L’Arcivescovo emerito di Parigi, Mons. Michel Aupetit spera di poter continuare la sua missione con le persone vulnerabili, disabili e povere

Condividi su...

“Spero che sia con loro che potrò continuare la mia missione”: al termine della sua Santa Messa di ringraziamento, nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, venerdì 10 dicembre 2021, Mons. Michel Aupetit, Arcivescovo emerito di Parigi, ha salutato un gruppo di persone in particolare: “Tutte le persone che ho particolarmente amato, i vulnerabili, i disabili, i poveri”. Riportiamo di seguito la nostra traduzione italiana della trascrizione a cura di Anita Bourdin per l’Agenzia Zenit [QUI] delle parole di ringraziamento pronunciate da Mons. Aupetit.

Il saluto di Mons. Michel Aupetit, Arcivescovo emerito di Parigi, al termine della Santa Messa di ringraziamento nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, 10 dicembre 2021.

Il saluto dell’Arcivescovo Michel Aupetit
(Nostra traduzione italiana dalla trascrizione francese a cura di Anita Bourdin per l’Agenzia Zenit)

Ecco qua, cari amici, cari fratelli, care sorelle, volevo ringraziarvi per essere venuti così tanti. La vostra presenza mi tocca.
Ho ricevuto centinaia e centinaia di lettere di incoraggiamento, dicendomi il loro sostegno, ma soprattutto il loro affetto.
Ci sono così tante lettere che non sono sicuro di poter rispondere a tutte.
Queste lettere sono arrivate dai miei fratelli vescovi, miei fratelli sacerdoti, fratelli diaconi, persone consacrate e innumerevoli fedeli, questo popolo che amo e che amerò sempre.
Stasera ho visto volti che conosco da molto tempo, volti che ho conosciuto a Nanterre. Volti che ho conosciuto quando ero prete, parroco, quando ero anche vicario nelle parrocchie.
Vedo che l’amicizia in Cristo rimane per sempre e per sempre rimarrà. Questo è ciò che ci unisce, è proprio Cristo che fa della nostra tenerezza una vera tenerezza che viene da Dio. Possiamo mantenerla per sempre.
Vorrei ringraziare il popolo di Parigi che ho accompagnato: una diocesi ricca, densa, piena di magnifiche possibilità, piena di persone che danno tanto e tanto in questa diocesi, generosamente.
Volevo anche salutare tutte le persone che ho particolarmente amato, i vulnerabili, i disabili, i poveri. Spero che è con loro che potrò continuare la mia missione, perché la mia missione continuerà naturalmente, perché non ho altro da fare e non so fare altro che parlare di Nostro Signore e di continuare a lavorare per la salvezza che ci offre.
Grazie a tutti voi. Non so altra cosa dire, a dire la verità [Applausi per più di un minuto. Poi eccezionale benedizione solenne eccezionale durante la settimana. Canto dell’Alma Redemptoris Mater].
Dimenticavo, sapevo di aver dimenticato qualcosa: volevo salutare tutti coloro che ci guardano su KTO, che sono molto numerosi da tutta la Francia, e anche dall’estero, mi hanno mandato lettere di incoraggiamento. Grazie! Grazie!

  • La registrazione video integrale dell’omelia, in cui Aupetit commentava il Vangelo nella Santa Messa di venerdì 10 dicembre 2021, sul canale YouTube di KTO, tra 22”13’ e 34”24’ [QUI].
  • La trascrizione a cura di Anita Bourdin del testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo Michel Aupetit si può trovare sull’Agenzia Zenit [QUI].

Il video della stupenda omelia di congedo di Mons. Michel Aupetit, con traduzione italiana in sovrimpressione (a cura dell’Associazione Amici di Santina Zucchinelli Onlus).

L’Arcivescovo Georges Pontier, Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Parigi.

“Insieme, questa sera, guardiamo Cristo”: questo l’invito dell’Arcivescovo Pontier. E la preoccupazione per l’unità dell’Arcivescovo Aupetit
di Anita Bourdin
Zenit.org, 11 dicembre 2021
(Nostra traduzione italiana dal francese)

“Insieme, questa sera, guardiamo Cristo”: è l’invito di Mons. Georges Pontier, all’inizio della Santa Messa di ringraziamento per i doni di Dio e per i suoi anni alla guida dell’Arcidiocesi di Parigi di Mons. Michel Aupetit.

L’Arcivescovo emerito è stato accolto dall’Arcivescovo Georges Pontier, Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Parigi in attesa della nomina di un successore dell’Arcivescovo Michel Aupetit, nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, venerdì 10 dicembre 2021. Era la Santa Messa parrocchiale delle 19.00, ma la chiesa, la più grande di Parigi, era gremita.

Mons. Pontier ha dapprima annunciato che il predecessore di Mons. Aupetit, il Cardinale Vingt-Trois, molto stanco, non poteva essere presente: “Buona sera a tutti voi, cari fratelli e sorelle. Recentemente nominato da Papa Francesco Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Parigi, è mio dovere accogliervi questa sera in questa chiesa. E per cominciare chiedendole scusa a nome del Cardinale Vingt-Trois che aveva programmato di venire ma che prima mi ha mandato un messaggio per dirmi che oggi era molto stanco e che non poteva muoversi.

L’Amministratore Apostolico ha citato le parole dell’Arcivescovo Aupetit: “Mons. Michel Aupetit ha scritto, nella sua dichiarazione del 2 dicembre, la sua preoccupazione di preservare la diocesi dalla divisione, che suscita sempre sospetti e sfiducia. Ama la diocesi, vi ha servito come Arcivescovo durante questi quattro anni. E noi siamo qui per ringraziarlo e pregare per l’Arcidiocesi di Parigi e per lui. Questa sera con lui, guidati da lui in questa celebrazione, ascoltiamo l’altro suo invito: “Non guardare l’Arcivescovo, guarda Cristo”. Insieme, stasera, guardiamo Cristo. È nel suo nome che ci siamo uniti. Lui è la nostra speranza. Egli è il Santo, il Misericordioso. Lui è l’unico che è venuto, che viene e che verrà. Lui è la nostra salvezza, la nostra gloria eterna”.

“Grazie Monsignor Pontier, grazie caro Georges”, ha risposto Mons. Aupetit, dopo un momento di silenzio: “Hai accettato questo difficile compito e da due giorni stai scoprendo questa magnifica diocesi. C’era un giorno, c’era una mattina, era il primo giorno. C’era un giorno, c’era una mattina, era il secondo giorno, ed è oggi. Caro Georges, scopri con ammirazione tutte le forze vive di questa diocesi. Tutte queste belle persone che stanno lì pronte a servire il Signore: tutti questi sacerdoti, diaconi, persone consacrate, sono quelli riuniti stasera. Sono molto commosso di vedervi tutti qui. I miei fratelli vescovi dell’Île de France e oltre l’Île de France, che sono venuti ad accompagnarmi. Tutti i sacerdoti che amo da molto tempo poiché li conosco da molto tempo. Tutti quelli che ho ordinato, che ci sono, tutti i seminaristi che ho potuto incontrare. E tutti i tanti fedeli che ci sono e che mi manifestano anche con la loro presenza, il loro affetto. La cosa più importante che Cristo ci insegna è amarci gli uni gli altri. E questo affetto, questa tenerezza, deve restare sempre”.

Mons. Aupetit ha esortato la sua diocesi all’unità: “Il compito, il compito unico di un vescovo, è l’unità. Mi interessa l’unità al di là delle differenze che possiamo avere. Perché l’importante non è essere diversi o avere sensibilità diverse, è essere uniti da Cristo. Ed è per questo che oggi vi lascio al rendimento di grazie, cioè alla celebrazione dell’Eucaristia che ci unisce tutti, qualunque sia la nostra età, qualunque siano le nostre convinzioni. Ecco perché siamo qui: rendere grazie, poiché l’Eucaristia significa rendere grazie ed è il luogo dove Cristo stesso si fa presente, dove viene in noi. È lo stesso Cristo che ognuno riceve personalmente, perché possiamo essere uniti. Possiamo noi, all’inizio di questa Eucaristia, rimanere in questa unità che è la mia unica preoccupazione. Rimanete uniti, fratelli e sorelle, tutti insieme. per servirlo e prepararci a riceverlo e a comunicare insieme in questa stessa Eucaristia, dobbiamo prima ricevere la sua misericordia, umilmente. Ed è per questo che, all’inizio di questa Eucaristia, riconosciamo di essere peccatori”.

Articoli collegati

Aupetit sarà stato sacrificato sull’altare dell’ipocrisia, ma ha saputo uscirne a testa alta e con grande fede in Dio. E con l’abbraccio del suo popolo – 13 dicembre 2021
– Il modus operandi delle chiacchiere di un pontificato non fondato sull’altare della verità e della giustizia, ma sull’altare dell’ipocrisia di un dio pagano che ha bisogno di sacrifici umani – 13 dicembre 2021
– Il “Caso Aupetit”: «Perso d’amore ma per Cristo». L’uso delle armi di distrazione di massa: «È chiaramente il governo a essere in questione, il resto pur non essendo accessorio serve da alibi» – 12 dicembre 2021
– La legge suprema della Chiesa è la salvezza delle anime. Va applicata sull’altare della Verità, della Giustizia e della Misericordia, non sull’altare del chiacchiericcio, della cacciata e dell’ipocrisia – 9 dicembre 2021
– Vergognoso chiacchiericcio per mezzo stampa spacciato per “accuse”, de facto pubblicizzato a livello mondiale da un Papa, con effetto devastante per un “gigante della fede e spina nel fianco dei laicisti” – 7 dicembre 2021

Foto di copertina: Mons. Michel Aupetit, Arcivescovo emerito di Parigi, tiene l’omelia della Santa Messa di ringraziamento nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, 10 dicembre 2021.

151.11.48.50