Il Papa: la liturgia è il luogo privilegiato per la preghiera dove si forma il popolo di Dio

Condividi su...

Il Papa parte dal Catechismo della Chiesa Cattolica, per spigar che la liturgia è servizio ed è il luogo in cui si forma il Popolo di Dio, ch non esiste per legami di sangue e cultura, ma per volontà di Dio. Tutto questo è spiegato nella Costituzione Conciliare Sacrosantum Concilium: “Tra tanti progetti- ha detto il Papa- il testo sulla sacra liturgia sembrò essere quello meno controverso, e, proprio per questo, capace di costituire come una specie di esercizio per apprendere la metodologia del lavoro conciliare.” Insomma prima di tutto Dio, l’opera di Dio. Ma “qual è questa opera di Dio alla quale siamo chiamati a partecipare?” Spiega il Papa sulla base del testo :”le sue azioni storiche che ci portano la salvezza, culminate nella Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, e l’«opera di Cristo»” due significati inseparabilmente legati. “Se ci chiediamo chi salva il mondo e l’uomo, l’unica risposta è: Gesù di Nazaret, Signore e Cristo, crocifisso e risorto.

E dove si rende attuale per noi, per me oggi il Mistero della Morte e Risurrezione di Cristo, che porta la salvezza? La risposta è: nell’azione di Cristo attraverso la Chiesa, nella liturgia, in particolare nel Sacramento dell’Eucaristia, che rende presente l’offerta sacrificale del Figlio di Dio, che ci ha redenti; nel Sacramento della Riconciliazione, in cui si passa dalla morte del peccato alla vita nuova; e negli altri atti sacramentali che ci santificano (cfr Presbyterorum ordinis, 5). Così, il Mistero Pasquale della Morte e Risurrezione di Cristo è il centro della teologia liturgica del Concilio.” Ecco allora la domanda successiva: “in che modo si rende possibile questa attualizzazione del Mistero Pasquale di Cristo?” Benedetto XVI cita Giovanni Paolo II: «Per attualizzare il suo Mistero Pasquale, Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, soprattutto nelle azioni liturgiche. La liturgia è, di conseguenza, il luogo privilegiato dell’incontro dei cristiani con Dio e con colui che Egli inviò, Gesù Cristo ». Rimane per il cristiano, fondamentale capire con quale stato d’animo ci si deve accostare alla liturgia.

“Elemento fondamentale, primario, del dialogo con Dio nella liturgia, è la concordanza tra ciò che diciamo con le labbra e ciò che portiamo nel cuore” dice il Papa. E quel “in alto i cuori” che il celebrante dice prima della Preghiera Eucaristica, è un modo per dire che ci dobbiamo liberare delle“azioni, dei nostri desideri, delle nostre angustie, della nostra distrazione. Il nostro cuore, l’intimo di noi stessi, deve aprirsi docilmente alla Parola di Dio e raccogliersi nella preghiera della Chiesa, per ricevere il suo orientamento verso Dio dalle parole stesse che ascolta e dice. Lo sguardo del cuore deve dirigersi al Signore, che sta in mezzo a noi: è una disposizione fondamentale.” L’invito del Papa è ad “essere ogni giorno più consapevoli del fatto che la Liturgia è azione di Dio e dell’uomo; preghiera che sgorga dallo Spirito Santo e da noi, interamente rivolta al Padre, in unione con il Figlio di Dio fatto uomo”.

Tra i gruppi salutati dal Papa anche i pellegrini della diocesi di Belluno Feltre a Roma per celebrare il centinario della nascita di Giovanni Paolo I.

Free Webcam Girls
151.11.48.50