Haiku 119
Cime d’alberi.
Nella nebbia la terra
ha i suoi tumulti. (rl)
Un bosco nella nebbia del mattino. Solo le sagome degli alberi acquistano visibilità alla prima luce. E in quell’immenso mare bianco tutto sembra perdere, con i contorni, anche l’esistenza. In ciò che è invisibile si rende presente tutto ciò che è pensabile. Ma più forte dell’immaginazione e delle suggestioni è l’intuito, la coscienza che la nebbia affina. Si percepisce attaverso i sensi una natura in continuo fermento: i rumori del sottobosco, le grandi rivoluzioni di un mondo minuscolo – quello delle formiche, dei germogli che sbocciano, dei richiami degli uccelli, dei branchi di lupi, dei pesci appena nati – la terra che conosce continui e immensi tumulti e che si rivela al nostro sguardo distratto.
Tutto ci fa sentire parte di una vita misteriosa, infaticabile e incessante. Di un universo che esiste e si rigenera per amore. La vita che brulica attende, come noi, di tornare in Cristo. (cc)