Avvento: Chi è che stiamo aspettando?

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Queste due “sentinelle” comprendono fino in fondo il motivo della loro attesa, esse sanno davvero chi sta per arrivare, e il compito che viene loro affidato è da considerarsi unico nella dinamica della storia della salvezza.

Il Battista – com’era stato annunziato dal profeta Isaia (altro personaggio centrale nel tempo d’Avvento) – è «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!» (Mc 1, 3). Così Giovanni Battista nel momento in cui inizia la sua missione è pienamente consapevole di essere “voce di un Altro” e attraverso questa particolare azione vicaria pone le basi della “sequela Christi”. Comincia a radunare attorno a sé un gruppo di discepoli, indica loro la strada che conduce a Dio, li educa all’ascolto della Parola, li invita alla conversione e alla preghiera; non teme di rivolgersi ai potenti chiamandoli “razza di vipere” o di rinfacciare al re tutti i suoi misfatti, e anche se in prigione e vicino alla morte egli continua ad essere “voce” di un Dio che sta per venire! Giovanni – sottolinea Balthasar – è un modello che ricorda ancora oggi a tutti i cristiani, gli apostoli, i sacerdoti, i missionari che “nessuno può annunciare se stesso, blaterare della sua esperienza religiosa”.

Anche la Vergine Maria attende Dio, ma nella maniera più assurda e incredibilmente umana che si potesse immaginare! Il mistero dell’Incarnazione di Cristo si realizza, infatti, attraverso l’innocua e innocente esistenza di un bambino, di un qualsiasi bambino. Una scelta “questa” che scandalizza il senso religioso di ogni uomo e che appare peraltro – nell’esile corpo di un bambino – come una logica debole e perdente. Il Signore, Padre degli orfani e difensore delle vedove, diventa adesso un Dio-bambino che si rannicchia nel grembo della madre cercando in lei rifugio e protezione. «Non come vincitore è venuto, ma come colui che invoca protezione. Egli vive in me come un fuggiasco, sotto la mia sorveglianza; ed io garantisco per Lui davanti al Padre» (Bernanos).

Il Battista e Maria attendono, dunque, il Messia con un “desiderio” – quel desiderio di Dio che il nostro Catechismo (n. 27) ci ricorda essere iscritto nel nostro cuore – che riempie a poco a poco tutta la loro esistenza, e nel caso in cui volessimo prendervi parte… anche la nostra!

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