Il vento sta cambiando direzione, la musica sta cambiando e l’orologio sta girando indietro… Aggiornamento nel “caso Sacchetti”

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Con tutte le sciagure e i disastri che ci arrivano, fa bene allo spirito di resilienza sentire ogni tanto anche una buona notizia. E oggi – mentre abbiamo dimenticato lo psicodramma del Coronavirus cinese di Wuhan e dopo la sbornia come virologi siamo diventati tutti geopolitici e strateghi militari. Bravi! – ci arriva una bella notizia da Cesare Sacchetti.

Il noto giornalista ha condiviso uno sviluppo molto importante e alquanto positivo nella vicenda che gli ha visto involontario protagonista alcune settimane fa, quando la Digos è andata a fargli “visita” all’alba. Del caso abbiamo scritto il 30 gennaio scorso: All’alba del Giorno della Memoria, la Digos a casa di un giornalista con la voglia di capire e di raccontare la verità. Il tentativo di intimidazione da regime.

Oggi, con un post sul suo canale Telegram Sacchetti informa, che il Tribunale del Riesame di Roma ha accolto completamente il suo ricorso e ha disposto l’annullamento del decreto di perquisizione domiciliare e del sequestro del suo cellulare. Nel testo dell’ordinanza, i giudici del Riesame non possono fare a meno di notare che il sequestro del suo telefono era completamente infondato. Non c’era alcun valido motivo giuridico per prendere il suo cellulare. I giudici fanno notare come non si comprende perché i magistrati della procura di Roma dovessero entrare in possesso del suo telefono visto che era chiaro che lui fosse l’autore dell’articolo sulle condizioni di salute di Draghi. A questo punto, osserva Sacchetti, ci sono degli interrogativi inquietanti sui motivi che hanno portato a questa “azione” contro di lui e che è sicuro verranno presto sciolti. Conclude: «Per il momento, non posso fare a meno di notare che chiunque abbia messo in moto questo meccanismo ha commesso un errore madornale».

Più informazione nell’articolo di Sacchetti sul suo sito La Cruna dell’Ago di oggi: Il Tribunale del Riesame “censura” la procura di Roma: ordinato il dissequestro del mio cellulare.

Con l’occasione ribadisco – per evitare gli equivoci da parte dei tuttologhi e onnisapienti – che non è necessario di essere d’accordo con quello che scrive o con tutto quanto scrive Sacchetti per seguirlo, per avere anche un punto di vista alternativo sulle questioni che tratta. Intanto, ribadisco che so di non sapere e noto che in tanti sanno niente e non lo sanno, pur seguendo le voci della propaganda e quanto diffondano i “grandi media” (con giornalisti che sono qualche cosa di osceno, corrotti, che non sanno e riproducono le veline che arrivano sulla loro scrivania).

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