Sydney, Benedetto XVI incontra le vittime degli abusi

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“Come espressione della sua sollecitudine pastorale nei cofronti di coloro che hanno subito abusi da parte del clero, Sua Santità Benedetto XVI ha celebrato oggi una santa messa alla presenza di un gruppo rappresentativo di vittime”. Lo ha comunicato la Sala stampa della Santa Sede, che ha aggiunto: “Il Papa ha ascoltato le loro storie e li ha consolati. Assicurando la sua vicinanza spirituale, ha promesso di continuare a pregare per loro, per le loro famiglie e per tutte le vittime.”

Quattro persone in tutto, due uomini e due donne, che hanno incontrato il papa per dieci minuti e hanno assistito alla messa. L’incontro di stamattina era molto atteso, anche se non era mai stato uffcialmente confermato. Come negli Stati Uniti, il papa ha sfruttato la prima occasione possibile per poter compiere un atto di alto valore simbolico, dopo che nei giorni scorsi aveva parlato di “vergogna” e “giustizia” per i preti pedofili. “Con questo gesto paterno, – recita il comunicato ufficiale – il Santo Padre ha voluto dimostrare ancora una volta la sua sollecitudine nei confronti di tutti coloro che hanno sofferto per gli abusi sessuali”.

La soddisfazione dell’incontro è stata manifestata anche dal Cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney, presente all’incontro, che in conferenza stampa ha detto di essere “grato al Santo Padre per aver voluto compiere questo gesto”. “Abbiamo pregato insieme per la guarigione e la riconciliazione – ha detto – le vittime sono uomini e donne di fede, e capiscono come Gesu’ ha sofferto”. “E’ stata una visita privata, e l’obiettivo era quello di offrire sostegno e riconciliazione con le vittime”. L’incontro “era stato pensato già da diverse settimane”, spiega ancora il porporato. “Abbiamo pregato insieme durante la messa e poi il Papa ha parlato individualmente con ciascuna delle vittime. E’ stato un momento molto commovente. Credo che questo incontro porterà frutti positivi”. “Il Papa – prosegue Pell – ha ripetuto alle vittime ciò che aveva detto sabato, assicurando ancora una volta il suo sostegno e la vicinanza spirituale”.

Poche ore prima, in una nota, l’arcidiocesi aveva fatto sapere che l’incontro “rispecchia il continuo impegno dell’intera Chiesa australiana nel portare conforto e giustizia a tutti coloro che sono stati così terribilmente colpiti dagli abusi sessuali”. In Australia ci sono 107 casi di condanne di sacerdoti o religiosi per abusi e altri processi ancora in corso. Lo stesso arcivescovo di Sydney George Pell, poco prima della GMG era stato accusato dalla famiglia Foster di aver coperto gli abusi ripetuti di padre O’Donnel, sulle loro due figlie, e si era dovuto presentare persino in tribunale. Ai più, tuttavia, questa citazione era apparsa abbastanza strumentale, anche perché a ridosso della GMG.

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