Casa Italia, i 7 mila italiani di Rio de Janeiro

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“Siate un sostegno per i giovani pellegrini che arriveranno stanchi dai loro piccoli problemi quotidiani. Il vostro sorriso sia un incoraggiamento e la testimonianza che anche il tempo della fatica avrá una fine e in fondo alla strada c’é Gesú che ci attende”. Per il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, devono fare soprattutto questo i volontari di “Casa Italia”, la struttura a ridosso di Copacabana che offrirà assistenza ai 7 mila italiani.

Il presule ha inaugurato la struttura per i pellegrini del Bel Paese ed h celebrato la messa alla presenza di tanti giovani che nella parrocchia di San Paolo dei Barnabiti – dove é ospitato il quartier generale della CEI – vivranno anche i momenti di catechesi.

Crociata ha sottolineato l’impegno della Conferenza Episcopale Italiana, ricordando i concetti chiave del servizio: “accoglienza, testimonianza e uno sguardo aperto verso il futuro sono le tre parole chiave che guideranno i giovani volontari nella 28esima Giornata Mondiale della Gioventú”.

A Rua Barao de Ipanema il lavoro é frenetico, ma c’é anche spazio per qualche partita di basket nel campetto parrocchiale. Tante le storie ed i dialetti, qui i volontari giungono da ogni parte d’Italia, sotto il coordinamento della Pastorale Giovanile nazionale. “Ascolto, servizio e preghiera sono le parole chiave del nostro impegno”, spiega una di loro. Tanti i servizi offerti dalla struttura, dalla consegna dei kit del pellegrino, all’internet point, al servizio di tutoraggio e di gestione degli alloggi e dei trasporti. Il tutto a due passi dal grande palco sulla spiaggia che ospiterà le prime grandi celebrazioni della GMG di Rio. Ma qui, aggiunge la volontaria, “ci sono anche tanti sacerdoti e religiose, punti di riferimento che ci aiutano perché questa non sia solo un’esperienza operativa, ma soprattutto di fede; speriamo che questo sia il primo passo della missione che ci chiederà papa Francesco”.

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