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Le diocesi chiedono la protezione della Madonna per le città

E’ stato il card. Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, a presiedere il Pontificale, domenica scorsa, per la festa del Patrocinio di Santa Lucia, patrona di Siracusa nel ricordo del miracolo del 1646 quando a Siracusa imperversava una carestia ed i siracusani chiesero aiuto alla patrona: dal mare arrivarono navi cariche di grano ed una colomba avvertì i fedeli riuniti in preghiera in Cattedrale.

La Festa è inserita nell’Anno Luciano, indetto dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, il 13 dicembre scorso e che si concluderà il 20 dicembre prossimo quando sarà a Siracusa il corpo della martire siracusana che si trova custodito a Venezia, sul tema ‘In luce ambulamus’, che trae origine dal titolo della lettera pastorale dell’arcivescovo Lomanto: “A Santa Lucia chiediamo di continuare a proteggere la nostra Città e la nostra Chiesa siracusana che si gloria di averle dato i natali”.

In tale discorso il vescovo ha chiesto alla santa patrona di sostenere i fedeli nella fede: “Santa Lucia, nella sua vita e nel suo martirio, ha testimoniato il suo amore a Gesù, la sua carità ai fratelli e la sua speranza nella vita eterna, scegliendo la via della semplicità, dell’umiltà e dell’aiuto agli altri, soprattutto verso i più bisognosi”.

Il discorso del vescovo siracusano è un invito all’impegno affinché la speranza non si spenga: “Noi che guardiamo con ammirazione e devozione a santa Lucia, vogliamo impegnarci come lei a piantare il seme della speranza nella nostra società, che rischia di smarrirsi nei freddi calcoli degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale. Una società, che vuole essere umana, deve mettere al centro la persona e non le statistiche, la carità e non i like, l’incontro con gli altri e non le visualizzazioni sterili, che il più delle volte sono segno di solitudini infinite”.

E’ un invito a costruire in comunione il bene comune: “La politica sia sempre al servizio del bene comune, mirando ad un’economia solidale e attenta verso chi è nel bisogno, perché se il più debole è tutelato nelle giuste attenzioni, ne guadagna tutta la società. La sanità ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee, come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa. E’ urgente pensare insieme, progettare insieme, disegnare sentieri di pace, operare per il bene di tutti, impegnandoci per la promozione sociale con l’intelligenza del cuore e non delegando a nessuna intelligenza artificiale”.

E’ un invito a porre attenzione ai poveri, come santa Lucia: “Insieme a santa Lucia adoperiamoci per la costruzione di un mondo migliore, seminando il seme della risurrezione di Gesù negli ambienti in cui viviamo, amiamo e speriamo, per portare amore dove non c’è amore, affinché tutto si trasformi in amore. Guardiamo a Santa Lucia, nostra sorella e Patrona, e guardiamo con santa Lucia in avanti, in alto e in profondità nel mistero di Dio per scorgere l’infinita dignità dell’uomo. Insieme a santa Lucia testimoniamo Gesù unico fondamento della nostra speranza, salvezza della nostra vita, fiducia delle nostre famiglie, benedizione della nostra società”.

Mentre il vescovo di Imola, mons. Giovanni Mosciatti, nel messaggio per l’inizio delle Rogazioni della Beata Vergine del Piratello, per chiedere aiuto alla Madonna: “Carissimi, anche questo anno le solenni rogazioni in onore della Beata Vergine del Piratello accadono in un momento importante della nostra vita. Nel latino rogare vuol dire pregare, chiedere aiuto, protezione, liberazione dal male. Ne abbiamo proprio bisogno in questo tempo così drammatico”.

Ed ha richiamato ai valori di papa Pio VII, sottolineati recentemente da papa Francesco: “Il santo padre ci ha indicato i tre valori cardine di cui papa Chiaramonti è stato testimone, essenziali anche per i nostri cammini personali e comunitari: la comunione, la testimonianza e la misericordia. Mi ha molto colpito il suo richiamo perché ha descritto tre doni importanti da chiedere per tutti noi, tre punti importanti per il nostro cammino comune”.

Tre sono le pratiche che papa Pio VII ha ritenuto fondamentali: “La comunione. Papa Pio VII ne è stato un convinto sostenitore e difensore in tempi di lotte e divisioni feroci, con ferite sanguinanti sia morali che fisiche. La sua pacata e tenace perseveranza nel difendere l’unità ci aiuta a guardare al nostro tempo, ad essere costruttori di unità nella Chiesa universale, in quella locale, nelle parrocchie e nelle famiglie: a fare comunione, a favorire la riconciliazione, a promuovere la pace, fedeli alla verità nella carità!

La testimonianza. Papa Chiaramonti è stato un annunciatore coraggioso del Vangelo, con la parola e con la vita. Abbiamo bisogno oggi di questa testimonianza reciproca: l’amore per la verità, l’unità, il dialogo, l’attenzione agli ultimi, il perdono, la ricerca tenace della pace. Testimoni tra noi e nelle nostre comunità di mansuetudine e disponibilità al sacrificio.

La misericordia. Pio VII fu un grande uomo di carità, fino a concedere ospitalità proprio ai familiari di quel Napoleone che pochi anni prima lo aveva fatto incarcerare e chiedendo per lui, ormai sconfitto, un trattamento mite nella prigionia”.

E’ un invito a partecipare alla ‘sinfonia’ di preghiera: “Vogliamo chiedere alla Vergine Maria, nostra patrona, di poter essere testimoni di questa comunione e di questo amore e così accompagnare la nostra Chiesa anche nel cammino di preparazione all’evento di grazia del Giubileo 2025”.

(Foto: Diocesi di Siracusa)

Papa Francesco: la Madonna è tempio di Dio

“Seguo con viva preoccupazione quanto sta avvenendo in Nicaragua, dove Vescovi e sacerdoti sono stati privati della libertà. Esprimo ad essi, alle loro famiglie e all’intera Chiesa nel Paese la mia vicinanza nella preghiera. Alla preghiera insistente invito pure tutti voi qui presenti e tutto il Popolo di Dio, mentre auspico che si cerchi sempre il cammino del dialogo per superare le difficoltà. Preghiamo per il Nicaragua oggi”.

Maria Immacolata, una donna con un grande coraggio

“E’ tra questi due verbi, all’apparenza diversi tra loro, che si snoda il cammino di Maria. Confinata a vivere in un villaggio non identificabile nelle carte geografiche. Maria, piccola fanciulla di Nazaret, è invitata dall’arcangelo Gabriele a collaborare al progetto d’amore di Dio e subito ad intonare il canto dei poveri e degli esclusi.

Mons. Moraglia: riscoprire il valore della donna è decisivo per la Chiesa e per la società

Una festa per la fede del ‘Popolo di Dio’: questa è da sempre la celebrazione annuale della festa della ‘Madonna della Salute’ per i veneziani. Quindi non una semplice ricorrenza tradizionale, ma un rinnovarsi del rapporto con il Signore attraverso la devozione alla Vergine Maria, come ha affermato il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia nell’omelia al vangelo che narrava le nozze di Cana, conducendo il fedele al ‘cuore’ della rivelazione cristiana:

La vita di Madre Elisa Martinez beata per amore a Dio ed ai poveri

“Vorrei dilatare il mio cuore per abbracciare tutte le creature sparse in ogni angolo della Terra, specialmente le più bisognose ed emarginate”: sono le parole che diceva madre Elisa Martinez, fondatrice della Congregazione delle Figlie di Santa Maria di Leuca, che sono state ricordate dal card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi nella celebrazione della messa di beatificazione della religiosa nel Santuario che alla congregazione dà il nome:

Papa Francesco ai consacrati: non dimenticate l’adorazione eucaristica

Al termine della giornata papa Francesco ha incontrato i vescovi, i sacerdoti, i missionari, i consacrati e le consacrate, gli operatori pastorali, che operano in questo grande stato asiatico, salutato dal presidente della Conferenza episcopale dell’Asia centrale, mons. José Luis Mumbiela Sierra, che lo ha ringraziato per questa visita apostolica:

Papa Francesco racconta l’evangelizzazione di san Juan Diego

Nell’udienza generale odierna papa Francesco ha descritto l’evangelizzazione nel  Sud America grazie alla Madonna di Guadalupe, continuando la catechesi sugli evangelizzatori della fede: “Nel nostro percorso alla riscoperta della passione per l’annuncio del Vangelo, guardiamo oggi alle Americhe. Qui l’evangelizzazione ha una sorgente sempre viva: Guadalupe”.

Casablanca: la forza della tradizione

Era sbarcata dalla Sicilia a Casablanca, migrante tra i migranti, quasi un secolo fa. La Madonna di Trapani, particolarmente venerata nella sua terra natale, aveva seguito l’avventura dei pescatori siciliani stanziati nella regione. ‘Per quanto lontano scorra un ruscello non dimentica la sua origine’ si ripete in Africa.

La devozione di Massimiliano Kolbe per la Madonna

Nel suo ‘testamento spirituale’, pronunciato a Roma nel 1933, san Massimiliano Kolbe lasciò in eredità ai suoi confratelli la missione di diffondere la devozione all’Immacolata, via per Gesù, ‘fino agli estremi confini della terra’. In occasione della festa di san Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941), che ricorre nel giorno precedente la festività dell’Assunzione della Vergine Maria, è importante sottolineare la sua devozione alla Madre di Dio, fino al martirio nel campo di concentramento ad Auschwitz.

Venezia celebra la festa della Salute: dare valore alla maternità

Lunedì 21 novembre Venezia ha celebrato la festa della Madonna della Salute, la cui devozione è religiosa ma anche civile, fin da quando la Serenissima la istituì nel XVII secolo per ringraziare la Madonna di aver liberato la città dalla pestilenza che l’aveva duramente colpita. Ecco perché il patriarca, ricordando il bene comune di un tempo, ha invocato quello necessario per il presente.

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