La guerra cibernetica contro Pro Vita & Famiglia Onlus è diventata mondiale. Una voce scomoda e controcorrente sotto attacco
Qualcuno vorrebbe ridurre al silenzio Pro Vita & Famiglia Onlus, perché è una voce scomoda e controcorrente, soprattutto in questo momento. Abbiamo raccontato qualche giorno fa [Vogliono ridurre al silenzio Pro Vita & Famiglia. Femminista contro Ddl liberticida Zan. Richiesta della più grande rete globale arcobaleno: abbassare età consenso sessuale per minori – 15 aprile 2021] che il portale dell’Associazione Pro Vita & Famiglia Onlus era bersagliato da massicci attacchi informatici (DDos) da parte di hacker, provenienti da IP cinesi. All’attacco cibernetico si aggiungeva quello mediatico, con il noto rapper Fedez che denigrava il Vicepresidente Jacopo Coghe diffondendo bufale.
Poi gli attacchi informatici si sono intensificati, bombardando i server dell’associazione per sovraccaricarli con decine di milioni di richieste di accesso, anche dagli Stati Uniti. L’associazione ha reagito prontamente, difendendosi su questi fronti ma a quel punto gli hacker hanno diretto i loro sforzi verso l’Europa, sferrando attacchi informatici anche dall’Inghilterra, Francia e Germania… una vera “guerra cibernetica mondiale” contro Pro Vita & Famiglia Onlus.
Ma perché questo attacco cibernetico mondiale contro il portale di Pro Vita & Famiglia? Probabilmente, per lo stesso motivo per cui Fedez ha attaccato Pro Vita & Famiglia, perché è uno dei maggiori ostacoli al Disegno di legge liberticida Zan “sull’omotransfobia”. Ciò è dimostrato dal fatto che la pagina più aggredita dagli hacker consiste in una critica al Ddl Zan e che, quando un collaboratore dell’associazione ha pubblicato un articolo contro il Ddl Zan su un sito diverso, anche quest’ultimo ha ricevuto attacchi informatici simili.
Gli attacchi che Pro Vita & Famiglia sta ricevendo ora, diretti a silenziare e a screditare l’associazione, rappresentano soltanto un piccolo antipasto rispetto alla dittatura arcobaleno che regnerà se il Ddl liberticida Zan dovesse essere approvato al Senato.
Abbiamo riportato nel sopracitato articolo le diverse iniziative che Pro Vita & Famiglia intende realizzare. È necessario reagire subito, in quanto il Disegno di legge liberticida Zan “sull’omotransfobia” – che mette in pericolo la libertà di espressione, istituisce l’indottrinamento gender dei bambini a scuola e impone di considerare donna o uomo chi si percepisce soggettivamente come tale – potrebbe essere presto calendarizzato, votato ed entrare definitivamente in vigore.
È un dovere difendere i nostri figli dall’ideologia gender e dalla lobby arcobalena, i bambini dall’aberrazione dell’utero in affitto, le donne dall’invasione di campo del transgenderismo.