Il papa in Libano. Che Paese troverà

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Dal 14 al 16 settembre papa Benedetto XVI visiterà il Libano, che ha nel suo territorio molte confessioni religiose e quattro patriarchi cattolici hanno la loro residenza principale: i capi della Chiesa Maronita, Greca, Armena e Siriaca, mentre le Chiese Caldea e Latina sono rappresentati da vescovi; il Libano è il solo Paese della Regione mediorientale, dove ognuno è libero di professare la propria religione. Le principali comunità religiose sono due: musulmana e cristiana e ciascuna include diversi gruppi o sotto-comunità I musulmani sono tra il 50/65% mentre i cristiani tra il 35/40%.

 

Per questa ragione, il gesuita padre Samir Khalil Samir, sostiene che il Libano è l’unico dei 22 paesi arabi a non essere ‘musulmano’, bensì una realtà ‘bi-religiosa’. La legge riconosce ufficialmente 18 confessioni: fra i Cristiani, quelle (1) maronita, (2) greco-ortodossa, (3) greco-cattolica (melchita), (4) armena apostolica, (5) armeno-cattolica, (6) siriaco-ortodossa, (7) siriaco-cattolica, (8) protestante, (9) copta, (10) assira, (11) caldea, e la (12) cattolica di rito latino. Fra i musulmani, le comunità (13) sunnita, (14) sciita, (15) ismailita, e poi le (16) comunità alawita e  quella (17) drusa. Infine, (18) la comunità ebraica.

 

Inoltre è stato attivato anche il sito www.lbpapalvisit.org. Padre Abdo Abu Kassem, direttore Centro cattolico per l’informazione ha affermato che è in allestimento una sala stampa per i giornalisti: “E’ una grande occasione per noi accogliere il Papa un segno di pace. Speriamo che porti la pace per il Libano e per tutto il Medio Oriente, insieme alla la forza di resistere, come cristiani, in Libano e in Medio Oriente”.  Il viaggio del Papa avviene in un momento molto importante per il contesto socio politico della Regione, in quanto Egitto, Siria ed Iraq vivono giorni decisivi per il loro futuro democratico ed in Arabia Saudita circa 1.500.000 cristiani non possono disporre con libertà di un luogo di culto. Quindi il viaggio e le parole del Papa sono molto attesi, ma Pascal Gollnisch, Direttore generale dell’Associazione ‘Oeuvre d’Orient’, non lo considera una ‘resa di conti’ tra cristiani e mussulmani, che è una proiezione dei fantasmi occidentali: “Il Papa sicuramente ricorderà la missione dei cristiani per costruire una società giusta con tutte le persone di buona volontà, che è tutta una altra cosa: i cristiani traducano il Vangelo nella società civile, nell’educazione e nella sanità.  Ricorderà anche i legami che uniscono le due sponde del Mediterraneo; il viaggio papale donerà un dinamismo nuovo a tutta la Regione. Infine il viaggio papale inviterà i cristiani di Oriente ad impegnarsi in una nuova evangelizzazione nell’imminente Anno della Fede”.

Ed il Primate della Chiesa greco ortodossa di Antiochia e di tutto l’Oriente, Ignazio IV di Antiochia, ha inviato una lettera a papa Benedetto XVI per ringraziarlo della visita in Libano: “E’ con grande gioia che abbiamo appreso della visita di Sua Santità, papa Benedetto XVI… Noi L’accogliamo nella terra del nostro Patriarcato di Antiochia, città dove per la prima volta i cristiani sono stati chiamati come tale, annunciando la fede cristiana al mondo intero.  Noi apprezziamo la visita del Santo Padre in Libano, Paese molto caro ai nostri cuori. Nell’attuale situazione politica in Medio Oriente, il Papa ha confermato la sua visita per confermare la fede dei cristiani nel nostro Medio Oriente e per annunciare al mondo l’importanza di questa regione e l’importanza della presenza dei cristiani, che con la loro presenza completano questo meraviglioso mosaico delle religioni monoteistiche. Questa visita ha un significato speciale per noi. Noi speriamo che attraverso Lei le nostre parole possano raggiungere il mondo, in particolare quello occidentale: il nostro popolo merita di vivere in maniera degna e prospera, perché noi vi preghiamo intensamente e continuamente.

La pace, Santità, non si realizza se in ogni incontro mondiale non si alza una voce molto alta a favore del Medio Oriente. E come noi leggiamo nella Bibbia che Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, ugualmente chiediamo al mondo di volgere lo sguardo verso i loro fratelli come immagine di Dio; e questa somiglianza sia l’augurio per un futuro di pace. Infine, auguro a Sua Santità di trascorrere un buon soggiorno nei paesi del Libano con la speranza che la Vostra visita possa raggiungere il suo scopo spirituale e terreno”. Ed il Patriarca maronita Bechara Boutros Rahi ha affermato che “la primavera araba non può esistere senza una primavera cristiana e l’umanità non può avere la sua primavera senza il Vangelo”, ravvisando un afflusso straordinario di persone in Libano a causa della crisi siriana.

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