Bagnasco ai politici: “Siate umili e vigili, spesso basta ripetere in modo ossessivo la menzogna perché appaia vera”
“Il credente – ha continuato il porporato – è non conformista quando non ha paura di rimanere solo in compagnia della verità, l’unica che paga veramente perché fa grande la coscienza. Quando non fugge e non si nasconde di fronte alle immediate e corali patenti di fanatismo, di intolleranza o di mentalità retrograda”. E il cardinale ha invitato i presenti a dire sempre un netto no, ad azioni aberranti considerati come un male assoluto, come il commercio dei bambini, la schiavitù, la violenza “Bisogna, però, essere umili e vigili, perché lentamente ci si abitua a tutto: spesso basta ripetere in modo ossessivo la menzogna perché appaia vera.” E un invito diretto ai politici a camminare insieme, da quel senso di unità che è dato dalla visione comune della vita e dell’uomo, della società e dello stato. “Camminate insieme con fiducia e benevolenza, con stima reciproca e coraggio: su molte cose le opinioni saranno logicamente differenti ma sui valori essenziali vi ritroverete pienamente, e potrete insieme meglio esporre a tutti argomenti e testimonianza.”
Poi un riferimento diretto ai cattolici, che, ha spiegato Bagnasco “Non vogliono imporre a nessuno un etica confessionale”, e citando la nota dottrinale della Congregazione per la Dottrina per la Fede, ha continuato: “La laicità vera, infatti, rispetta le verità che emergono dalla conoscenza naturale sull’uomo che vive in società” Il porporato ha terminato l’omelia augurando una Santa Pasqua ai parlamentari e alle loro famiglie, concludendo “Il Signore risorto illumini i vostri pensieri e sostenga le vostre decisioni in vista del bene del nostro Paese. La gente guarda a voi e desidera sentirsi al primo posto nei vostri pensieri e nel vostro lavoro quotidiano.”
Alla fine della celebrazione, il cardinal Bagnasco, tornando verso la sacrestia della basilica, insieme agli altri concelebranti, tra cui il nuovo vescovo eletto per la diocesi di Roma Lorenzo Leuzzi, cappellano di Montecitorio, ha stretto le mani a tutti i politici e alla stampa presente, alla quale ha rivolto gli auguri per le prossime festività pasquali.