Galla Placidia a teatro:quando la fede diventa spettacolo
Isabel Russinova interpreterà dunque le travagliate vicende dell’imperatrice agli albori della storia cristiana, che visse un grave caso di coscienza, dibattuta tra la profonda fede personale e il sentimento materno, tra le esigenze del regno e quelle della giustizia. “Una donna del passato da raccontare ai giovani, alle donne e agli uomini di oggi, una figura importante che riesce a dare un’iniezione di fiducia, di coraggio e di entusiasmo di cui abbiamo molto bisogno”, ha sottolineato Isabel Russinova, attrice impegnata e scrittrice di teatro dopo il successo raggiunto come conduttrice tv, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell’evento. “Una donna – ha aggiunto – che nell’ultimo periodo della vita è sostenuta dalla fede e da una grande voglia di riscatto umano e che, quasi in una confessione, fa i conti con se stessa, rivive i ricordi per mettersi in discussione”. Divenuta prima prigioniera e poi sposa del re dei Visigoti, a Galla Placidia è dedicato un mausoleo a Ravenna, patrimonio mondiale dell’umanità, autentico catechismo sulle Cose Ultime e l’aldilà.
Nel secondo appuntamento della rassegna, il 10 gennaio 2013 si esibirà all’Auditorium la compagnia “Spes on Stage con “ Il Papa e il Poeta”, un viaggio nella poesia di Giovanni Paolo II, scritto da Mimmo Muolo per la regia di Gianfranco Migliorelli. Karol Wojtyla fu un commediografo in gioventù,la poesia fu infatti una delle sue più grandi passioni universitarie. Pontefice e artista, rintracciamo moltissimi temi nelle sue liriche e poesie giovanili, che poi furono il centro di tutto il suo lungo pontificato. .«Da questo spettacolo si nota chiaramente come la poesia per Giovanni Paolo II non sia mai stato solo un hobby – evidenzia l’autore Mimmo Muolo – Le opere poetiche di Wojtyla, scritte prima dell’elezione a Pontefice, dimostrano la straordinarietà e l’intuizione di quei temi che hanno rappresentato i punti fondanti del suo magistero: la persona umana, la morte, la sofferenza e l’amore. Lo spettacolo indaga questi quattro ambiti attraverso il linguaggio del teatro, anche con personaggi che hanno avuto modo di incontrare personalmente Karol Wojtyla». Musica, danza, immagini e scene recitate, dialoghi e monologhi propongono con grande efficacia i versi poetici di Giovanni Paolo II.