Papa Francesco: innamorarsi è bello!

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Al termine dell’udienza generale odierna papa Francesco ha pregato per la pace e soprattutto per i civili uccisi dall’attacco missilistico ad Erbil: “Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alle vittime, tutte civili, dell’attacco missilistico che ha colpito una zona urbana di Erbil, capitale della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno. Le buone relazioni tra vicini non si costruiscono con simili azioni, ma con il dialogo e la collaborazione. A tutti chiedo di evitare ogni passo che aumenti la tensione in Medio Oriente e negli altri scenari di guerra”.

Quindi ha rivolto un pensiero per i popoli vittime di guerra: “E non dimentichiamo i Paesi che sono in guerra, non dimentichiamo l’Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, non dimentichiamo gli abitanti della Striscia di Gaza che soffrono tanto. Preghiamo per tante vittime della guerra, tante vittime. La guerra distrugge sempre, la guerra non semina amore, semina odio. La guerra è una vera sconfitta umana. Preghiamo per la gente che soffre nella guerra.

Poi ha invitato a pregare per l’unità dei cristiani: “Domani inizia la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, che quest’anno ha per tema: ‘Ama il Signore Dio tuo… e ama il prossimo come te stesso’. Vi invito a pregare, affinché i cristiani raggiungano la piena comunione e rendano una unanime testimonianza di amore verso tutti, specialmente verso i più fragili”.

Nella catechesi odierna il papa ha incentrato la riflessione sul vizio della lussuria: “Proseguiamo il nostro itinerario sui vizi e le virtù; e gli antichi Padri ci insegnano che, dopo la gola, il secondo ‘demone’, cioè vizio, che sta sempre accovacciato alla porta del cuore è quello della lussuria. Mentre la gola è la voracità nei confronti del cibo, questo secondo vizio è una sorta di ‘voracità’ verso un’altra persona, cioè il legame avvelenato che gli esseri umani intrattengono tra di loro, specialmente nella sfera della sessualità”.

Però ha sottolineato che il cristianesimo non condanna il sesso: “Si badi bene: nel cristianesimo non c’è una condanna dell’istinto sessuale. Un libro della Bibbia, il Cantico dei Cantici, è uno stupendo poema d’amore tra due fidanzati.

Tuttavia, questa dimensione così bella della nostra umanità, la dimensione sessuale, la dimensione dell’amore, non è esente da pericoli, tanto che già san Paolo deve affrontare la questione nella prima Lettera ai Corinzi… Il rimprovero dell’Apostolo riguarda proprio una gestione malsana della sessualità da parte di alcuni cristiani”.

Per questo ha parlato dell’innamoramento: “Qui ci sono tanti sposi novelli, voi potere parlare di questo! Perché questo mistero accada, e perché sia un’esperienza così sconvolgente nella vita delle persone, nessuno di noi lo sa. Una persona si innamora di un’altra, l’innamoramento viene. E’ una delle realtà più sorprendenti dell’esistenza. Buona parte delle canzoni che si ascoltano alla radio riguardano questo: amori che si illuminano, amori sempre ricercati e mai raggiunti, amori carichi di gioia, o che tormentano fino alle lacrime”.

E l’innamoramento è bello se non viene ideologizzato: “Se non viene inquinato dal vizio, l’innamoramento è uno dei sentimenti più puri. Una persona innamorata diventa generosa, gode nel fare regali, scrive lettere e poesie. Smette di pensare a sé stessa per essere completamente proiettata verso l’altro, è bello questo…

Pazienza se quell’amore, tanto potente, è anche un po’ ingenuo: l’innamorato non conosce veramente il volto dell’altro, tende a idealizzarlo, è pronto a pronunciare promesse di cui non coglie subito il peso. Questo ‘giardino’ dove si moltiplicano meraviglie non è però al riparo del male. Esso viene deturpato dal demone della lussuria, e questo vizio è particolarmente odioso, almeno per due motivi”.

Il papa ha sottolineato che la lussuria ‘devasta’ le relazioni: “Per documentare una realtà del genere è sufficiente purtroppo la cronaca di tutti giorni. Quante relazioni iniziate nel migliore dei modi si sono poi mutate in relazioni tossiche, di possesso dell’altro, prive di rispetto e del senso del limite? Sono amori in cui è mancata la castità: virtù che non va confusa con l’astinenza sessuale (la castità è più che l’astinenza sessuale), bensì va connessa con la volontà di non possedere mai l’altro”.

Ed ha ribadito che amare significa rispettare: “Amare è rispettare l’altro, ricercare la sua felicità, coltivare empatia per i suoi sentimenti, disporsi nella conoscenza di un corpo, di una psicologia e di un’anima che non sono i nostri, e che devono essere contemplati per la bellezza di cui sono portatori. Amare è questo, e l’amore è bello.

La lussuria, invece, si fa beffe di tutto questo: la lussuria depreda, rapina, consuma in tutta fretta, non vuole ascoltare l’altro ma solo il proprio bisogno e il proprio piacere; la lussuria giudica una noia ogni corteggiamento, non cerca quella sintesi tra ragione, pulsione e sentimento che ci aiuterebbe a condurre l’esistenza con saggezza”.

Inoltre la lussuria è un vizio pericoloso: “Ma c’è una seconda ragione per cui la lussuria è un vizio pericoloso. Tra tutti i piaceri dell’uomo, la sessualità ha una voce potente. Coinvolge tutti i sensi, dimora sia nel corpo che nella psiche, e questo è bellissimo, ma se non è disciplinata con pazienza, se non è inscritta in una relazione e in una storia dove due individui la trasformano in una danza amorosa, essa si muta in una catena che priva l’uomo di libertà.

Il piacere sessuale, che è un dono di Dio, è minato dalla pornografia: soddisfacimento senza relazione che può generare forme di dipendenza. Dobbiamo difendere l’amore, l’amore del cuore, della mente, del corpo, amore puro nel donarsi uno all’altro. E questa è la bellezza del rapporto sessuale”.

Infine è un invito ad ‘intraprendere’ la battaglia: “Vincere la battaglia contro la lussuria, contro la ‘cosificazione’ dell’altro, può essere un’impresa che dura tutta una vita. Però il premio di questa battaglia è il più importante in assoluto, perché si tratta di preservare quella bellezza che Dio ha scritto nella sua creazione quando ha immaginato l’amore tra l’uomo e la donna, che non è per usarsi l’un l’altro, ma per amarsi”. Al termine dell’udienza generale alcuni circensi hanno allietato la giornata con acrobazie e clownerie.

(Foto: Santa Sede)

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