La cura delle anime nel Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria di Cleveland secondo il Rito Vetus Ordo nel rispetto di Traditionis custodes

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 11.08.2023 – Vik van Brantegem] – Il Vescovo di Cleveland, Mons. Edward C. Malesic, JLC, ha disposto per decreto la fusione della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria con la Parrocchia di Sant’Emerico. La fusione avrà effetto dalla mezzanotte all’inizio di lunedì 14 agosto 2023, vigilia della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Inoltre, ha istituito un Santuario presso la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria, con un secondo decreto, le cui disposizioni entrano in vigore martedì 15 agosto 2023, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

Il 20 febbraio 2022, il Vescovo di Cleveland, Mons. Edward C. Malesic, JLC, ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria, durante la quale Don Richard Bona, JCD, è stato insediato come parroco, ha benedetto le campane della chiesa restaurate e ha ricordato il 100° anniversario della consacrazione della chiesa al numero 9016 di Buckeye Road a Cleveland.
Il primo edificio della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria, con una struttura di base in stile neogotico in mattoni, completato nel 1893, fu rimosso nel 1917 per la costruzione dell’attuale edificio. Sebbene la prima pietra sia stata posta nel 1918, il processo di costruzione fu lungo, e fu finalmente completato solo nel 1922. Costruita principalmente in pietra calcarea, secondo un progetto dell’architetto di Cleveland Emile Uhlrich, la chiesa è un esempio di architettura rinascimentale barocca di influenza italiana, in parte modellata sulla chiesa di Sant’Agnese in Agone a piazza Navona in Roma. Due grandi torri, sormontate da cupole, formano le estremità della facciata, mentre un grande rosone si trova nella parte centrale della facciata in alto sopra l’ingresso principale. Una rampa di scale sale dal marciapiede all’ingresso principale centrale, che si trova lungo il marciapiede senza battuta d’arresto.

Oltre a disporre che il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria, sede della più antica comunità cristiana ungherese negli Stati Uniti, dovrà promuovere “l’eredità cristiana del popolo ungherese”, con questo decreto Mons. Malesic dedica il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria anche al «culto divino secondo i libri liturgici in uso prima della riforma del 1970 (cioè il Missale Romanum del 1962 e gli altri testi liturgici in uso in quel momento)». Inoltre «il Santuario ha il privilegio di celebrare i sacramenti e gli altri atti del culto divino altrimenti propri delle chiese parrocchiali, compresi il battesimo, la cresima, il matrimonio e le esequie».

Al termine di questo articolo riportiamo – nella nostra traduzione italiana dall’inglese – il Decreto vescovile riguardante la fusione della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria con la Parrocchia di Sant’Emerico, nonché il Decreto e l’Istruzione vescovili riguardanti l’istituzione del Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria.

L’edificio era stato ben mantenuto, in parte grazie ai fondi di generosi lasciti, ma i membri erano diminuiti notevolmente rispetto ai tempi di massimo splendore della parrocchia. La maggior parte dei residenti ungheresi del quartiere se ne andò negli anni ’70, in gran parte a causa della scomparsa di posti di lavoro in fabbrica e del rapido aumento dei tassi di criminalità.

Come fu annunciato diversi mesi fa, la difficile situazione della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria ha reso necessaria e intensificata la ricerca di modi per salvare nel tempo la chiesa e la sua eredità ungherese. Con il progetto casuale di un ordine religioso che stava cercando un posto per il ministero nella Diocesi di Cleveland, è stato possibile trovare la soluzione migliore alla situazione attuale (non perfetta che soddisfi tutti, perché impossibile). Nella fusione, la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria rimane una parte della parrocchia ungherese appena fusa ed è elevata a santuario. La chiesa di Sant’Emerico manterrà il suo titolo parrocchiale. Nel prossimo futuro verrà un ordine religioso che assumerà la responsabilità delle operazioni quotidiane del Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria, con alcuni privilegi per i cattolici ungheresi.

I tre documenti vescovi emanate – che riportiamo di seguito nella nostra traduzione italiana dall’inglese – si riferiscono alla prima fase di questa transizione.

Istituendo il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria, il Vescovo di Cleveland ha permesso la celebrazione della Santa Messa con il Messale del 1962 in conformità con i requisiti della Lettera apostolica in forma di Motu proprio Traditionis custodes di Papa Francesco. E sebbene non possa essere parrocchia – Traditiones custodes lo vieta – Mons. Edward C. Malesic, JLC, concede al santuario anche il privilegio di celebrare i sacramenti e altri atti di culto divino tipici delle chiese parrocchiali, come i battesimi, le cresime, i matrimoni e le esequie. Comunque nel documento “Responsa ad dubia su alcune disposizioni della Lettera apostolica in forma di Motu proprio Traditionis custodes”, alla domanda: «È possibile, secondo quanto disposto dal Motu proprio Traditionis custodes, celebrare i Sacramenti con il Rituale Romanum e con il Pontificale Romanum precedenti alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II?», è stato risposto: Negativamente. Solo alle parrocchie personali canonicamente erette che, secondo quanto disposto dal Motu proprio Traditionis custodes, celebrano con il Missale Romanum del 1962, il Vescovo diocesano è autorizzato a concedere la licenza di usare solo il Rituale Romanum (ultima editio typica 1952) e non il Pontificale Romanum precedente alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II». Infatti, Mons. Malesic aggiunge: «I ministri del Santuario dovranno tuttavia curare di celebrarli validamente e lecitamente a norma del diritto».

Il Motu proprio Traditionis custodes ha ordinato ai vescovi diocesani di non far celebrare la Messa tradizionale nelle chiese parrocchiali o di istituire nuove parrocchie personali dove offrila, e questo santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria non lo è. In tal modo, attenendosi scrupolosamente alle disposizioni di Traditionis custodes, il Vescovo di Cleveland ha decretato in favore della salvezza delle anime, come sottolinea. Nella Diocesi di Cleveland si dimostra che possibile offrire la possibilità di celebrare la Santa Messa secondo il Rito Vetus Ordo è possibile e non è escluso che altri vescovi siano altrettanto creativi a favore dei fedeli ai quali questi modi di vivere la fede li aiutano nell’amore di Dio.

Attualmente, nella Diocesi di Cleveland ci sono una decina di luoghi di culto diocesani dove viene offerta la celebrazione della Santa Messa con il Rito Vetus Ordo: Immacolata Concezione, Cleveland; Immacolata Concezione, Willoughby; Maria Regina della Pace, Cleveland; Sacro Cuore di Gesù, South Euclid; Santa Elisabetta d’Ungheria, Cleveland; Sant’Ignazio d’Antiochia, Cleveland; San Paolo, Akron; San Rocco, Cleveland; San Sebastiano, Akron; Santo Stefano, Cleveland. Il Vescovo di Cleveland ha preservata la Messa tradizionale nella chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria, cambiandola da chiesa parrocchiale in un santuario, il che permette di continuare di celebrare qui con il Rito Vetus Ordo, secondo i dettami di Traditionis custodes. Mentre secondo Jeffrey Quick, del gruppo “Cleveland TLM Friends”, laico cattolico che partecipa alla Messa tradizionale, Mons. Malesic ha chiesto alla Santa Sede di preservare tutti i luoghi dove viene celebrato con il Rito Vetus Ordo, rimane l’incertezza sul fatto se la sua richiesta verrà approvata, ha riferito LifeSiteNews.

Decreto
Fusione della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria con la Parrocchia di Sant’Emerico


1. La Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria ha ministrato e ha servito i fedeli cristiani di origine ungherese nella Diocesi di Cleveland dall’anno di Nostro Signore 1892. La Parrocchia di Sant’Emerico, eretta nell’anno di Nostro Signore 1904, è stata anche la fonte di nutrimento spirituale per i fedeli di eredità ungherese. Nel corso di questi tanti anni, i fedeli cristiani si sono nutriti non solo della Parola di Dio, ma hanno ricevuto grazia su grazia dalla sorgente dei sacramenti attraverso i vari atti di culto pubblico di queste due parrocchie. Oggi, mentre il nostro cammino diocesano di fede e grazia continua, e nel nostro impegno approfondito per pianificare il futuro rafforzando meglio sia il ministero della Parola sia per assicurare la stabilità finanziaria della chiesa locale nella missione e nell’obbligo di assicurare che il I fedeli cristiani continuano a ricevere l’assistenza di cui è loro diritto nella legge e nella giustizia, è necessario che la Diocesi di Cleveland faccia piani e nuove disposizioni per la cura spirituale dei parrocchiani di entrambe le venerabili parrocchie.
2. Avendo considerato le seguenti giuste cause a sostegno dell’istituzione della unificata Parrocchia di Sant’Emerico nella Diocesi di Cleveland:
a. provvedere più efficacemente alla cura pastorale dei fedeli cristiani nelle comunità di Santa Elisabetta d’Ungheria e della Parrocchia di Sant’Emerico;
b. rafforzare la predicazione del Vangelo e assicurare la vitalità della vita parrocchiale;
c. provvedere ad una più efficace gestione delle risorse parrocchiali, sia umane che temporali;
d. provvedere al miglior uso del clero.
3. Sentito Don Richard Bona, Parroco della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria e anche Parroco della Parrocchia di Sant’Emerico, che ha consultato i Consigli parrocchiali pastorali ed economici di ciascuna Parrocchia; e dopo aver consultato il Consiglio Presbiterale della Diocesi di Cleveland e il Consiglio Finanziario Diocesano, entrambi i quali hanno dato il loro unanime incoraggiamento alle misure di seguito emanate, il tutto in accordo con i canoni 123, 515 § 2 e 518, CIC, come vescovo diocesano, con la presente:
Unisco la Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria con la Parrocchia di Sant’Emerico in un’unione estintiva, tale che la Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria viene sussunta nella Parrocchia di Sant’Emerico e rimane solo la Parrocchia di Sant’Emerico (cfr Congregazione per il Clero, Linee procedurali per la modifica delle Parrocchie e la chiusura, relegazione e alienazione delle chiese, 30 aprile 2013, n.1.c.ii). La fusione avrà effetto dalla mezzanotte all’inizio di lunedì 14 agosto 2023, vigilia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Da quel momento la Parrocchia di Sant’Emerico includerà i fedeli della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria, con la Chiesa di Sant’Emerico essendo la principale chiesa parrocchiale della parrocchia.
4. Don Richard Bona continua come Parroco della Parrocchia di Sant’Emerico secondo i termini della sua nomina.
5. Restano inalterati i confini territoriali della Parrocchia di Sant’Emerico. La parrocchia di Sant’Emerico rimane anche una parrocchia personale per gli Ungheresi nella Diocesi di Cleveland.
6. Tutti i registri parrocchiali che contengono gli atti sacramentali correnti della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria siano trasferiti all’archivio della Parrocchia di Sant’Emerico (can. 535 §§1-5, CIC). Tutti i diritti e doveri della Parrocchia Santa Elisabetta d’Ungheria diventano diritti e doveri della Parrocchia di Sant’Emerico alla data di entrata in vigore della presente fusione.
7. La chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria rimane una chiesa a norma del can. 1214, CIC.
8. Tutti gli oggetti artistici e liturgici all’interno della struttura dell’edificio della chiesa di Santa Elisabetta rimarranno nella chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria, a meno che non si provveda diversamente.
9. La fusione della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria in quella di Sant’Emerico sopprime ed estingue la personalità giuridica della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria.
10. Dispongo che questo Decreto sia consegnato al Parroco della Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria e della Parrocchia di Sant’Emerico, e che le informazioni qui contenute siano comunicate in tutte le Messe del fine settimana del 29-30 luglio 2023. Questo Decreto è da inserire anche sul sito web della Diocesi di Cleveland, e la notifica del decreto deve essere fatta nel Memorandum diocesano pubblicato il 1° agosto 2023. Il ricorso contro questo decreto può essere fatto secondo le disposizioni dei cann. 1732-1739, CIC.
Dato a Cleveland, Ohio, questo 28 luglio 2023.
+ Edward C. Malesic, JCL
Vescovo di Cleveland


Decreto
Istituzione del Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria

1. Osservando che la Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria è stata fusa con la Parrocchia di Sant’Emerico, essendo la Parrocchia di Sant’Emerico la chiesa parrocchiale principale di quella parrocchia, il che significa che la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria situata in 9016 Buckeye Road, Cleveland, non è più una chiesa parrocchiale principale;
2. Osservando anche che la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria è stata la chiesa della più antica comunità di fedeli cristiani di estrazione ungherese negli Stati Uniti, e quindi è luogo di pellegrinaggio e in modo appropriato luogo di ringraziamento a Dio Onnipotente, specialmente tra coloro di discendenza ungherese;
3. Osservando che la bellezza fisica della Chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria giustamente ispira i fedeli cristiani al culto;
4. Osservando anche l’esigenza pastorale nella Diocesi di Cleveland di un luogo di culto adeguato per i fedeli cristiani secondo i libri liturgici in uso prima della riforma del 1970 (cioè il Missale Romanum del 1962 e gli altri testi liturgici in uso in quel momento), e il loro sostegno pastorale; perciò:
5. Istituisco presso la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria un santuario diocesano per la promozione del patrimonio cristiano del popolo ungherese nonché per il culto divino secondo i libri liturgici in uso prima della riforma del 1970, istituendo anche il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria come persona giuridica pubblica di diritto diocesano.
6. Il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria è giuridicamente equiparato a “chiesa parrocchiale od oratorio sito su proprietà parrocchiali dove sono consentiti i matrimoni” della Parrocchia di Sant’Emerico ai fini della Diocese of Cleveland Faculties for Priests (2009), n. 12.
7. Il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria è governato dal suo Rettore, secondo i suoi statuti. Con la presente nomino Don Richard Bona, JCD, primo Rettore del Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria, con carica ad nutum episcopi.
8. Le disposizioni del presente decreto entrano in vigore martedì 15 agosto 2023, Assunzione della Beata Vergine Maria.
Dato a Cleveland, Ohio, questo 28 luglio 2023.
+ Edward C. Malesic, JCL
Vescovo di Cleveland


Istruzione
Riguardante l’Istituzione del Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria

1. Avendo istituito per decreto il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria (di seguito, “il Santuario”) come Santuario diocesano per la promozione dell’eredità cristiana del popolo ungherese nonché per il culto divino secondo i libri liturgici in uso prima della riforma del 1970 (cioè il Missale Romanum del 1962 e gli altri testi liturgici allora in uso), ed avendo anche istituito il Santuario come persona giuridica pubblica di diritto diocesano, stabilisco con questa Istruzione le seguenti norme per sviluppare il modo in cui le disposizioni del suddetto decreto devono essere attuate, a beneficio di coloro ai quali spetta l’esecuzione delle stesse disposizioni.
2. Attualmente il Santuario non può essere eretto in parrocchia (can. 516, §1, CIC; cfr Traditionis custodes art. 3, §2). Tuttavia, tenuto conto del suo scopo speciale (cfr Decreto che istituisce il Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria, 28 luglio 2023), deve essere considerato nella Diocesi di Cleveland come equivalente a una parrocchia a meno che la legge, la natura delle cose, o l’istruzione esplicita del Vescovo di Cleveland richiedono diversamente.
3. Di conseguenza, la curia diocesana e le parrocchie diocesane considerino il Santuario, per quanto possibile, analogo a una parrocchia. Il suo numero secondo il sistema di numerazione parrocchiale utilizzato dalla cancelleria diocesana è 1428. L’ex Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria (numero 1404) è stata fusa e sostituita dalla Parrocchia di Sant’Emerico (numero 1206). La Parrocchia di Santa Elisabetta d’Ungheria è stata estinta e non è succeduta dal Santuario di Santa Elisabetta d’Ungheria.
4. Il Santuario è membro del Distretto Sud-Est di Cleveland.
5. Per i rapporti statistici al di fuori della Diocesi di Cleveland (ad esempio, l’Official Catholic Directory e il rapporto annuale alla Segreteria di Stato), il Santuario deve essere segnalato come “centro pastorale” o equivalente.
6. Il Santuario si attenga a tutte le norme, stabilite dalla legislazione particolare o consuetudinarie, applicabili alle parrocchie della Diocesi di Cleveland.
7. Il Rettore del Santuario è nominato dal Vescovo di Cleveland e ha i diritti e gli obblighi altrimenti applicabili ai parroci della Diocesi di Cleveland. Il Rettore ha la responsabilità della cura pastorale delle persone domiciliate nella Diocesi di Cleveland che si iscrivono alla cura pastorale fornita dal Santuario, senza pregiudizio dei diritti che queste persone possono godere come membri delle parrocchie.
8. Il Vescovo di Cleveland può nominare altri sacerdoti come Vice-Rettore o Vicario per assistere il Rettore nelle sue responsabilità. Allo stesso modo, il Vescovo di Cleveland può nominare diaconi per assistere e può riconoscere o autorizzare il ministero dei laici che assistono.
9. Il Santuario ha il privilegio di celebrare i sacramenti e gli altri atti del culto divino altrimenti propri delle chiese parrocchiali, compresi il battesimo, la cresima, il matrimonio e le esequie. I ministri del Santuario dovranno tuttavia curare di celebrarli validamente e lecitamente a norma del diritto.
10. Il Santuario ha il privilegio di conservare i propri registri di battesimo, cresima, prima Comunione, matrimonio e morte, per le celebrazioni che avvengono nell’ambito della cura pastorale offerta dai ministri del Santuario; fatti salvi i diritti della parrocchia territoriale e della Parrocchia di Sant’Emerico (che, in quanto parrocchia personale, può celebrare i sacramenti per i cittadini ungheresi in tutta la Diocesi di Cleveland e in particolare nella chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria).
11. Le domande relative alla presente Istruzione possono essere rivolte al Cancelliere o alla Segreteria per i Servizi Canonici.
12. Entro due anni dall’entrata in vigore di questa Istruzione, il Rettore del Santuario deve presentare al Vescovo di Cleveland un progetto di statuto del Santuario. Fino a quando tali statuti permanenti non saranno emanati dal Vescovo diocesano, la presente Istruzione servirà da statuto.
Dato a Cleveland, Ohio, questo 28 luglio 2023.
+ Edward C. Malesic, JCL
Vescovo di Cleveland


Traditionis custodes – Indice [QUI]

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