Il papa ai monaci: offrite un’oasi agli uomini del nostro tempo

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“Cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore!”. Il papa riassume così il significato della vita monastica, che è anche il senso della vita di ogni battezzato. Questa mattina Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla Plenaria della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che celebra i suoi cento anni di vita e di attività.

Guidati dal Prefetto, Cardinale Franc Rodé, i partecipanti hanno meditato in questi giorni sul monachesimo come forma vitae. “Dalle conclusioni dei vostri lavori, incentrati specialmente sulla vita monastica femminile, potranno scaturire indicazioni utili a quanti, monaci e monache, “cercano Dio”, realizzando questa loro vocazione per il bene di tutta la Chiesa” ha detto il papa che ha ripreso alcune delle riflessioni proposte a Parigi nel discorso la mondo della cultura. “Quando i monaci vivono il Vangelo in modo radicale, ha spiegato il papa, quando coloro che sono dediti alla vita integralmente contemplativa coltivano in profondità l’unione sponsale con Cristo, il monachesimo può costituire per tutte le forme di vita religiosa e di consacrazione una memoria di ciò che è essenziale e ha il primato in ogni vita battesimale: cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore.” A guidare la vita monastica deve essere il desiderio di Dio e l’amore per la sua Parola che “generano nella vita monastica l’esigenza insopprimibile dell’opus Dei, dello studium orationis e della lectio divina, che è ascolto della Parola di Dio, accompagnata dalle grandi voci della tradizione dei Padri e dei Santi, e poi preghiera orientata e sostenuta da questa Parola.”

Il papa ha concluso la sua riflessione con un invito a tutti i monaci: “Chi entra in monastero vi cerca un’oasi spirituale dove apprendere a vivere da veri discepoli di Gesù in serena e perseverante comunione fraterna, accogliendo pure eventuali ospiti come Cristo stesso. E’ questa la testimonianza che la Chiesa chiede al monachesimo anche in questo nostro tempo”.

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