“Insieme… si può fare”… A Roma la giornata della progettazione sociale

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Oggi e domani alla Domus Marie di Roma il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (Mlac) promuove la “Giornata della Progettazione sociale”, per il sesto anno consecutivo. Quest’anno il  tema di riflessione è: “Insieme…si può fare!”. É un momento importante, che caratterizza il percorso del Mlac e vede la partecipazione di numerose associazioni operanti nelle diocesi italiane, capaci di intessere collaborazioni fruttuose con gli uffici di pastorale, le realtà associative, istituzionali e imprenditoriali del territorio in cui lavorano.

 

Obiettivo della “Giornata” è innanzitutto offrire uno spazio di confronto sul progettare insieme. Ad aiutare la riflessione l’intervento di Paolo Pezzana di “Welfare Italia”, con a tema “La progettazione sociale: un ponte verso l’altro”; cui farà seguito la tavola rotonda di domenica 26 febbraio, dedicata al tema “La rete di relazioni associative come opportunità di crescita”. Partecipano: Francesco Marsico di Caritas Italiana; don Mimmo Beneventi del Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile; Daniele Mazzulla dell’Ufficio per i Problemi Sociali e del Lavoro della diocesi di Benevento; Lucia Bruni della Gioc; Giuseppe Patta, Segretario nazionale del Mlac; Paolo Trionfini, Vicepresidente nazionale per il Settore Adulti dell’Ac. Modera: Cristiano Nervegna, Segretario nazionale di Forma.

“Tempo di costruire… tempo di rinascere!” è il tema dell’intervento di Franco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. Un’occasione per riflettere insieme sull’importanza delle reti sociali. “Raccontaci una storia… dal sogno alla realtà” è, invece, il titolo della riflessione affidata a don Giuseppe Masiero, Assistente nazionale del Mlac. Mons. Domenico Sigalini, Assistente ecclesiastico generale dell’Ac guida i momenti di preghiera.

“I lavoratori dell’Azione Cattolica – spiegano in una nota – credono fortemente che in questo momento storico, dove si sperimenta ogni giorno una crisi di sfiducia verso il futuro, sia importante come cristiani essere persone capaci di donare speranza: la progettazione sociale può essere uno di questi gesti, lo stile giusto per recuperare quella rete di legami fiduciari, che ha sempre caratterizzato il nostro Paese, e ridare così prospettive per un domani tutto da costruire”.

Alla fine della VI Giornata della Progettazione sociale saranno premiati i progetti più significativi, tra i tanti che anche quest’anno numerosi hanno partecipano al bando indetto per premiare le esperienze già realizzati e che hanno avuto uno sviluppo positivo nel proprio territorio. “Sincera testimonianza – dicono gli organizzatori – della voglia di mettersi in gioco e non rassegnarsi alla crisi”.

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