’ è un libro che nasce per iniziativa di mons. Derio Olivero, il vescovo di Pinerolo guarito dal Coronavirus dopo una lunga battaglia in ospedale: per accogliere gli insegnamenti e le provocazioni che la pandemia ha portato nella Chiesa e nella società, mons. Olivero ha chiesto ad alcuni amici, voci tra le più significative della Chiesa italiana, di offrire un proprio contributo per pensare un futuro in cui non tornare semplicemente a ‘come eravamo prima’ ma approfittare per diventare migliori e costruire un contesto più umano e favorevole alla fede. Il libro ha la prefazione di Enzo Biemmi e gode dei contributi di Duilio Albarello, Ester Brunet, Paolo Curtaz, Marco Gallo, Andrea Grillo, Alberto Maggi, Antonio Scattolini, Ivo Seghedoni, MichaelDavide Semeraro.

#Lachiesachecè raccontata dai comunicatori cattolici

Una pagina Facebook e una rubrica Youtube, ‘Rastrelli feriali’, che è nata dal basso e che sin dalla prima ora ha iniziato a raccontare la chiesa nel tempo del Coronavirus, per far emergere il ruolo indispensabile del popolo cristiano, attraverso iniziative caritatevoli e di prossimità spirituale nel progetto coordinato dalla giornalista Martina Pastorelli.

Lo sforzo economico delle diocesi e delle Caritas; l’ascolto e il sostegno delle fragilità, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza; i momenti di preghiera e di catechesi portati avanti grazie all’utilizzo di tutti i mezzi della comunicazione digitale sono solo parte dell’impegno messo in campo dalla Chiesa in tutto il mondo.

Particolarmente significativa la presenza dei consacrati negli ospedali e nelle strutture sanitarie che fronteggiano in prima linea l’emergenza. Non meno importante il ruolo del personale sanitario credente che offre segni di misericordia, conforto e speranza ai malati che lottano contro il virus e ai paranti che non possono recarsi ai capezzali dei loro cari.

Per cogliere tutto il bene che emerge da questa situazione di enorme sacrificio, la giornalista, fondatrice di ‘Nel Dialogo’, Martina Pastorelli, ha lanciato la pagina Facebook #lachiesachecè. L’esperta di comunicazione triestina, insieme ad altri giornalisti ed alcuni sacerdoti, raccoglie ogni giorno tutte le testimonianze che arrivano dal territorio, dalle parrocchie, dalle comunità di fede e dai presuli per mostrare come la Chiesa non ci lascia mai soli.

La giornalista triestina ha presentato a Vatican News l’iniziativa che parte domenica 29 marzo: “La prossima parte proprio domenica 29; sulla nostra pagina ci sarà uno strumento di riflessione molto bello. Offriremo sette pillole video, ad uso social, una al giorno, per riflettere su altrettante occasioni che questa emergenza rappresentano.

Papa Benedetto XVI scriveva che la crisi può essere occasione di discernimento e nuova progettualità, e allora da quella che ci impone il coronavirus abbiamo realizzato una serie di video con il vescovo di Trieste, mons. Crepaldi, che trae sette occasioni per il futuro alla luce della dottrina sociale della Chiesa. L’obiettivo è proprio quello di cercare di rimettere l’uomo al centro. Nel cristianesimo tutto, anche eventi come questa pandemia, diventa l’occasione per fare cultura dell’umanesimo integrale”.

Da questa situazione imposto dal coronavirus, #lachiesachecè ha realizzato una serie di video con il vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, il quale ha tratto sei ‘occasioni’ per il futuro della comunità umana alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, prendendo spunto dalla riflessione ‘Coronavirus, l’oggi e il domani’, pubblicato dall’Osservatorio card. Van Thuan, su un’emergenza che non è solo sanitaria.

Nella lettera alla diocesi mons. Crepaldi ha sottolineato l’esigenza di ripensare la vita sociale: “L’emergenza dell’epidemia in atto interpella in profondità la Dottrina sociale della Chiesa. Questa è un patrimonio di fede e di ragione che in questo momento può dare un grande aiuto nella lotta contro l’infezione, lotta che deve riguardare tutti i gradi ambiti della vita sociale e politica. Soprattutto può dare un aiuto in vista del dopo-coronavirus.

Serve uno sguardo di insieme, che non lasci fuori nessuna prospettiva veramente importante. La vita sociale richiede coerenza e sintesi, soprattutto nelle difficoltà, ed è per questo che nelle difficoltà gli uomini che sanno guardare in profondità e in alto possono trovare le soluzioni e, addirittura, le occasioni per migliorare le cose rispetto al passato”.

Concludendo la presentazione dell’iniziativa la giornalista triestina ha sottolineato la ‘risposta’ della rete:“La rete sta rispondendo con sentita partecipazione, sia con le testimonianze personali di tanti fedeli che da nord a sud del Paese condividono notizie, foto, esperienze, persino disegni dei bambini, sia con l’adesione di Diocesi e contributi video ad hoc  di sacerdoti attivi e conosciuti sul web.

Nella grande prova che stiamo attraversando, questa partecipazione comune di popolo e pastori sta contribuendo anche a smarcare la Chiesa da alcune cornici negative che spesso circolano (disattenta, distante, disunita…), raccontando ‘l’altra storia’: la comunità di fede che è, il bene che fa, la presenza al contempo spirituale e materiale. Infine -e soprattutto- si sta evidenziando che, nella Chiesa, le cose che uniscono sono molte di più di quelle che dividono”.

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