A Piazza san Pietro 30 anni di presepe

Condividi su...

La trentesima rappresentazione in Piazza San Pietro della Natività è dedicata a Maria, la madre di Gesù. L’ispirazione viene anche dalla recente Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, profondamente devoto alla Madonna. Lo stemma del Beato Giovanni Paolo II, infatti, vuol essere un omaggio al mistero centrale del cristianesimo: la Redenzione. Raffigura essenzialmente una croce con una grande “M” maiuscola, che ricorda la presenza della Madonna sotto la Croce. La devozione del Pontefice a Maria si manifesta anche nel motto del già Cardinale Wojtyła: TOTUS TUUS. L’intera scenografia del Presepe si ispira ad un genere iconografico tradizionale.

Inserita nei luoghi in cui storicamente si è svolto il sacro evento, la scena principale è definita da elementi che riproducono le architetture ed i luoghi tipici del paesaggio palestinese e spaccati di vita quotidiana. A sinistra della Natività sono ricostruiti un tempio e alcune abitazioni. In una di queste la disposizione e la scelta delle statue rimandano al lieto annuncio della nascita a Maria da parte dell’angelo Gabriele: L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine (…). La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». (Lc 1,26-33)

L’edificio sacro riprodotto nella scenografia vuole ricordare l’episodio della presentazione di Gesù al Tempio in occasione della quale Simeone prevede il dolore di Maria per la morte del Figlio: Simeone li benedisse e rivolto a Maria disse: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione; e anche a te una spada trafiggerà l’anima perché siano svelati i pensieri di molti cuori». (Lc 2,34-35)”. A destra della Natività è riprodotto un fabbricato utilizzato da una famiglia: in primo piano emergono due figure femminili a ricordo dell’incontro di Maria con Elisabetta: Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».(Lc 1,41-45)

La rappresentazione è completata con i tradizionali personaggi provenienti dal Presepio allestito nel 1842 da San Vincenzo Pallotti nella Basilica di Sant’Andrea della Valle.

Fonte: Servizi Tecnici del Governatorato della Città del Vaticano

 

 

Free Webcam Girls
151.11.48.50