Padre Werenfried raccontato da chi lo consoce

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Questo pomeriggio Aiuto alla Chiesa che Soffre organizzerà un incontro per ricordare il suo fondatore, Padre Werenfried van Straaten, nel giorno della sua scomparsa. Un appuntamento quest’anno particolarmente significativo perché l’Opera celebra sia il decimo anniversario della morte di Padre Werenfried che il centenario della sua nascita. Alle 14.30, nella storica sede di Palazzo San Calisto, Antonia Willemsen, già segretaria generale di Aiuto alla Chiesa che Soffre e storica collaboratrice di Padre van Straaten, ricorderà la vita e l’opera del monaco premostratense.

Dalla raccolta di lardo per gli sfollati tedeschi a originali progetti di sostegno alla pastorale, quali le “cappelle volanti”, i “battelli-cappella” e i “veicoli per Dio”. Dall’incontro con Madre Teresa in India nel 1959 a quello con Alessio II nel 1992 a Mosca. Dagli aiuti in Vietnam e in Cina al supporto alla pastorale in Amazzonia. Dalla denuncia delle persecuzioni cristiane oltre la cortina di ferro all’impegno nella ricostruzione delle chiese cristiane dopo il crollo del muro di Berlino.

Alle 16, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, seguirà una messa presieduta dal presidente di ACS-Italia, monsignor Sante Babolin, e concelebrata da sacerdoti che beneficiano di una borsa di studio ACS e da quattro sacerdoti rappresentanti le Chiese di Bielorussia, Cuba, Nigeria e Pakistan. L’incontro delle ore 14.30 si terrà nell’aula Pio XI in Piazza San Calisto 16.

“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2011 ha raccolto oltre 82 milioni di euro nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato oltre 4.600 progetti in 145 nazioni.

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