Papa, con il vescovo di Bolzano parla di pedofilia e della Rana crocifissa

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Entrano nel vivo le vacanze di Benedetto XVI nel seminario di Bressanone, all’insegna del riposo assoluto. Massimo riserbo, ma il vescovo di Bolzano, mons. Wilhelm Egger, si è intrattenuto con i giornalisti, riferendo della conversazione avuta con il papa nel tragitto in macchina dall’aeroporto. “Gli ho parlato delle gioie e dei dolori della diocesi”, ha raccontato il presule nel corso di una conferenza stampa a Bressanone.

 Se tra le “gioie” ci sono, secondo mons. Egger, la “generosità” e lo spirito di “collaborazione” dei suoi fedeli, non sono mancati, anche negli ultimi tempi, i “dolori”. A partire dalle polemiche sulla ‘Rana crocifissa’, dell’artista Martin Kippenberger. L’opera, ha detto il vescovo, “ha creato tanto scompiglio, quasi una sommossa popolare”.

Quanto al tema della pedofilia, mons. Egger ha aggiornato il papa sul caso di don Giorgio Carli, sacerdote diocesano sotto processo, assolto in primo grado, condannato in secondo e in attesa del giudizio della Cassazione. “Non c’è nessuna testimonianza a parte quella di una donna che, dopo un lavoro psicoterapeutico, ha elaborato fatti avvenuti dieci anni fa”, si è limitato a ricordare il vescovo. Riferimento anche al calo delle vocazioni che preoccupa la Chiesa locale come quella universale.

Intanto, a Bressanone ha debuttato la nuova divisa della Gendarmeria vaticana: polo azzurra con la scritta ‘Gendarmeria’, in blu, sulla destra, sormontata da un fregio che ricorda quello dell’artiglieria, e pantaloni blu di cotone. La divisa ordinaria, che i gendarmi indossano solo all’interno del piccolo Stato vaticano, è blu con filetti rossi.

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